Il gruppo automobilistico statunitense Ford si appresta a tagliare 3.800 posti di lavoro nei suoi stabilimenti europei. Si tratta dell’11% del suo organico nel Vecchio Continente. I licenziamenti verranno realizzati nei prossimi due anni. Il paese più colpito è la Germania dove i dipendenti verranno ridotti di 2.300 unità. 1.300 posti saranno invece tagliati in Gran Bretagna e gli altri 200 negli altri paesi europei. Gli esuberi si inseriscono in un più ampio piano di ripensamento del modello di business di Ford in Europa, dove i profitti mancano da tempo. La produzione si focalizzerà su un minor numero di modelli di cui molti esclusivamente elettrici.

Le motorizzazioni di questo tipo richiedono meno componenti e sono più semplici da assemblare necessitando quindi di meno personale. “La quantità di lavoro è minore a causa di questa semplificazione”, ha spiegato al quotidiano britannico Financial Times Tim Slatter, responsabile di Ford per il Regno Unito. La scorsa estate Ford ha tagliato circa 3mila posti negli Stati Uniti, in Canada e in India. casa automobilistica ha anche annunciato un investimento di 380 milioni di sterline nel suo stabilimento di Halewood a Liverpool per la produzione di componenti elettrici per veicoli elettrici. L’annuncio arriva nel giorno in cui l’Europa conferma lo stop alla vendita di auto a combustione di benzina e gasolio a partire dal 2035. Secondo un’analisi di Bloomberg la spesa globale per l’acquisto di veicoli elettrici ha raggiunto nel 2022 i 388 miliardi di dollari con un incremento del 53% rispetto all’anno prima.

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