Il leader di Forza Italia aggiunge che, a differenza di quanto fatto venerdì scorso da Giorgia Meloni, se fosse stato presidente del Consiglio non avrebbe incontrato il leader ucraino. Apprezzamento da parte di Mosca che commenta: " Noi volevamo la pace, l'Occidente no". Il Pd insorge, mentre la presidenza del Consiglio fa sapere: "Programmma e voti parlamentari testimoniano la posizione del Governo"
Nuovo affondo del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sulla questione ucraina. “Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”, ha affermato Berlusconi in relazione all’incontro di venerdì scorso tra Giorgia Meloni e il presidente ucraino a marine del Consiglio europeo.
“Per arrivare alla pace penserei che il signor presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli: ‘È a tua disposizione dopo la fine della guerra un piano Marshall per ricostruire l’Ucraina. Un piano Marshall da 6, 7, 8, 9mila miliardi di dollari, a una condizione: che tu domani ordini il cessate il fuoco, anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e non ti daremo più armi”, ha aggiunto Berlusconi, dopo aver votato nel seggio di via Ruffini a Milano. “Soltanto una cosa del genere – ha aggiunto – potrebbe convincere questo signore (il presidente dell’Ucraina ndr) ad arrivare ad un cessate il fuoco”.
Non si è fatta attendere la presa di posizione di Palazzo Chigi, con una frase battuta dalle agenzie e attribuita a fonti della presidenza del Consiglio: “Il sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l’Esecutivo”.
LE REAZIONI, DALLA POLITICA ITALIANA AL GOVERNO RUSSO
“Non spetta a me giudicare e dare i voti a Berlusconi, queste sono cose che riguardano gli italiani. Mi limito ai fatti, e i fatti dicono che per otto anni, dal 2014, la Russia ha insistito perché fossero applicati gli accordi di Minsk per la pace in Ucraina. Ma questo non era quello che l’Occidente aveva in mente”, ha detto all’Ansa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, a commento delle dichiarazioni. Il presidente Zelensky è ormai un’immagine usata per “una campagna pubblicitaria” allo scopo di “far vedere che la Russia è cattiva e l’Occidente è buono. Ormai – ha aggiunto la portavoce – è un’immagine che appare ovunque, dalle partite di calcio al vostro Festival di Sanremo. È una cosa assolutamente ridicola”.
“Forza Italia è da sempre schierata a favore dell’indipendenza dell’Ucraina, dalla parte dell’Europa, della Nato e dell’Occidente. In tutte le sedi continueremo a votare con i nostri alleati di governo rispettando il nostro programma”, puntualizza poco dopo il ministro degli Esteri (e membro di Forza Italia) Antonio Tajani. “Il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell’Ucraina non è mai stato in dubbio. Ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra, senza venire mai meno all’adesione di FI alla maggioranza di governo, alla posizione della Nato, dell’Europa e degli Usa. Berlusconi non ha mai nominato Putin, dal quale ha più volte sottolineato di essere rimasto deluso, ha solo spiegato che che nessuno è esente da responsabilità”, specifica una nota di Forza Italia.
Le affermazioni di Berlusconi seguono quelle dello scorso ottobre quando, durante una riunione con i deputati di Forza Italia, aveva ricordato il suo legame d’amicizia con Vladimir Putin ed espresso condotte sulla politica di Zelensky attribuendogli la responsabilità per lo scoppio della guerra. Il cambio di tono risale però al 22 settembre scorso quando, dopo aver difeso la posizione e le risoluzione della Nato,Berlusconi aveva iniziato ad usare toni molto più morbidi verso Mosca. Lo stesso giorno l’ambasciata russa in Italia aveva postato su Twitter una foto di Berlusconi insieme a Putin scrivendo di avere “molte cose da ricordare”.
Come prevedibile le parole del leader di Forza Italia scatenano le reazioni dell’opposizione. “Giorgia Meloni è d’accordo con le parole inquietanti pronunciate da Berlusconi sulla guerra in Ucraina? Oggi di fatto si è schierato ufficialmente con la Russia di Putin. Con questi alleati di governo la premier non si lamenti di come viene trattata in Ue” scrive su Twitter la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi.
Giorgia Meloni è d’accordo con le parole inquietanti pronunciate da Berlusconi sulla guerra in Ucraina? Oggi di fatto si è schierato ufficialmente con la Russia di Putin. Con questi alleati di governo la premier non si lamenti di come viene trattata in UE.
— Simona Malpezzi (@SimonaMalpezzi) February 12, 2023
“Le dichiarazioni di Berlusconi sono molto gravi. Se, nell’arco di una sola settimana, ci mettiamo in conflitto con i maggiori partner europei, ci facciamo isolare e sulla guerra in Ucraina non c’è una posizione comune, l’Italia esce screditata. Rischiamo di pagare molto seriamente questa caduta di autorevolezza e credibilità. Non è così che si difende l’interesse nazionale”. Lo dichiara il presidente dell’Emilia Romagna e candidato alla guida del Pd, Stefano Bonaccini. “Molti pensavano che il Pd stesse in cattiva salute? Ok. Però stiamo provando a rialzarci. Ma volete mettere come stanno stasera a Forza Italia?” twitta il deputato e candidato alla guida del pd Gianni Cuperlo.
“Berlusconi ricomincia con i suoi vaneggiamenti putiniani, in totale contrasto con Ue, il governo di cui fa parte e il ministro degli Esteri che è anche espressione del suo partito. Pessimo”, commenta il leader di Azione, Carlo Calenda. “Berlusconi conferma che questo governo non ha credibilità in politica estera. Poi Meloni dà la colpa a Macron del nostro isolamento internazionale. Che pena e che vergogna“, aggiunge Elena Bonetti, vice presidente della federazione Azione-Italia Viva. “Le dichiarazioni di Berlusconi su Zelensky sono anche il pensiero di Salvini e ora è ancor più chiara la ragione per cui la presidente Meloni è isolata in Europa perché con gli alleati che ha nessuno si fida di parlare con chi ha un canale diretto con Putin. Attendiamo la posizione della Meloni sulle dichiarazioni di Berlusconi, che dopo l’Europa rischia di essere isolata anche dai suoi alleati di governo “, dichiara il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
“Berlusconi esprime una linea diversa da quella del governo sulla principale questione di politica estera che l’Europa sta affrontando ed esprime al contempo il ministro degli Esteri. Non stupisca poi che il governo Meloni risulti poco credibile e isolato nei consessi internazionali”, scrive su Twitter il deputato e presidente di Più Europa Riccardo Magi. “Tutti gli esponenti della sinistra che attaccano Berlusconi dovrebbero prendere atto del realismo con cui parla il nostro leader. Un leader che ha saputo proporre un linguaggio di pace a tutto il mondo quando ha guidato governi e summit internazionali”, replica Maurizio Gasparri di Forza Italia.