“Dinner Club”, il food travelogue prodotto da Banijay Italia per Amazon Studios, torna su Prime Video dal 17 febbraio con i primi 4 episodi, mentre gli ultimi due show saranno disponibili a partire dal 24 febbraio. Padrone di casa è sempre lo chef stellato Carlo Cracco, affiancato nei suoi viaggi eno-gastronomici in giro per l’Italia da Antonio Albanese, Paola Cortellesi, Marco Giallini e Luca Zingaretti. I viaggi toccheranno la Sila in Calabria, la Romagna, il Sud Tirolo e la Sicilia. Una volta rientrati al “Dinner Club”, i viaggiatori si uniranno a cena con le “due socie onorarie” Sabrina Ferilli e Luciana Littizzetto tra buona cucina e tante risate.
“Mi sono approcciato al programma un po’ impaurito – ha spiegato Zingaretti durante un incontro con la stampa alla prestigiosa Villa Necchi di Milano – perché non conoscevo i codici del linguaggio di questo tipo di esperienza. Il primo giorno ero molto stressato, poi mi sono lasciato andare divertendomi parecchio ad andare in giro in Emilia Romagna con Cracco e a cenare con i miei colleghi. Mi è anche spiaciuto quando è finita questa esperienza”. Dunque un bilancio più che positivo per l’attore: “Credo che Dinner club sia un programma importante perché mette in evidenza l’importanza del cibo, della tradizione culinaria mediterranea del nostro Paese. Ogni piccola realtà o grande è mossa da valori e rispetto per il cibo”.
Poi un aneddoto davvero curioso legato a questa esperienza: “Quando mi avevano chiesto cosa non potessi o non volessi mangiare, avevo segnalato che mangiavo quasi tutto ma non le interiora e soprattutto il cervello. Mi hanno fatto uno scherzo pazzesco a tavola. Mi sono visto rifilare un piatto e mi hanno detto ‘mangia, ti piacerà’. Ebbene era cervello! Ma era cucinato da Carlo e non l’ho riconosciuto, me lo sono spazzolato tutto talmente era buono!”.
Dal set alla realtà, Zingaretti ha imparato a cucinare? “Penso di aver fatto passi da gigante in cucina vedendo Cracco al lavoro ai fornelli, non andavo oltre ad un piatto di insalata con un po’ di limone e del cotto. Anche se i miei figli continuano ancora ad implorarmi di non cucinare, mi sto applicando!”.