Poco dopo l’ora di pranzo la donna, passando di fronte a una pensilina del bus, ha notato un manifesto in cui si ricordava la strage di Acca Larenzia - l’omicidio di due giovani attivisti del Fronte della Gioventù avvenuto nel 1978 nell’omonima strada di Roma - con tanto di croce celtica. Decide così di salire su una panchina e staccarlo, ma viene subito avvicinata da un ragazzo che le intima di fermarsi. Al suo rifiuto viene spintonata e aggredita
Ha visto un manifesto con simboli nazifascisti su una palina dell’autobus e ha deciso di rimuoverlo. Un gesto considerato un “affronto” da parte un gruppo di cinque persone, che l’hanno accerchiata e aggredita. Un episodio di violenza avvenuto alcuni giorni fa a pochi chilometri da Roma, nel comune di Bracciano: la vittima è una commerciante del posto che è stata picchiata da alcuni ragazzi, tutti sotto i trent’anni, legati all’estrema destra locale. Poco dopo l’ora di pranzo la donna, passando di fronte a una pensilina del bus, ha notato un manifesto in cui si ricordava la strage di Acca Larenzia – l’omicidio di due giovani attivisti del Fronte della Gioventù avvenuto nel 1978 nell’omonima strada di Roma – con tanto di croce celtica. Decide così di salire su una panchina e staccarlo, ma viene subito avvicinata da un ragazzo che le intima di fermarsi. Al suo rifiuto viene spintonata e aggredita. Pochi minuti dopo arrivano anche altri quattro amici dell’aggressore che iniziano a colpirla con calci e pugni, anche sul volto. All’arrivo delle forze dell’ordine i cinque si danno alla fuga mentre la donna resta in un lago di sangue. Portata al pronto soccorso viene medicata: le ferite riportate non sono gravi. Sull’episodio indagano i Carabinieri che sono ora sulle tracce degli aggressori.
Il sindaco di Bracciano, Marco Crocicchi, racconta l’episodio sui social esprimendo la solidarietà dell’amministrazione nei confronti della donna. “Faccio appello a tutte le forze democratiche e ai cittadini e alle cittadine del territorio affinché si schierino apertamente contro ogni tipo di violenza”, le sue parole. “Non possiamo permettere che episodi come questi si possano ripetere, alzando la tensione e il clima all’interno della nostra comunità. Siamo ovviamente a disposizione delle forze dell’ordine per l’identificazione degli aggressori ai quali non può essere permesso questo tipo di azioni senza che la comunità reagisca con fermezza”. Quello di Bracciano è solo l’ultimo episodio di violenza da parte di squadristi di estrema destra. Solo qualche giorno fa, al liceo Michelangiolo di Firenze, due studenti sono stati presi a calci e pugni da alcuni attivisti di Azione studentesca, mentre a ridosso dell’anniversario delle Foibe a Ostia tre persone vicine a Casapound hanno picchiato un esponente di Sinistra civica ecologista.