Il sesto segnale – fra i più evidenti – è la comunicazione all’interno della coppia, tossica se caratterizzata da sarcasmo, critica, passività, ostilità e assenza di gentilezza. È importante prestare attenzione al fatto che non è tanto ciò che diciamo, quanto l’intenzionalità a muovere le nostre parole. Se l’intenzione è di cura e presenza, la comunicazione sarà costruttiva. E proprio la sincerità, ossia comunicare in modo chiaro le proprie intenzioni, è un aspetto importante nelle relazioni. Infatti il settimo segnale è proprio la disonestà, la tendenza a mentire al partner per evitare conflitti o per sottrarsi a trascorrere del tempo insieme o per vergogna, se rivolta all’esterno. In questo contesto si inscrive anche il comportamento di “controllo”, fatto di assenza di privacy, gelosia e manipolazione e, a questo punto, bisogna chiedersi se ci sia realmente fiducia nell’altra persona: l’assenza di fiducia è il nono segnale di una relazione tossica. Infine, l’ultimo indicatore, forse il più pericoloso, è l’isolamento per senso di colpa, paura e desiderio di evitare conflitti; può riguardare anche la tendenza a creare esclusività per paura di perdere l’altra persona, come nel caso della “sindrome della coppia più bella del mondo”, che esclude tutti pensando che la propria relazione sia talmente speciale che le altre persone non possano capire. Una coppia destinata, prima o poi, a crollare perché, una volta che inevitabilmente si apre al mondo e viene “contaminata”, quella stessa paura la travolge. Una coppia sana è, invece, aperta alle collaborazioni perché ha un senso forte di identità, di lealtà e di appartenenza che non è possesso, ma grande fiducia nell’altra persona.

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San Valentino, i 10 segnali per riconoscere una relazione tossica e liberarsene

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