La malattia non ha fiaccato il piglio e lo sguardo del musicista. Con effetti che riescono ad essere incredibili anche nella stupefacente inopportunità di uno spettatore che interrompe il concerto per lamentarsi del rumore di un vicino. E il pubblico lo applaude in piedi per quasi dieci minuti
Daniel Barenboim chiude questa sera la sua straordinaria rentrée meneghina con l’ultimo di tre concerti, tutti sold out, e inaugura la trasmissione dei concerti scaligeri su LaScalaTv con la diretta della serata che, visti i precedenti, si preannuncia di altissimo impatto musicale, artistico ed emotivo. È del resto stata una settimana storica per il Teatro alla Scala, che ha visto l’insperato ritorno sulla scena del geniale musicista argentino il quale, nonostante i gravi problemi di salute che lo affliggono, ha accettato di sostituire Daniel Harding alla direzione della Filarmonica per le tre serate di mercoledì 15, giovedì 16 e, appunto, sabato 18 febbraio con in programma le tre ultime sinfonie di Mozart n. 39, 40 e 41 Jupiter.
Il maestro, che ha accettato senza esitazione l’invito ricevuto meno di una settimana fa, ha parlato di grande commozione. Evidentemente ricambiata dal pubblico che giovedì lo ha accolto con il fiato sospeso e alla fine lo ha applaudito per quasi dieci minuti replicando la standing ovation della vigilia. Del resto, non fosse che i suoi passi per salire sul podio sono incerti e che dirige da seduto, il piglio è invariato e con lui lo sguardo. Con effetti che riescono ad essere incredibili anche nella stupefacente inopportunità di uno spettatore che interrompe il concerto per lamentarsi del rumore di un vicino.
“Non posso dire di sentirmi perfettamente bene, ma mi sento abbastanza bene per dirigere domani, e spero giovedì e sabato. E poi vedremo … Sono stato colpito, ma mi sento bene e posso fare musica. Sono molto felice di fare musica”, aveva detto alla Associated Press dopo le prime prove, dichiarandosi appunto “molto commosso”. Barenboim mancava dalla Scala dal novembre 2021, quando avrebbe dovuto dirigere la Staatskapelle Berlin in un’integrale brahmsiana in due serate per la stagione delle Orchestre Ospiti. Un contagio nell’orchestra aveva imposto l’annullamento, ma Barenboim aveva comunque salvato le serate eseguendo al pianoforte le Sonate n. 109, 110 e 111 di Beethoven. Un annunciato ritorno nel maggio 2022 con la West-Eastern Divan Orchestra era stato cancellato per indisposizione e il concerto era stato diretto da Thomas Guggeis. L’ultima apparizione sul podio scaligero risale dunque all’inaugurazione della Stagione 2016-2017 della Filarmonica della Scala, in programma il Concerto n. 1 di Beethoven con Martha Argerich e la Sinfonia n. 7 di Bruckner.