Protagonisti del videoclip di “Tango”, brano con cui Tananai si è classificato quinto al Festival di Sanremo, Olga e Maxim si sono dovuti dire addio a causa della guerra russo-ucraina
Prima insieme sulla neve, sotto il sole in un parco verde, in gita in battello; poi separati dalle atrocità della guerra, lei sfollata a Milano, lui al fronte. La storia di Olga Rastieriaeiv, 35 anni, e del marito Maxim, coetaneo, commuove, fa riflettere ed è una di quelle che si vorrebbero non ascoltare mai. A raccontarla Tananai con il brano Tango, grazie al quale si è classificato quinto al Festival di Sanremo 2023. La coppia esiste davvero e compare nel videoclip ufficiale del singolo, montato con immagini provenienti dai cellulari dei due coniugi e giunto in tre giorni a più di 1,3 milioni di visualizzazioni.
Scritta dall’artista milanese insieme a Paolo Antonacci, Alessandro Raina e Davide Simonetta (che l’ha anche prodotta con il cantante) Tango era inizialmente nata per parlare della relazione di una coppia a distanza, ma in poco tempo si è trasformata in un vero e proprio inno agli amori spezzati dai conflitti. “Amici mi hanno raccontato della storia di Olga e Maxim. Stavo scrivendo la canzone, sono stato travolto da emozioni molto forti. A questo tipo di relazione a distanza non pensiamo mai: quella forzata a causa di una guerra”, ha spiegato Tananai. E così anche il verso chiave del ritornello, ‘Dio ci pesta come un tango’, ha assunto un intenso significato. “L’ho cantata per voi”, ha scritto poche ore fa Tananai su Instagram, postando una foto dei due sposi ucraini.
I coniugi vengono da Smoline (nella provincia di Kirovohrad), distretto urbano non lontano dalla città Natale del presidente Zelensky, Kryvi Ryh, e dal confine moldavo e hanno anche una figlia, Liza, che compare nel video. Fuggite dall’Ucraina e giunte in Italia il 28 marzo scorso, dopo un primo periodo nelle strutture di accoglienza, Olga e Liza sono state ospitate a Milano in una casa del quartiere isola. Nel frattempo, Maxim è rimasto al fronte e dopo l’addio – filmato con il cellulare e visibile nel video del brano – in un lungo abbraccio con la moglie, ha continuato a mandarle frammenti di vita militare: foto in mimetica sullo sfondo di un’esplosione o del cielo illuminato dai missili, palazzi in fiamme, carri armati e fucili da combattimento.
Immagini che Tananai ha impresso tra le note di Tango (‘Amore, tra le palazzine a fuoco’), ricordando l’anniversario dell’inizio della guerra (‘È un anno che mi hai perso’) e, quindi, quello della separazione della famiglia. Ma anche il desiderio di riabbracciarsi, spezzato da bombe, proiettili e un conflitto che sembra non poter finire (‘Io tornerò un lunedì, ma non è mai lunedì’). La speranza è che anche per Olga, Liza, Maxim arrivi un lunedì. Molto presto.