Cinema

Raquel Welch morta, addio all’attrice americana: si è spenta a 82 anni dopo una breve malattia

Nata a Chicago il 5 settembre 1940, è considerata tra le dive sex symbol del cinema di Hollywood tra gli Anni sessanta e settanta. Ottenne due nomination ai Golden Globe vincendolo come migliore attrice in un film commedia, nel 1973, per il ruolo di Costanza Bonacieux nella pellicola I tre moschettieri

di F. Q.

L’attrice statunitense Raquel Welch è morta all’età di 82 anni. L’annuncio della scomparsa, avvenuta questa mattina dopo una breve malattia, è stata diffusa dal sito di gossip TMZ, che ha appreso la notizia dai familiari. Welch, pseudonimo di Jo Raquel Tejada, nata a Chicago il 5 settembre 1940, è considerata tra le dive sex symbol del cinema di Hollywood tra gli Anni sessanta e settanta. L’attrice è riuscita a farsi apprezzare anche come interprete in ruoli intensi o drammatici, ottenendo due nomination ai Golden Globe e vincendolo come migliore attrice in un film commedia, nel 1973, per il ruolo di Costanza Bonacieux nella pellicola I tre moschettieri diretto da Richard Lester, con un cast stellare che comprendeva Richard Chamberlain e Christopher Lee.

Negli anni successivi l’attrice ha recitato in “Party selvaggio” (1975) di James Ivory, “Il principe e il povero” (1977) di Richard Fleischer e “L’animale” (1977) di Claude Zidi, al fianco di Jean-Paul Belmondo. Nel 1987 ottenne la seconda nomination al Golden Globe come miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione con “Quando morire” di Paul Wendkos, questa volta senza vincere il premio. Welch esordì a 24 anni, nel 1964, nei film “Madame P… e le sue ragazze” di Russell Rouse con Shelley Winters e Robert Taylor, e al fianco di Elvis Presley in “Il cantante del luna park” di John Rich.

Dopo alcune esperienze televisive, recitando in episodi nei telefilm “Il virginiano” e “Vita da strega”, sempre del 1964, entrò prepotentemente nell’immaginario delle generazioni degli anni Sessanta per il ruolo di Loana in “Un milione di anni fa” di Don Chaffey. Il manifesto del film, uscito nel 1966, con il primo piano dell’attrice in bikini in pelle, è divenuto un cult e Welch si affermò subito come sex symbol, ulteriormente esaltato dalle sue apparizioni in “Fathom: bella, intrepida e spia” (1967) di Leslie H. Martinson, accanto ad Anthony Franciosa, e “Il mio amico il diavolo” (1967) di Stanley Donen, con protagonisti Dudley Moore e Peter Cook. Sempre nel 1966 recitò nel fortunato film di fantascienza “Viaggio allucinante” di Richard Fleischer, con protagonista Stephen Boyd, interpretandone l’unico personaggio femminile.

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