Teatro greco di Siracusa, ora bisogna scegliere tra il monumento e il suo utilizzo
“Il teatro è ‘cariato’ e alveolizzato”, ha detto a La Civetta di Minerva il professore Lorenzo Lazzarini, ordinario di Petrografia applicata e Georisorse minerarie all’Università Iuav di Venezia, esperto delle criticità della struttura antica che ha analizzato prima nel 2016 e poi recentemente. Il teatro è quello greco di Siracusa realizzato scavando il banco, insomma la pietra, la cui qualità non è il massimo, come spiega Lazzarini che aggiunge come “in particolare l’orchestra, ma anche la cavea, sono sottoposte allo stress dell’acqua piovana che ristagna nelle zone più depresse e ‘scioglie’ il carbonato di calcio della pietra”. Ma le cause del progressivo deterioramento non sono esclusivamente naturali. Anzi.
“Anche il carico antropico eccessivo è assolutamente da evitare se si vuole salvaguardare il monumento. Danni indubbi alla pietra tenera provengono altresì dall’uso dei macchinari di scena nell’orchestra”, sostiene Lazzarini. Di questo si dibatte da anni. Da un lato gli addetti ai lavori, soprattutto archeologi e architetti. Dall’altro gli amministratori, di diverso ambito, i quali sostengono che la valorizzazione del teatro passi inevitabilmente attraverso il suo uso indiscriminato e sostanzialmente scriteriato per gli altri, per i quali servirebbe prima di tutto un intervento di restauro serio. Una diatriba sterile, finora. Montagne di parole e propositi che non hanno impedito che il monumento, da luogo incantato, si trasformasse in un contenitore di eventi di ogni tipo. D’altra parte il teatro greco di Siracusa è un usato sicuro, almeno finora, e poi costa poco e il risultato è garantito.
Forse per questo si continua a utilizzare per le rappresentazioni classiche e lo si fa dal 1914, quando in scena andò l’Agamennone di Eschilo, con la regia di Ettore Romagnoli. Fino al 1950 con cadenza irregolare, poi dal 1952 al 2000 ogni due anni e infine ogni anno. Sulla pietra della scena hanno recitato attori straordinari e immensi. Come è possibile dimenticare l’Aiace di Sofocle del 1939, con Gino Cervi, Paolo Stoppa e Aroldo Tieri? Oppure il Prometeo incatenato di Eschilo nel 1954 con Vittorio Gassman, Anna Proclemer e Mario Scaccia? Come anche l’Edipo re di Sofocle nel 1972 con Glauco Mari, Valeria Moriconi e Mariano Rigillo. Come, ancora, l’Antigone di Sofocle nel 2000 con Giulio Bosetti, Sandra Franzo e Luciano Roman. Rappresentazioni epiche organizzate dall’Istituto nazionale del dramma antico, con sapienza, al punto che sulla pietra della scena gli spettatori, seduti sui gradini della cavea, hanno riconosciuto di volta in volta Agamennone. E poi Elettra, Cadmo e Dioniso, Tiresia ed Edipo, Clitemnestra e Ifigenia, Teucro, Aiace e Ulisse. E poi tutti gli altri personaggi delle tragedie di Eschilo, Sofocle e Euripide e delle commedie di Aristofane. Non gli attori, ma i personaggi delle tragedie rappresentate.
Probabilmente, già questo uso ha contributo a minare la salubrità del monumento e la sua integrità. Il problema è che alle rappresentazioni teatrali si sono aggiunti i concerti di musica leggera, che evidentemente hanno un impatto molto maggiore. L’accompagnamento alle tragedie non può essere paragonato alle sonorità strumentali e vocali, peraltro amplificate dalla strumentazione tecnica del cantante. Ridurre la questione a un confronto tra teatro greco e musica leggera è fuorviante. Distoglie dal problema principale, ingenerando il sospetto che si tratti piuttosto di una disputa ideologica chiaramente snobistica. Non è così. Si tratta piuttosto di scegliere tra il monumento e il suo utilizzo. Sostanzialmente con poche regole al punto da trasformarlo pian piano da un luogo della cultura, nel quale a distanza di secoli vengono nuovamente messe in scena delle tragedie greche pensate per quello spazio, in uno spazio suggestivo, nel quale far affluire folle per il concerto del cantante di grido. Moda che il teatro di Siracusa condivide con altri luoghi della cultura italiani, sfortunatamente. Un po’ meno fragili, forse.
