Svelata la Rossa che punta a rompere un digiuno ormai lungo più di quindici anni. Charles Leclerc: "Nel 2022 abbiamo fatto un buon passo in avanti, dobbiamo fare lo stesso quest’anno, sperando di vincere entrambi i Mondiali. Questo è l’obiettivo e faremo di tutto per riuscirci". Si inizia il 5 marzo in Bahrain
La nuova Ferrari SF-23 è realtà. È stata svelata martedì prima prima di concedersi pochi giri di esibizione nel circuito di casa a Fiorano. Ancor più nera e dall’aspetto ‘cattivo’, con alcune novità aerodinamiche che si affiancano al noto concetto di pancia scavata già visto lo scorso anno. La nuova vettura è nata di fronte a 500 tifosi festanti, che hanno riempito la tribuna del circuito, oltre a centinaia di persone fuori dalle recinzioni, accorse di prima mattina per sentire il ruggito della power unit 066/10. Gioiosi di vedere la nuova monoposto 2023 in azione, sotto un sole primaverile e dopo due anni di presentazioni assistite solo da remoto. Nella tarda mattinata è toccato a Charles Leclerc testare l’auto per un paio di giri, seguito poi nel primo pomeriggio da Carlos Sainz.
I dettagli in carbonio, un digiuno da “rompere”
Una monoposto che presenta diversi inserti in carbonio, il logo con la “Effe lunga” sull’ala posteriore e un colore rosso tutto nuovo, creato da Ferrari Design, per entrambe le vetture ufficiali che saranno impegnate in un campionato del mondo: su quella di Formula 1 sarà in versione opaca, invece lucida sulla 499P, la Hypercar impegnata nel Mondiale Endurance (Wec). La SF-23 è chiamata a rompere il digiuno di Maranello che tra i piloti dura dal 2007 – quando trionfò Kimi Raikkonen – e tra i costruttori dall’anno successivo. Pronta alla battaglia contro la Red Bull di Max Verstappen (già presentata il 3 febbraio a New York) e probabilmente contro le Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell (la W14 sarà svelata giovedì): afflitte l’anno scorso dal porpoising prima di ritornare alla carica nel finale di stagione (e di cogliere una vittoria in Brasile con l’ex pilota della Williams).
Leclerc carico: “Nel 2023 obiettivo Mondiale”
Intanto, Leclerc ha già lanciato il suo grido di battaglia: “Vogliamo migliorare – le parole del monegasco – Nel 2022 abbiamo fatto un buon passo in avanti, dobbiamo fare lo stesso quest’anno, sperando di vincere entrambi i Mondiali. Questo è l’obiettivo e faremo di tutto per riuscirci”. Serve però una Rossa all’altezza, che non pecchi in affidabilità come l’anno scorso, quando l’uscente team principal Mattia Binotto e i suoi ingegneri hanno dovuto ridurre i cavalli nel motore (che quest’anno dovrebbero essere recuperati) per evitare così le rotture viste a Barcellona, Baku e in Austria. Per Leclerc, intanto, le sensazioni sono buone: “Ho fatto solo due giri ma sono abbastanza per capire che tutto sta funzionando bene – le sue parole a Sky Sport – È una giornata speciale, il lancio a Fiorano e guidare davanti a tifosi e azienda è qualcosa di speciale. È andato tutto liscio. Il feeling è buono, mi mancava guidare”.
Le novità sulla monoposto
La SF-23 manterrà la stessa filosofia delle pance scavate. Dettaglio già visto durante la presentazione della Haas, l’unica a essere dotata di fiancate dalla forma simile come la SF-23, mentre gli altri team (compresa Alfa Romeo-Sauber) hanno deciso di affidarsi a pance spioventi verso il basso (in stile downwash) copiando il concetto Red Bull. Tra le novità un Halo con un piccolo profilo alare sopra, un muso più stretto e un’ala anteriore che per stile ricorda la Mercedes. Oltre a una coda al posteriore dalla forma a T – che serve a ridurre il calore e a indirizzare il flusso all’altezza del profilo inferiore dell’ala posteriore – e il riposizionamento del tirante-sterzo.
Pacchetto aggiornamenti per i test in Bahrain
La Ferrari, scrive l’analista tecnico per la F1 Paolo Filisetti, porterà un pacchetto aggiornamenti nei test in Bahrain tra il 23 e il 25 febbraio. Modifiche che riguarderanno il profilo laterale del fondo e l’area di fronte alle ruote posteriori, per farsi trovare pronti e competitivi al via di stagione (il 5 marzo proprio a Sakhir). Il degrado delle gomme e la loro resa con assetti differenti costituirà una delle parti più rilevanti del programma di lavoro nei test, mentre tre dovrebbero essere invece le configurazioni a livello di ali. Le novità, però, non sono solo legate alla pista, perché questo sarà l’anno d’esordio da team principal nel Cavallino di Frédéric Vasseur, arrivato dall’Alfa Romeo al posto di Binotto. Nessun cambio invece per quanto riguarda lo staff tecnico, con i due Enrico – Cardile per l’aerodinamica e Gualtieri per la Power Unit – sempre responsabili delle rispettive aree. Laurent Mekies è stato confermato come direttore sportivo, così come Iñaki Rueda a capo delle strategie.