Dj Ringo parla a MOW Magazine del Festival di Sanremo e lo fa in modo polemico: “È il festival della retorica. Oserei dire che è il festival dell’Unità”. Per fortuna poi dalla politica passa a parlare della parte musicale che è certamente di sua competenza, a prescindere dall’essere o meno d’accordo con lui: “Tutta questa gente che va a Sanremo con questo mestiere non ha niente a che fare, non è abituata a cantare dal vivo, non ha fatto i bar, le cantine, i garage. È questo manca a questi ragazzi! I cantanti facevano anni di gavetta, tutta la trafila che oggi non c’è più. Prendono un computer, sono belli, hanno Instagram, e partono con la carriera. Ci sono anche i reality che li aiutano, come X Factor, e si creano dei surrogati da marketing”. A dire il vero i cantanti in gara sono stati tanti e ognuno con la propria storia: Solo per citare dei nomi, Colapesce Dimartino e Coma Cose sono band che di “localini” ne hanno fatti eccome. Non mancano critiche anche ai Ferragnez: “Ma qual è il messaggio, che non l’ho capito? Sull’omosessualità in Italia? Mi pare che sia più che normale. Fanno pure le pubblicità dove si vedono i modelli che si baciano. Ormai è sdoganata, mica aspettiamo Fedez per capire se un uomo può baciarsi con un altro uomo in Italia. Fra l’altro, ha anche tolto visibilità a sua moglie”. E a proposito dell’imprenditrice digitale aggiunge: “Chiara Ferragni secondo me era in imbarazzo. Hanno chiamato una che non fa questo mestiere, non ha la disinvoltura di una Brigitte Bardot. Sembrava la zia di provincia che vuol fare la trasgressiva in balera.”