Nell’epoca del denaro contante valutato come sterco del demonio, ecco un bel pataracchio causato da un terrificante errore dello scambio di valuta con carta
Dieci dollari per due caffè da Starbucks che nel conto diventano 4500. Nell’epoca del denaro contante valutato come sterco del demonio, ecco un bel pataracchio causato da un terrificante errore dello scambio di valuta con carta. Il caso, peraltro risolto dopo mille peripezie (di nuovo causate da problemi elettronici), è accaduto a Tulsa, in Oklahoma (Stati Uniti), dove marito e moglie hanno ordinato un americano ghiacciato e un cappuccino in un negozio Starbucks. Il totale sul menù risultava di dieci dollari e i due hanno sfoderato una luminosa carta di credito ma mal gliene incolse. A dire il vero, la coppia non ha guardato lo scontrino emesso dal cervellone della Starbucks, infilandoselo in tasca, bevendo i caffè e via andare.
È stata la moglie della coppia, giunta poche ore dopo alla cassa di un supermercato, ad accorgersi che il conto salato della multinazionale del chicco di caffè aveva letteralmente prosciugato il suo plafon sulla carta addebitandole 4.436,27 dollari, e non permettendole di effettuare il pagamento per la spesa. A quel punto la coppia si è rivolta all’ufficio reclami di Starbucks che ha risposto “dopo una quarantina di chiamate” rimborsando con assegni addebitati sul loro conto online. Ironia della sorte, e delle operazioni di denaro tramiti carte e codici, il rimborso non è risultato per giorni sul conto dei due clienti spennati, quando invece Starbucks affermava il contrario. Insomma, ora la storia ha avuto un lieto fine che si sarebbe potuto evitare portando nel portafoglio qualche manciata di dollari cash.