Elegante frecciata del deputato Pd Gianni Cuperlo a Stefano Bonaccini e a Enrico Letta, che negli ultimi giorni hanno lodato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Ospite di Coffee break (La7), alla domanda del conduttore Andrea Pancani a riguardo, il parlamentare dem risponde prima con una risata e poi menzionando la metafora della pistola di Čechov: “Anton Čechov diceva che, se nel primo atto di un dramma o nelle prime pagine di un romanzo compare una pistola, prima o poi quella pistola sparerà. Se noi del Pd facciamo dichiarazioni che offriamo ai nostri avversari come argomento di polemica nei nostri confronti, questo non va bene. Io ieri ho ricevuto richieste di interviste su questo tema, non a caso da due giornali della destra di questo paese. Quindi, vorrei evitare che offrissimo ai nostri avversari il destro per polemiche al nostro interno”.
Cuperlo esprime la sua opinione sulla leader di Fratelli d’Italia: “Giorgia Meloni ha vinto le elezioni, ha conquistato la leadership della destra italiana e oggi è insediata a Palazzo Chigi dove ha portato la fiamma da ardere dopo 75 anni che questo non accadeva. Dal mio punto di vista, Giorgia Meloni è la presidente del Consiglio e il nostro avversario politico. Nei primi 100 giorni questo governo ha mostrato a più riprese la sua natura e il suo vero volto: migranti lasciati in balia di onde alte 6 metri per dimostrare che la pacchia era finita – conclude – una decina di condoni all’evasione fiscale nella prima e unica manovra di bilancio; la povertà concepita di nuovo come una colpa da espiare e non come una ingiustizia da sanare. Io metto al centro questo tipo di giudizi e credo che il compito del nuovo Pd, dopo questo infinito ed estenuante congresso, sarà attrezzare un’alternativa culturale, politica, di pensiero a questa destra”.