Fedez
Un giorno qualcuno dovrà studiare il morbo Federico Lucia, ovvero questa preoccupante attitudine che ha nell’arrivare a una festa sempre con un unico scopo: diventare il festeggiato. Prendersi festa, regali, cori di buon compleanno e andare via, puntando la festa (altrui) successiva. Doveva essere il Sanremo di sua moglie e dopo la prima serata in cui la moglie ha avuto la sua luce, ha rimesso subito le cose a posto: gossip sulla maleducazione di Anna Oxa e canzone per creare il caso politico. Doveva essere il Sanremo dei cantanti, compreso il suo amico Ax, e il palco se l’è preso lui col bacetto da meme e da aperture giornalistiche su Sanremo. Doveva essere il Sanremo della moglie e è arrivato pure lui a ruota con il podcast, la canzone sulla nave da crociera, il duetto con Ax. Ha voluto essere tutto, come sempre, pure l’abbonato in prima fila. Il risultato è che ha vampirizzato come sempre la festa, togliendo luce ai cantanti, ai conduttori, ad Amadeus, togliendo magia allo show e attaccando il governo con un gesto che era poco più di un meme, con un argomento che aveva lo spessore di un post di Lorenzo Tosa. Fessa la Rai che ancora una volta ha ceduto la festa al bambino che va lì solo per fare casino e mangiarsi tutta la torta. Nel frattempo, la Chiara Ferragni che ci raccontava la favola femminista s’è fatta rubare la scena dal marito incapace di rimanere a casa e lasciare che gli altri si vivano il loro successo, senza che arrivi lui a succhiare il sangue dalle giugulari altrui. Un contrappasso che non meritava neppure lei.
Voto 0
Rosa Chemical
Vedo molto di ordinario nello straordinario. Doveva essere quello di rottura, alla fine ha scelto la strada più commerciale e prevedibile: un innocuo bacetto con un uomo che ormai dovrebbe essere normalità e invece lui sceglie di trasformare in un banalotto circo mediatico. Dal suo talento ci aspettiamo delle idee, non il selfie con i famosi.
Voto 4
Anna Oxa
Qualcuno ha scritto che sembrava la Barbie quando provi a lavarle i capelli. Non aggiungerei altro perché la canzone sembrava la Barbie quando provi a squagliarle il braccio con l’accendino: un brutto esperimento.
Peccato, con quella voce incredibile.
Voto 1
I giovani
Olly, Will, Sethu, Shari… forse non hanno avuto il successo in cui speravano ma con quei nomi possono sempre ambire a diventare i protagonisti demoniaci di un romanzo gotico in cui succhiano l’anima pop a Marco Mengoni.
Io ci credo.
Voto 6
gIANMARIA
Sembra uscito da una capsula dopo 200 anni di viaggio interstellare per un azzardato esperimento di criogenesi ma, tornando seri, il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette in camicie aperte e stilosissime. Sensibilità, timbro e credibilità non comuni ne fanno una promessa di quelle che se non mantieni è perché qualcosa è andato veramente storto. Io scommetto su una strada drittissima e piena di sole.
Voto 10
Festival di Sanremo
E’ un Sanremo che ha avuto un successo di ascolti più o meno stabile rispetto all’anno scorso, nonostante l’enorme dispiegamento di forze. Un buon risultato, dunque, ma non memorabile per i contenuti. La sensazione è che alcuni protagonisti abbiano catalizzato così tanto l’attenzione su di sé da toglierne parecchia alla canzoni. Non a caso, è forse la prima edizione da qualche anno in cui le canzoni migliori sono (quasi) tutte lontane dai primi posti, in una specie di brodo primordiale in cui galleggiano ingiustamente snobbati Ariete, Colapesce, gIANMARIA, Madame, Elodie e qualche altro. E in cui ha vinto un cantante e non la canzone. La scelta di portare così tanti protagonisti di Sanremo giovani sul palco, poi, è stata penalizzante: erano troppi e mediamente poco incisivi. Gli sconosciuti portano acqua se sono bravissimi, sono pochi e possono essere facilmente identificabili con “outsider”. Se gli sconosciuti al grande pubblico cominciano ad essere una quindicina, poi finisce che l’outsider è Marco Mengoni. Infine, provo a suggerire un’idea pazzesca ad Amadeus per l’anno prossimo: invitare donne che sanno stare davanti alle telecamere. Farebbe bene alle donne e farebbe bene anche a lui: con uno bravo a giocare a tennis, giochi meglio anche tu.
Voto 6