Una dichiarazione rilasciata dal segretario generale del Coni, Carlo Mornati al Tg3 in merito alla pista di bob che contro ogni logica si vuole realizzare a Cortina per quella sciagura ambientale che saranno le prossime olimpiadi invernali merita di essere conosciuta, se non altro per metterci di buonumore in questi tempi bui.
Dunque questo signore, a fronte della domanda rivoltagli dalla giornalista in merito al perché costruire una nuova pista di bob a Cortina quando esiste quella di Cesana inutilizzata (in compenso, come dicono in Piemonte, costa una “s-ciupatà” di soldi di sola manutenzione) afferma che Cortina sarebbe molto più facilmente raggiungibile da tutta Europa rispetto a Cesana.
Il giornalista e alpinista, Marco Albino Ferrari, in un post su Facebook, commenta così: “Da non crederci, eppure lo ha detto davvero in un’intervista rilasciata al Tg3. Dunque Cortina più servita di Cesana? Peccato che in Val di Susa passi un’autostrada a fianco a due statali e passi la linea ferroviaria del Fréjus (la stessa in Francia diventa ad alta velocità, così come dopo Torino verso Milano e Roma). Dall’aeroporto di Torino-Caselle a Cesana ci si mette metà del tempo che dall’aeroporto di Venezia a Cortina, naturalmente fatto salvo incidenti di percorso, ovvero i proverbiali ingorghi sulla statale Alemagna quando la perla delle Dolomiti diventa un miraggio (tanto che la ministra del Turismo Daniela Santanchè ci vorrebbe costruire pure un aeroporto). Ma cosa dice, segretario generale?!”.
Certo, cosa dice: parole sante quelle di Ferrari. Il dirigente, non avendo evidentemente argomenti logici e validi, si è arrampicato sugli specchi: scivolando. Si potrebbe anche pensare che non conosca la geografia, ma non vogliamo essere così cattivi. Piuttosto, io aggiungerei questo: cosa importa in realtà che una pista di bob sia o meno facilmente raggiungibile, quando si sa benissimo che essa sarà utilizzata per il mega evento e poi abbandonata? Lo è stata quella di Cesana, altrettanto è accaduto a Cortina e a Cervinia.
L’assurda e banalissima verità è che a dominare la logica degli amministratori (la nuova pista di Cortina è un pallino di Luca Zaia) è quella di far lavorare il settore edile. Molto semplicemente. Tant’è che le gare di slittino e bob per Torino 2006 potevano svolgersi sulla pista di Cortina, ma Torino si oppose fieramente. Si poteva in alternativa allestire una pista amovibile, ma sempre Torino si oppose fieramente. Risultato: la pista costò di sola realizzazione 110 milioni di euro per rimanere una cattedrale nel deserto. Ma chissenefrega, intanto paga Pantalone: Sergio Chiamparino (Pd) mica li tirava fuori lui i soldi.
Adesso la storia è al contrario e le gare si potrebbero svolgere a Cesana spendendo 15 milioni, e no, si devono fare a Cortina spendendone 61 (previsti) realizzando un ulteriore scempio ambientale, oltre a quelli già previsti. Ma chissenefrega, Zaia mica li tira fuori lui i soldi.