Scontro rovente a In Onda (La7) tra Elly Schlein, candidata alla segreteria Pd, e il condirettore di Libero, Pietro Senaldi, sul Superbonus stoppato dal governo Meloni con un decreto legge che ha bloccato le cessioni del credito relative ad agevolazioni fiscali.
Prima però i due ospiti hanno un serrato botta e risposta sul sostegno offerto a Schlein da storici esponenti della classe dirigente dem, come Andrea Orlando, Dario Franceschini, Nicola Zingaretti, Francesco Boccia, oltre a Pier Luigi Bersani. L’ex vicepresidente della Regione Emilia Romagna puntualizza: “Sono grata a chi oggi ha capito che o c’è una rottura netta e un cambiamento radicale oppure si muore. Sono riuscita a fare questa campagna elettorale tenendomi stretta la mia libertà. Se cedessi anche di un centimetro su questo non sarei la candidata utile. E invece sono riuscita ad arrivare fino a qui senza offrire posti o nomine a chi mi sostiene”.
Senaldi ribatte, inciampando in una battuta infelice che indispettisce la conduttrice Concita De Gregorio: “Lei, Schlein, dice che nessuno le ha chiesto una poltrona, ma Bonaccini ha invece detto che quelli lì li manda tutti a casa. Lei li manderà tutti a casa? Io non è che ho bisogno di chiamare mia moglie per sapere se c’è la cena, perché è sicuro che c’è la cena“.
Schlein spiega: “Io con la mia campagna elettorale sono partita a dicembre quando mi sono reiscritta al Pd e l’ho fatto cercando di costruire una squadra di persone che hanno più o meno la mia età, cioè una nuova generazione da mettere in campo. Ben venga il sostegno di persone che hanno fatto un pezzo della storia del centrosinistra e che oggi capiscono che è necessario un cambiamento. Le ho detto che non mi hanno chiesto poltrone. E vorrei che questo valesse anche per tutti gli altri candidati, perché ne sto sentendo di tutti i colori“.
E lancia una frecciata a Stefano Bonaccini: “La verità è che ieri ero in una regione (Calabria, ndr) in cui tutto il gruppo dirigente territoriale sta con un altro candidato. Trovo anche un po’ sessista questo argomento per cui dietro a una donna giovane ci debba essere sempre qualcuno che la manovra. Poi ci dimentichiamo sempre che nel Pd c’è una sola corrente rimasta in piedi, quella degli ex renziani. E sta con un altro candidato (Bonaccini, ndr)”.
La polemica esplode quando Schlein parla di ‘errore madornale’ del governo Meloni con la cancellazione del Superbonus. Senaldi reagisce in maniera scomposta, ripetendo continuamente: “È stato un errore di Gualtieri! Dica almeno questo. L’ha detto anche Draghi, dai”.
Schlein tenta di spiegare: “Per me è un errore buttare via il bambino con l’acqua sporca dall’oggi al domani mettendo in difficoltà 25mila imprese e 90mila cantieri”.
“Non è stato così – sbotta Senaldi – Purtroppo voi la fate facile su tutto, dagli immigrati all’energia. Se lei vince, non potrà più fare slogan e basta, Schlein”.
“Guardiamo i dati oggettivi – replica Schlein – Un terzo della crescita dal 2021 al al 2022 è stato portato anche dal rilancio dell’edilizia attraverso il bonus sull’efficientamento energetico”.
“Ma cosa c’entra? – urla Senaldi – È tutto drogato. Lei è come quelli che dicono che il reddito di cittadinanza ha aumentato il Pil”.