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Le pagelle di Andrea Scanzi sul Nove: “Calenda? Non sa perdere. E Renzi si paragona a una Ferrari, ma è una 500 mezza rotta”

Enrico Letta, Carlo Calenda e Matteo Renzi: ecco le pagelle della settimana di Andrea Scanzi, ospite di ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi. Tutti voti bassissimi, tra lo zero e l’uno spaccato per i leader di opposizione che non hanno brillato nelle reazioni alla débâcle delle Regionali. “Bisogna che qualcuno fermi Enrico Letta, intanto perché è la persona che si dimette più lentamente nella storia dell’umanità, poi c’è lui che esulta dopo quello che è successo domenica alle elezioni, dicendo: ‘Siamo ancora la forza più sana dell’opposizione. Siamo davanti ai 5 Stelle e a Calenda. Non ha funzionato l’opa contro il Pd’. – ha esordito il giornalista – Parla con un linguaggio assurdo. Ma che si aspettava? Che i 5 Stelle superassero il Partito democratico in Lombardia? Il Movimento 5 stelle in Lombardia non ha mai toccato palla. Poi, su scala nazionale, dove conta di più il voto d’opinione, i 5 Stelle sono davanti al Pd. Il Pd ha ottenuto il minimo sindacale. Ha sbagliato tutto. – ha proseguito – Inoltre, si è pure permesso di fare i complimenti alla Meloni. Io non ho mai visto un leader di opposizione che non vede l’ora di andare al New York Times e dire: ‘Ma sai che me l’aspettavo peggio la Meloni?’. Ma ti sembra una cosa giusta da dire da leader di partito? Qualcuno lo fermi”. Dopo Letta, un voto per Carlo Calenda, leader in tandem di Azione. “A Calenda con grande affetto do 0,5. – ha detto Scanzi – Intanto, vorrei ricordare che Calenda è andato male, non perché il partito d’opinione si deve ancora radicare, ma perché Calenda le elezioni le ha perse tutte. Calenda è uno dei più grandi perdenti nella Storia della politica italiana. Poi è anche simpatico. Quando viene in televisione è anche buffo, ma non è una novità che Calenda abbia perso. Però lo 0,5 secondo me è dettato da due motivazioni. La prima è che lui ha spacciato per mesi Letizia Moratti come se fosse stata la trovata del secolo. ‘Votate la Moratti, vinceremo in Lombardia. Il Pd lo trascinerò verso la vittoria contro la destra’. Si è visto, la Moratti non l’ha votata praticamente nessuno. L’altro motivo per cui gli do 0,5 è che Calenda non sa perdere. Quando perde dà sempre la colpa agli altri, come quelli che perdono e danno la colpa all’arbitro, alla sfortuna, al vento. Lui ha avuto il coraggio di dire che è colpa dell’elettorato. Io posso dire che gli italiani a volte sono un po’ masochisti, ma tanto io non mi candido, non sono un leader di partito. Ma ti immagini uno che vuol prendere i voti e dice all’elettorato: ‘È colpa vostra che non capite niente di politica’? Secondo Calenda, un domani quelli che ha trattato da scemi lo voteranno? Ecco perché gli do 0,5, perché è uno straordinario sabotatore di se stesso“. Infine Matteo Renzi con un bello zero. “A lui, sempre con profondo affetto, gli do zero per due motivi, oltre allo zero alla carriera che vale sempre. Zero, intanto, perché è stato uno dei primi a fare i complimenti a Berlusconi per l’assoluzione. Non mi ha stupito, è sempre stato l’allievo ripetente di Berlusconi, ma per un ex leader del Partito democratico lo trovo aberrante. E poi perché una settimana fa, prima di andare a votare, lui ha avuto il coraggio di citare Shakira dicendo al Pd: ‘Il Pd poteva scegliere la Ferrari, ma ha scelto una Twingo’, laddove la Ferrari erano la Moratti, Calenda, Renzi. Diciamo che dopo aver visto le elezioni di domenica scorsa, più che una Ferrari, quella di Renzi era una Cinquecento abbastanza smarmittata e mezza rotta”, ha concluso Scanzi.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.