L'odore di "trappolone" per turisti si sente fin qui, altro che menta
Immaginate di passare del tempo in uno stabilimento balneare a Mykonos e di avere l’idea di sorseggiare due mojito davanti al mare. Ebbene, date uno sguardo al prezzo sul menù: 25 euro. Cari, senza dubbio. Ma già che siete lì, buttate il cuore oltre l’ostacolo e li ordinate. Peccato che poi, una volta bevuti in accompagnamento al cibo, vi arrivi un conto di 800 euro. Nel caso specifico, i due mojito invece di 25 euro sono costati 100 euro l’uno. Chiedete spiegazioni al cameriere che vi dice che i 25 erano per una “taglia” più piccola. L’odore di “trappolone” per turisti si sente fin qui, altro che menta. In che senso “misura più piccola”? Una bottiglietta da minibar? Siamo al “dk Oyster“, un locale che si è spinto così oltre da far intervenire pure Tripadvisor che, in aggiunta alle pessime recesioni già lasciate dai clienti, ha messo una nota: “Ti consigliamo di cercare ulteriori informazioni su questa struttura se stai organizzando un viaggio”. La storia dei due drink è quella di Jessica Yarnall e Adam Hagaun ma, come loro, sono in tanti a raccontare di prezzi gonfiati a dismisura: una birra a 100 euro basta già a spiegare come stanno le cose da quelle parti.