Il critico d'arte boccia il Festival appena conclusosi, e ne ha per tutti: dai Ferragnez ai vertici Rai che "devono andare a casa" come ha dichiarato a "La Stampa"
“Un fallimento culturale totale“. Senza mezzi termini Vittorio Sgarbi stronca il Festival di Sanremo 2023 appena conclusosi. Lo fa dalle pagine de La Stampa, apostrofandolo come “miserabile, insensato, insignificante, infantile. Niente musica né canzoni, non resta in mente nulla”. Gli ascolti dicono ben altro, ma Sgarbi resta fermo sulla propria idea: “Basta con dirigenti che misurano soltanto in termini consumistici, di ascolti. Come se il capolavoro di un grande scrittore fosse tale solo per le copie vendute […]”.
I vertici Rai, secondo il critico d’arte, “devono andare a casa perché è stato un fallimento totale. Serve una svolta culturale. I vertici hanno mancato alla funzione di controllo: non è censura per impedire quello che è accaduto, ma per impedire che il livello sia così basso”. Per la direzione del Festival Sgarbi suggerisce il nome di Morgan, “un ponte fra musica classica e contemporanea: meglio un vero stravagante come lui che uno finto come Fedez”. A proposito dei Ferragnez, parlando di Chiara Ferragni, co-conduttrice per due serate, afferma: “Analfabetismo funzionale. Una inetta. Una capra, goffa. Leggeva dei foglietti in una lingua improbabile che non è l’italiano. Mai visto niente di simile”. Fedez? “È pessimo ma non è un incapace totale, come la moglie”.