Secondo i pubblici ministeri, "abusando della sua posizione" di presidente della Commissione regionale di inchiesta sulle società partecipate, il politico ha "sponsorizzato e di fatto determinato la nomina di Lorenzo Di Domenico, indagato a sua volta, prima come amministratore unico e poi come consigliere delegato della Sma", dopodiché ha indotto lo stesso Di Domenico "a dare o promettere a lui stesso o a terzi" l'aggiudicazione di diverse gare d'appalto
L’ex consigliere regionale della Campania Luciano Passariello, 57 anni, è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli, Antonio Baldassarre, nell’ambito di un’inchiesta su presunti appalti truccati presso la Sma Campania, società in house della Regione. Passariello, ex capogruppo di Fratelli d’Italia – fino a qualche anno fa uno degli uomini più vicini a Giorgia Meloni nel Napoletano – è accusato di aver ricevuto, tra il dicembre 2017 e il febbraio 2018, oltre ventimila euro in contanti e “in nero” da diversi amministratori e rappresentanti di società attive nel settore ambientale a sostegno della sua candidatura alla Camera nel 2018 nel collegio uninominale di Napoli-Ponticelli (non risultò eletto).
Secondo i pubblici ministeri Henry John Woodcock e Ivana Fulco, il politico, “abusando della sua posizione” di consigliere regionale e presidente della Commissione regionale di inchiesta sulle società partecipate, ha “sponsorizzato e di fatto determinato la nomina di Lorenzo Di Domenico, indagato a sua volta, prima come amministratore unico e poi come consigliere delegato della Sma”. Dopodiché ha indotto lo stesso di Domenico “a dare o promettere, anche per il tramite di Agostino Chiatto”, dipendente della Sma già distaccato presso la segreteria particolare di Passariello, “a lui stesso o a terzi” l’aggiudicazione di diverse gare d’appalto, tra cui quella per la manutenzione dei veicoli della Sma, affidata a un’autofficina segnalata dallo stesso consigliere. In una conversazione intercettata e riportata nell’ordinanza, Passariello si rivolge a Di Domenico dicendogli: “Secondo te perché io ti ho messo là (in Sma, ndr), se non per fare soldi?”.
In totale gli indagati sono trenta. Sottoposti a custodia cautelare in carcere anche Alessandro Soria, responsabile area Manutenzione del territorio della Sma Campania e Cosimo Silvestro, responsabile Relazioni esterne e industriali della stessa società. Ai domiciliari, invece, Agostino Chiatto e Antonio Tuccillo, amministratore e gestore di una delle società coinvolte nell’inchiesta.