La giornalista dà i voti alla finalissima della 73esima edizione del Festivàl: "Provo a suggerire un’idea pazzesca ad Amadeus per l’anno prossimo: invitare donne che sanno stare davanti alle telecamere. Farebbe bene alle donne e farebbe bene anche a lui: con uno bravo a giocare a tennis, giochi meglio anche tu"
Marco Mengoni
La canzone era così così, quindi la sensazione è che il riconoscimento sia più per il cantante che per ciò che ha cantato. Certo è che se ha preso un premio alla carriera a 34 anni, a 40 chiameranno un asteroide col suo nome e a 50 come minimo si festeggerà il suo centenario della nascita.
Voto 8
Gino Paoli
Il sommo vate del cantautorato romantico finisce la sua esibizione e inizia a raccontare di quella volta in cui Little Tony “era venuto a fare il Cantagiro, poi era tornato a casa e la sua donna di allora era stata con tanti amici”. Purtroppo Gianni Morandi ha capito subito che né lui né Amadeus sarebbero stati in grado di gestire il racconto pecoreccio di un simpatico burbero che non si tiene un cecio in bocca e ha stoppato il racconto del secolo. Nel frattempo Francesca Fagnani gli ha offerto una maglia autografata di Altobelli conservata in una teca anti-proiettile di Mentana in cambio dell’intervista definitiva a Belve.
Voto 10
Mr Rain
Arrivato da perfetto sconosciuto in mezzo a giovani indie, rapper, fluidi, paraculi, lui, con la sua aria marziana e fanciullesca, ha portato una canzone semplice, delicata, orecchiabile. In fondo, in questo Festival, ha occupato l’enorme casella vuota “canzone che piace anche ai bambini”. Il suo terzo posto è la vera sorpresa dell’edizione 2023 di Sanremo assieme alla retrocessione di Alba Parietti in quarta fila.
Voto 7
Mara Sattei
Canzone scritta da Damiano David dei Maneskin con il fratello Thasup che si è occupato della parte della produzione, arriva da collaborazioni con Tananai, Fedez, Brave e Gazzelle. Insomma, è sbarcata con un arsenale ma alla fine ha sparato due miccette, piazzandosi in quella zona grigia della classifica (19esima) che non è né successo né quella catastrofe da cui puoi sperare nell’effetto Tananai, ovvero “l’anno prossimo non può che andare meglio”. No, l’anno prossimo, se non trova una sua cifra, potrebbe andare peggio.
Voto 3
Tananai
Alberto Cotta Ramusino (si chiama così) è stato semplicemente perfetto. Bella canzone, outfit impeccabili, aria matura e consapevole dell’occasione. Ha sufficiente spina dorsale per proseguire la sua carriera da solo, senza annacquarsi in mille collaborazioni che servono più agli altri che a lui.
Voto 10
(SEGUE)