Fatti a motore

Toyota, il nuovo ad Sato presenta la strategia. Più elettrico, ma approccio sempre neutrale

Il colosso giapponese, nella visione dell'amministratore delegato che subentrerà ad Akio Toyoda dal 1° aprile, sarà più focalizzato sull'auto elettrica ma manterrà il suo orientamento “tecnologicamente neutro”, continuando a sviluppare sia veicoli ibridi che a idrogeno

Il cambio di amministratore delegato in casa Toyota coincide con una profonda revisione della strategia di elettrificazione del gigante giapponese dell’auto. Perlomeno è questo quello che emerge dalle parole del nuovo Ceo Koji Sato, che sarà in carica dal prossimo 1° aprile subentrando ad Akio Toyoda, che rimarrà presidente della multinazionale.

I capisaldi del nuovo piano sono stati illustrati durante la presentazione della nuova squadra di top manager dell’azienda giapponese, e sono due: dare impeto al programma di sviluppo delle auto elettriche e raggiungere la neutralità carbonica in Asia. Ma l’approccio “tecnologicamente neutro” al tema della decarbonizzazione della mobilità rimane intatto: contestualmente a quella elettrica, il colosso nipponico dell’auto, infatti, continuerà a sviluppare la tecnologia ibrida e quella dell’idrogeno.

Sato ambisce a offrire al pubblico vetture elettriche di nuova generazione che siano “attraenti”. “Dobbiamo cambiare drasticamente il nostro business e promuovere una mentalità incentrata sulle vetture a batteria”, ha detto il manager. A fare da marchio pilota in questo senso sarà Lexus, brand candidato a essere 100% elettrico in tutto il mondo entro il 2035, col target di vendere un milione di veicoli elettrici già nel 2030.

Fra le priorità anche quella di rendere più competitive le elettriche, investendo in tecnologia. I primi risultati in questo senso si dovrebbero già vedere nel 2026. “I veicoli elettrici offerti da Toyota non dovranno essere considerati come le tante altre auto elettriche in circolazione, ma dovranno essere un esempio di ciò che Toyota è in grado di offrire”, ha detto Sato.