Reduce dall’ottavo posto al Festival di Sanremo 2023 con il brano ‘Made in Italy’, ospite a ‘Le Iene’, Rosa Chemical ha recitato un monologo ponendo l’accento sull’amore universale e sulle polemiche dopo il suo bacio con Fedez: “Era un gesto d’amicizia e si è finiti a discutere di consenso”
Con il suo brano Made in Italy ha fatto ballare il teatro Ariston, classificandosi ottavo al Festival di Sanremo 2023 e portando un messaggio d’amore universale sul palco più importante d’Italia. E a pochi giorni dalla finale della kermesse Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, continua a far parlare di sé. Ospite a Le Iene, in un lungo monologo l’artista ha spiegato il significato della sua presenza a Sanremo e delle sue performance, oltre che il valore del bacio a Fedez: “Ho sempre pensato alla musica come un mezzo, più che come un fine. E Sanremo come un’opportunità, più che una gara. Difatti oltre a una canzone, ho scelto di portare un messaggio. Libertà, uguaglianza, sesso, follia e anche un nuovo tipo di amore, con meno divieti – ha esordito –. Lo so, ci hanno insegnato che per amarsi servono un uomo e una donna, che il tradimento è quando nella coppia subentra un’altra persona. E che certe cose è meglio tenercele per noi perché potrebbero spaventare chi non è predisposto al confronto”.
Rosa Chemical ha voluto mettere l’accento anche sul bacio con Fedez e sulle ipotesi di una presunta reazione gelosa di Chiara Ferragni. Un episodio che ha scatenato enormi dibattiti sui social e non solo: “Ma soprattutto, qualcuno si è scandalizzato per un bacio fra due amici: qualcosa di cui avevamo già discusso in maniera scherzosa, solo che poi, io, gliel’ho dato veramente. Fedez era imbarazzato, ma l’imbarazzo del cantante più famoso d’Italia è stato bello, divertente, vero. E di fronte a una manifestazione di affetto fra due amici si è finiti a discutere di ‘consenso’ e di un uomo sposato che tradisce la moglie sul palcoscenico più importante d’Italia. Una follia”, ha dichiarato l’artista. Per concludere, la speranza di una libertà che vorrebbe non fosse incatenata ai cliché della società: “Ci ripetono che siamo liberi per nascondere che, in realtà, tutta questa libertà non c’è. Almeno finché non te la prendi. E io me la sono presa”.
A rafforzare la sua posizione una serie di domande retoriche: “E se vi dicessi che è vero, ma c’è dell’altro? Se vi dicessi che due donne o due uomini si possono amare allo stesso modo in cui si amano un uomo e una donna? Se vi dicessi che il tradimento è quando viene meno la fiducia e non c’entra nulla col sesso? E se vi dicessi che esiste un tipo di relazione nella quale si può amare una persona e allo stesso tempo soddisfare i propri desideri sessuali al di fuori della coppia? E se vi dicessi che non è normale considerare anormale una donna che pratica dell’autoerotismo? E se vi dicessi che con il sesso si può giocare, sperimentare, esplorare, uscire dalla comfort zone, senza che il proprio piacere venga etichettato come ‘malato’? – ha continuato –. Non accuso chi vive l’amore in modo più tradizionale, ma chiedo ascolto per chi non vuole più nascondersi, per chi ama la libertà. Per chi si è sentito sbagliato e invece era semplicemente diverso. Questo messaggio fa paura, o forse sono io, visto che la politica, ancor prima che aprissi la bocca, ha cercato di tapparmela. Ho sempre amato essere un artista di rottura e, visto quello che è successo, qui qualcosa da rompere c’era, altrimenti avrei rotto solo le palle”. Senza giri di parole, ha poi chiosato: “Dicono: ‘L’hanno già fatto altri, Renato Zero, Patty Pravo, Achille Lauro, non c’è niente di nuovo’ ma se così fosse sarei passato inosservato. E invece c’è chi si è scandalizzato per un po’ di make-up, qualche tatuaggio, delle unghie smaltate”.