Manca il via libera della Regione poi dovranno anche essere abbassati i riscaldamenti. A metà febbraio Milano ha già superato 11 volte i limiti, cinque volte dall'inizio del mese: per le norme europee sono tollerati al massimo 35 sforamenti all'anno
Cinque giorni di fila con le concentrazioni di polveri sottili oltre i limiti, ben oltre il 50 per cento sopra la soglia. Le centraline dell’Arpa Lombardia segnalano come l’aria a Milano sia ormai irrespirabile e il Pm10 è schizzato a una media di 76.3 µg/m³ e così nell’area metropolitana bisognerà correre ai ripari. Scatteranno le limitazioni, appena arriverà anche il via libera della Regione. Saranno quelle di primo livello che comportano limitazioni per i veicoli fino a Euro4 diesel in ambito urbano e l’obbligo di spegnimento dei motori in sosta, nonché l’abbassamento di 1 grado delle temperature del riscaldamento nelle abitazioni.
Via anche al divieto di spandimento liquami zootecnici in agricoltura e il divieto di combustioni all’aperto, quindi stop all’accensione di fuochi, falò, barbecue e fuochi d’artificio. In città le polveri sottili sono state oltre soglia in tutte le centraline, con il valore più alto in via Senato. Mentre nei paesi limitrofi il picco si è toccato a Limito di Pioltello (85) e Magenta (81). Le regole europee prevedono la possibilità di superare la soglia dei 50 microgrammi di Pm10 per al massimo 35 giorni all’anno. A metà febbraio Milano ha già superato 11 volte i limiti, cinque volte dall’inizio del mese.
Le limitazioni di primo livello previste riguarderanno i comuni sopra i 30mila abitanti oltre ai quelli che volontariamente hanno aderito al protocollo. Si tratta di Milano, Abbiategrasso, Bollate, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Cormano, Corsico, Cernusco sul Naviglio, Legnano, Pioltello, Paderno Dugnano, Rozzano, San Donato Milanese, Rho, Segrate, Sesto San Giovanni e San Giuliano Milanese.