Un incontro voluto e uno mancato. La visita della premier italiana Giorgia Meloni a Varsavia per incontrare l’omologo polacco Morawiecki e il presidente Duda rischia di passare in secondo piano a causa di un incontro possibile per concomitanza geografica ma difficile per motivi logistici: quello tra la presidente del Consiglio italiano e il presidente degli Stati Uniti Biden, al rientro dalla sua visita ‘a sorpresa’ a Kiev. I due sono a Varsavia nelle stesse ore, ma da quanto viene riferito dai rispettivi entourage è difficile che potranno incontrarsi. La Meloni, inoltre, domani si recherà in Ucraina. Salvo cambi di programma dell’ultim’ora, quindi, per oggi resta l’incontro con i vertici dello stato polacco, con cui l’Italia ha un rapporto solido, consolidato da amicizie personali e orientato dagli stessi obiettivi, sostegno all’Ucraina in primis.

“Il governo italiano e polacco forniscono insieme le armi, abbiamo parlato dei futuri fornimenti a Kiev affinché ci sia la pace e la stabilità” ha detto Mateusz Morawiecki al termine dell’incontro con la Meloni. Comune anche l’idea di un’Europa “che possa essere un attore globale: condividiamo i valori cristiani e la visione dell’Europa delle patrie” ha aggiunto il premier polacco. Che poi, tornando al conflitto in Ucraina, ha sottolineato che Kiev “deve combattere contro la Russia con il sostegno dei Paesi del mondo libero, Italia e Polonia parlano con la stessa voce, insieme sentiamo questa responsabilità“.

Sulla stessa linea le parole di Giorgia Melloni, secondo cui la sua visita a Varsavia “dimostra la forza del legame tra le due nazioni, un legame che continua a crescere. Nello scorso anno abbiamo avuto 29 miliardi di euro di interscambio – ha detto – e crediamo che possa crescere. Anche i nostri rapporti culturale continuano a crescere. Noi siamo le uniche due nazioni al mondo che citano l’altra nel proprio inno nazionale – ha aggiunto – Ci legano figure storiche come Giovanni Paolo II, un gigante storico e della fede e nel giorno di insediamento del governo ricorreva la memoria liturgica di san Giovanni Paolo II“. La leader di Fratelli d’Italia, poi, sottolineando che “c’è una amicizia personale che portiamo avanti da tempo”, ha specificato che Italia e Polonia hanno “la stessa idea di Europa”: “Noi vogliamo un’Europa che sia un gigante politico e non un gigante burocratico. Vige il principio di sussidiarietà”. Per quanto riguarda il ruolo della Polonia nell’Ue, la premier ha spiegato di considerare Varsavia “il confine morale e materiale dell’Occidente e noi come europei dobbiamo dire grazie per quello che sta facendo”.

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