Un anno fa aveva aperto il suo ristorante all'interno della Stazione Centrale di Milano, ora Filippo La Mantia spiega: "Dal 1 marzo sospendo il servizio: è solo un'interruzione, voglio rivoluzionare il modo di strutturare l'offerta di ristorazione, ho avuto tanta difficoltà col personale"
“Non chiamatela pausa, la pausa è ad agosto”, così parla lo chef Filippo La Mantia che solamente un anno fa ha aperto il suo ristorante all’interno della Stazione Centrale di Milano. Un luogo che presto chiuderà: “Dal 1 marzo sospendo il servizio del ristorante: è solo un’interruzione, voglio rivoluzionare il modo di strutturare l’offerta di ristorazione, ho avuto tanta difficoltà col personale”. Sebbene lui stesso affermi che non si tratta di una vera e propria chiusura, la data della riapertura non è stata data.
“Non è sufficiente il successo. Non è sufficiente il carisma. Perché un ristorante vada avanti non si può prescindere dal personale” spiega La Mantia a Repubblica. “La brigata completa all’apertura era di 15 persone, contando tra sala e cucina ma anche contabilità e accoglienza; oggi mi trovo ai minimi storici, 3 in sala e in cucina ho solo un pasticcere e due cuochi più me stesso. Chiudo perché non voglio arrivare a fine servizio con l’affanno“. E conclude: “Ecco perché mi fermo. Ripenso a tutto. E non dimentichiamo mai che io sono da solo, non ho un fondo o grandi imprenditori dietro le mie spalle”.