Giustizia & Impunità

Il leader di “IoApro” rinviato a giudizio per l’assalto alla Cgil: Biagio Passaro è accusato di devastazione e saccheggio

Il dibattimento si aprirà il 30 maggio. In un'altra vicenda l'imprenditore era stato arrestato a novembre per bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio

Biagio Passaro, il leader di “IoApro” durante i lockdown per la pandemia da Covid, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Roma per l’assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre 2021. Nei confronti dell’imprenditore Gianfederica Dito contesta i reati di devastazione e saccheggio. Il processo, uno dei filoni dell’indagine, è fissato al 30 maggio davanti ai giudici della seconda sezione collegiale del tribunale capitolino. La posizione dell’indagato era stata stralciata nel dicembre del 2021 dopo che il Riesame aveva confermato il carcere per altri indagati ma mettendo in libertà Passaro.

In base all’impianto accusatorio Passaro ha preso parte “attiva alla manifestazione indetta contro il green pass in piazza del Popolo” ed era presente nel “nutrito corteo di manifestanti” che raggiunse la sede del sindacato in corso d’Italia. Lì ha ripreso con “il suo smartphone in una diretta Facebook i disordini e quanto stava accadendo” pronunciando la frase: “L’invasione è incominciata dalla Cgil, stiamo entrando dentro, chissà! Hanno sfondato, siamo dentro la Cgil‘”. In una altra vicenda giudiziaria l’imprenditore attivo nel settore della ristorazione era stato arrestato per effetto di una indagine della Procura di Bologna in cui si ipotizzano i reati di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. La misura era stata poi alleggerita negli arresti domiciliari.

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Nella foto in alto – Biagio Passaro (a destra) in compagnia dell’esponente dell’estrema destra romana Giuliano Castellino durante una manifestazione di piazza