Aspettavo questo momento da moltissimo tempo. Perché finalmente quella per le primarie del Pd si configura come una lotta vera, che nel caso avesse l’esito che spero – la vittoria di Elly Schlein – potrebbe davvero cambiare profondamente il partito.
Sono molto d’accordo con Schlein quando dice che le critiche di coloro che sostengono che dietro di lei ci siano “mummie” e persone che cercano di aggrapparsi alla sua figura per salvarsi siano critiche sessiste. E’ del tutto normale che il partito si divida, l’importante è che Schlein non si faccia cooptare. Ma non credo lo farà. La sua figura, le sue idee, il suo essere donna e bisessuale rappresenta di per sé già un cambiamento radicale, in un partito (e in un paese) profondamente maschilista e misogino. Schlein è letteralmente l’anti-Meloni e proprio di questa abbiamo bisogno, di una donna che ci faccia capire quanto Giorgia Meloni rappresenti il vecchio e non il nuovo. Di una donna con idee radicali, dell’unica leader davvero ecologista che abbiamo in Italia. Ecologista e capace di tenere insieme lotta alla crisi climatica e contrasto alle diseguaglianze sociali.
Per tutto questo ero felice di votare. Dico ero perché non potrò farlo. Il motivo è banale, in apparenza, quasi stupido. Il giorno delle primarie sarò in montagna per una vacanza prenotata e pagata tempo fa, con la mia famiglia. In teoria, non c’era possibilità di chiedere il voto online. Tuttavia, ho provato lo stesso, magari qualche impegno di lavoro poteva anche saltare fuori. Peccato che mi sia messa in rete domenica mattina per prenotarmi e pagare i due euro. Ma le iscrizioni online erano state appena chiuse, Infatti, il Pd ha deciso di chiuderle una settimana prima del voto, cioè sabato. Questo senza che si sapesse granché, io faccio la giornalista eppure sinceramente non l’avevo letto, ero convinta che qualche giorno prima fosse sufficiente.
Mi hanno suggerito allora di provare a trovare un gazebo vicino a dove sono. L’ho cercato, ma è a un’ora e mezza di macchina, per me impossibile, non saprei proprio come fare. Questo vuol dire che non potrò votare, nonostante aspettassi da mesi questo momento.
La mia vicenda può apparire secondaria ma forse non lo è, perché proprio sul voto online il partito si è spaccato, con Schlein che giustamente – sapendo che garantiva maggiore partecipazione, soprattutto giovanile e di tutti quelli che ormai in rete ci vivono e lavorano – era a favore e gli altri che invece non lo volevano. Quelli che invece lo hanno di fatto mezzo impedito, consentendo il voto online solo ad alcune categorie. Una cosa grottesca, insensata, soprattutto inutile.
Inoltre la chiusura del voto con così tanto tempo di anticipo impedirà a moltissime persone di votare. Parliamoci chiaro, quando ci sono le elezioni politiche o regionali, uno la tessera elettorale la cerca un paio di giorni prima. Non tutti quelli che votano passano la vita a leggere informazioni sulle primarie. Si può essere interessati al voto e aver desiderio di votare per una figura di cambiamento, ma avere una vita impegnativa fatta di mille altre cose. Insomma, può capitare di muoversi con “ritardo”. Era davvero necessario chiudere così in anticipo?
La sensazione sgradevole, in definitiva, è quella di un partito che alla fine ha dato un piccolo contentino a Schlein sul voto online, senza invece renderlo strutturale, così come sarebbe dovuto essere se si fosse stati davvero interessati ad una maggiore partecipazione. Temo – è un’ipotesi, ma a mio avviso verosimile – che ci fosse anche il timore che il voto online favorisse, appunto, Schlein rispetto a Stefano Bonaccini. Il risultato finale è a mio avviso sbagliato e inutilmente penalizzante.
Io sono una di quelle elettrici che il Pd si è perso per strada da molti anni. Avrei votato Elly Schlein perché è l’unica persona che mi ha fatto tornare la voglia di votare e l’interesse verso un partito che forse con lei può realmente cambiare. Eppure io, come tantissimi altri, non potrò votare. Per colpa di chi? A me pare sempre del Pd. E se Schlein dovesse perdere di poco, magari appunto perché chi poteva votare online non è riuscito a farlo, tornerà da parte mia il disinteresse totale e il distacco verso il partito. Non mi pare per niente un buon risultato. Eppure, sarebbe bastato pochissimo: rendere possibile il voto online a tutti quelli che volevano votare online. Con chiarezza, trasparenza e molte più informazioni.