Cinema

Morto Dario Penne, addio all’indimenticabile voce di Anthony Hopkins ne “Il silenzio degli innocenti”: è stato “il più attore di tutti i doppiatori italiani”

L’indimenticabile voce di Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti, come per altre decine di grandi star del cinema e per centinaia di grandi film, aveva 84 anni

È morto Dario Penne. L’indimenticabile voce di Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti, come per altre decine di grandi star del cinema e per centinaia di grandi film, aveva 84 anni. Penne è stato “il più attore di tutti i doppiatori italiani”. Solida carriera radiofonica e teatrale prima di diventare a tutti gli effetti doppiatore, Penne era nato a Trieste nel 1938, poi si era prima trasferito a Milano dove aveva recitato con Strehler, poi a Firenze sempre recitando a teatro, infine a Roma dove fin dagli anni settanta ha prestato la voce per parti secondarie di importanti film europei con attori anglosassoni ma anche dove ha recitato come attore soprattutto in serie tv come l’intramontabile E le stelle stanno a guardare… del 1971 diretto da Anton Giulio Mancino. Penne ha collaborato con tutte le storiche società di doppiaggio italiane finendo poi negli anni novanta alla CDC poi oggi divenuta Sefit. Penne prestò la sua voce ad Anthony Hopkins da Ore disperate(1990) in avanti, a Michael Caine (da ricordare, tra gli altri, tutti i Batman di Nolan), Tommy Lee Jones (pensate ad occhi chiusi a Men in Black o Il fuggitivo), poi ancora Ben Kingsley, Cristopher Lloyd in Ritorno al futuro II e III e in Chi ha incastrato Roger Rabbit?.

Indimenticabile, e non ci stancheremo mai di dirlo, perché come non capita spesso la versione doppiata in italiano ha molta più grinta e forza di quella originale, è il doppiaggio di Hopkins ne Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme. Penne è Hannibal Lecter in potenza, con tanto di risucchio per assaporare le sue vittime, e battute memorabili come “Tu usi Evian come crema idrante e qualche volta porti l’eau du temps (pausa) ma non oggi!” o “Gli agnelli hanno smesso di gridare, Clarisse? Vorrei potessimo parlare più a lungo ma sto per avere un vecchio amico per cena, addio”. “L’ho doppiato quasi 40 volte”, spiegò Penne in una splendida intervista video del prezioso sito Il Mondodei doppiatori. “Il silenzio degli innocenti fu difficile da fare ma appagante. Poi Hopkins l’ho conosciuto a Roma alla prima di Surviving Picasso. La mattina dopo mi telefonò e mi fece una quantità di complimenti su come l’avevo doppiato che mi fece piangere”. Infine, sempre nell’intervista video Penne ricorda l’unico caso in cui abbandonò Hopkins volontariamente per Gary Oldman, nel Dracula di Coppola. “Il direttore del doppiaggio Manlio De Angelis mi fece vedere il film prima perchè c’era Hopkins, ma lui mi disse che voleva facessi Dracula, cioè doppiassi Oldma. Guardai il film e tradii Hopkins. Quel Dracula era un personaggio meraviglioso e quella era la più bella storia d’amore scritta per cinema. Inventammo un accento un po’ strano, un po’ balcanico e un po’ baltico. Poi, pensai, chiederò scusa a Hopkins”.

Credit foto: Sergio Bertani