di Alessio Andreoli

Non mi ha colpito più di tanto l’assoluzione di Silvio Berlusconi, quello che più mi indigna è tutta la vicenda dal suo inizio. Non mi addentro nei dettagli perché sono ampiamente spiegati nelle cronache di questi giorni. L’assoluzione è, purtroppo, l’ennesima conferma di come funzionano le cose in Italia. Sono altresì convinto che molti italiani, a mio parere la maggioranza, si sia oramai rassegnata al sistema e l’astensione dalle urne ne è la dimostrazione.

La responsabilità di questa astensione è tutta della politica, non dei cittadini. Noi cittadini siamo costantemente manipolati dai media e dalla politica. Ho la convinzione che questa sentenza fosse pronta da molto tempo – ovviamente non ne ho le prove – e per questo mi chiedo come mai, con tutti i raffinati esperti di giurisprudenza che partecipano ai talk show, che scrivono articoli, che twittano, che postano sui social, a nessuno di questi sia venuto in mente prima che le “olgettine” andavano sentite come indagate per poter poi procedere con l’accusa di corruzione?

Nessuno tra tutti gli esperti della materia in questi anni ha sollevato il problema su questa procedura avvertendoci, per tempo, che Berlusconi sarebbe stato assolto per questo cavillo da azzeccagarbugli dando ora a lui e ai suoi accoliti ancora una volta la vergognosa e assurda possibilità di indignarsi per le accuse ricevute e ribaltare spudoratamente e vergognosamente la verità sui fatti accaduti. Ecco questo aumenta all’infinito la mia indignazione perché ho il sospetto che la sentenza di assoluzione fosse già consolidata da tempo ed è stata volutamente emessa sia dopo le elezioni politiche che quelle regionali proprio nel timore di scuotere qualche coscienza tra i disertori delle urne e forse anche di qualche cittadino sostenitore del centrodestra.

Ancora una volta siamo stati spudoratamente manipolati. Anche l’astensione dalle urne è uno strumento che può essere utilizzato per rafforzare, riaffermare e consolidare il potere costituito al di là di ogni principio o valore. C’è chi dice che da tutte le avversità c’è comunque sempre qualcosa da imparare, in questo caso magari l’insegnamento consiste nel fatto che è giunto il momento di legalizzare e riaprire le case chiuse, i cosiddetti “bordelli”!

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