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Catholic Match, come funziona il Tinder dei cattolici che fa proprie le parole del Papa: “Il mondo digitale va abitato da cristiani”

La app destinata a chi vuole incontrare persone con la stessa fede e principi, single credenti che condividono i medesimi valori, si propone come il ‘sito di incontri cattolico più grande e affidabile al mondo’

di Simona Griggio

“Trova il tuo per sempre”, si legge nella home page del sito. Il tuo chi? Il partner, è ovvio. Ma in questo caso non è l’amante occasionale, il trombamico o amica per una toccata e fuga, il compagno o compagna di un’avventura extra coniugale. E nemmeno un gioco di scambio erotico virtuale. No, CatholicMatch, il Tinder dei cattolici sul web, propone la possibilità di incontrare il partner della vita e, se ci andrete entrambi, del Paradiso. La app destinata a chi vuole incontrare persone con la stessa fede e principi, single credenti che condividono i medesimi valori, si propone come il ‘sito di incontri cattolico più grande e affidabile al mondo’.

Come funziona? Al momento dell’iscrizione, all’inizio gratuita, si chiede agli utenti di indicare tra le varie cose il grado di osservanza ai precetti cattolici. E si intuisce subito dalle prime pagine che la probabilità di trovarlo davvero, il partner per sempre, è più alta che in altri siti proprio in virtù di una visione delle relazioni condivisa.

“Ogni singola volta che riceviamo la storia di una coppia felice, una foto di neonati o un biglietto di ringraziamento per aver promosso una vera comunità, ci commuoviamo e ci rendiamo umili”, si legge sulla home page del sito alla voce ‘mission’. Segue la motivazione: “Amiamo ciò che facciamo e prendiamo sul serio e con rispetto la fiducia che riponi in noi nell’aiutarti a guidarti in questo viaggio”.

Alla voce ‘storie di successo’, invece, ci sono esempi concreti di anime gemelle. Le foto delle coppie in abito nuziale che si sono formate sul sito. Ecco Ross & Breanna, giovani sposi che si postano abbracciati nel giorno del matrimonio: bellissimi, sorridono raggianti davanti alla Chiesa. Il testo che accompagna l’immagine è incentivante: “Sia Ross che Breanna non avrebbero mai immaginato di trovare il loro coniuge online. Inoltre entrambi non avevano mai pianificato di entrare in una relazione a distanza. Ma Dio aveva altri piani! Dopo il suggerimento dei loro amici e familiari entrambi si sono uniti a CatholicMatch e alla fine si sono trovati”.

Rivolto a persone di tutte le età e provenienza, il sito è una risposta tecnologica alle esigenze della comunità cattolica, che, erroneamente, si pensa sia lontana dalle modalità di contatto più aggiornate della contemporaneità. Perché? Nel recente articolo ‘L’amore al tempo del Dating – Sull’analfabetismo sentimentale ed erotico”, pubblicato su La civiltà cattolica, si fa riferimento alle parole di papa Francesco nella prefazione di un libro sulla Chiesa nel mondo digitale.

Il mondo digitale va abitato da cristiani”, scrive Sua Santità. Nel testo dell’articolo si legge: “Dalla cultura digitale sono giunte molte sorprese, e l’importanza che ha assunto nella vita quotidiana è indiscutibile. Non sembra trattarsi di una moda passeggera, anzi il suo influsso appare irreversibile. In particolare, ha avuto un grande impatto sui rapporti umani, al punto da modificare anche le modalità con cui ci si incontra”.

Dalla consapevolezza, indiscutibile anche per papa Francesco che ‘l’essere umano è un vivente di questa terra e tutto quello che fa e cerca è carico di passioni’, si evince che un essere carico di passioni cerchi i modi più diversi per incontrare gli altri e per scambiare amore.

Secondo la Chiesa anche le dating app possono essere utilizzate da persone consapevoli in grado di evitare le trappole del virtuale e di comportarsi come nomadi affettivi, consumatori delle relazioni usa e getta. Insomma, le app di incontri possono diventare anche strumenti per costruire relazioni stabili e durature.

Del resto, la storia si ripete. Prima c’erano gli annunci matrimoniali sui giornali e le agenzie di cuori solitari alla ricerca del partner ideale. Con tanto di test di compatibilità. Poi sono apparsi i primi siti di incontri negli Stati Uniti e infine le app di chat. Oggi il contatto si fa con un semplice clic. Un like, un messaggio con scambio di numero di telefono. Poi arriva l’incontro. Se si vuole trasportare una relazione virtuale nella realtà, con tutti i suoi aspetti e la presenza dei cinque sensi di cui siamo dotati, bisogna incontrarsi dal vivo.

Papa Francesco nella enciclica ‘Fratelli Tutti’ rivela: “Le relazioni virtuali possono certamente accompagnarsi ma non sostituirsi a quelle reali”. Mancando nel contesto della connessione digitale gli elementi della realtà, i gesti fisici e affettivi, un abbraccio, un sorriso, la sensazione di un profumo, di un bacio, di un caffè e, perché no, la luce impietosa del giorno che mostra tutti i difetti, non si instaura una relazione vera fra persone.

Però attenzione, CatholicMatch non è al riparo dalle trappole in cui incappano tutti gli altri siti di incontri. Anche quando si dice di condividere una visione della vita, poi la vita bisogna viverla e non immaginarla.

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