Si è tentato di salvaguardare il monumento rivestendolo con tavolati, ma si tratta di un palliativo. Una soluzione inadeguata, probabilmente. Si continua a nascondere la polvere sotto il tappeto. Non si affronta il problema realmente e concretamente. L’utilizzo comporta un’usura banalmente inequivocabile. Vale per qualsiasi “cosa”. Un paio di pantaloni, una autovettura sono entrambi utili: il capo di abbigliamento per riscaldarsi e il mezzo per spostarsi. Ecco, forse il problema: il monumento non deve essere utile. E’ ed esiste per essere ammirato e per essere studiato. Il suo valore risiede nella sua esistenza. Non può e non deve passare attraverso il suo uso, se non in casi particolari. E in ogni caso quando mai “farci qualcosa” possa mettere a repentaglio la conservazione? Tutto questo è ancora più vero per quei monumenti la cui fragilità sia accertata, come nel caso del teatro greco di Siracusa che va salvaguardato al di là degli interessi. Al di là della tentazione di farne uno spazio per eventi.
“Lo vedi che lo so il lavoro che fai!” dice Saro alias Massimo Bonetti a Omero Antonutti alias Luigi Pirandello nell’ultimo degli episodi di Kaos, il film del 1984 con la regia dei fratelli Taviani. Saro pronuncia quella frase mentre indica, dall’alto della cavea, il teatro greco di Siracusa. Vuoto, illuminato dai raggi del sole e maestoso nel suo silenzio. Pensare che sia necessario restituire l’originaria funzione ai monumenti dell’antichità per dargli vita è davvero una buona idea? Almeno dubitarne potrebbe essere utile. Se non altro alla loro conservazione.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 21 dic (Adnkronos) - "Mentre in tutto il mondo si esprime giustamente è doverosamente il cordoglio per l’attentato a Magdeburgo e la solidarietà con il popolo tedesco per il brutale atto terroristico, in Italia i vari Gasparri , Salvini e compagnia ne approfittano per fare un po’ di propaganda dozzinale e miserabile. Che tristezza". Lo dice Nicola Fratoianni, di Avs.
"Peccato che oggi si scopra che - prosegue il leader di SI - l’attentatore sarebbe uno che odia l’Islam, odia le politiche di inclusione, ammiratore dei nazisti di Afd e di Musk. Insomma uno che su molte cose la pensa più o meno come loro…".
"Servirebbe in momenti così drammatici - conclude Fratoianni - come questi, in cui rinnoviamo la nostra solidarietà alla popolazione tedesca, alle Istituzioni della Germania e alla sua ambasciata nel nostro Paese, da parte di tutti un po’ più di compostezza, testa sulle spalle e serietà".
Roma, 21 dic (Adnkronos) - Cordiale telefonata tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini e l’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi. L’occasione è stata l’assoluzione con formula piena con cui si è concluso il processo Open Arms che vedeva imputato Salvini. Lo fa sapere la Lega.
Il ministro ha particolarmente apprezzato l’attenzione e la gentilezza di Pier Silvio Berlusconi, e ha ricordato con grande affetto le battaglie per una Giustizia giusta affrontate da Silvio Berlusconi e che il centrodestra vuole portare a termine, conclude la Lega.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "La Germania, unita all’Italia da indissolubili vincoli di amicizia e solidarietà, può contare sul nostro più convinto impegno tanto nel fermo e determinato contrasto al terrorismo quanto nel sostenere insieme le ragioni della libera e pacifica convivenza, elemento fondamentale e irrinunciabile della comune identità europea". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio all'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier.
"La notizia del proditorio attentato contro il mercato di Natale a Magdeburgo -sottolinea il Capo dello Stato- suscita negli italiani orrore e unanime condanna. Di questi sentimenti desidero farmi immediatamente interprete presso di Lei, signor Presidente e caro amico, e presso tutti i Suoi concittadini. In questa drammatica circostanza, la Repubblica italiana è vicina al popolo tedesco con convinta e sincera partecipazione. In questo spirito, desidero far giungere alle famiglie delle vittime le espressioni del nostro più sincero cordoglio. Ai numerosi feriti auguriamo un pronto e completo ristabilimento".
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “Un 2024 con Forza Italia che taglia il traguardo vincente e un 2025 per crescere ancora nell’interesse del Paese e per Silvio Berlusconi, un fuoriclasse gia entrato nella storia d’Italia. Lo sentiamo come non mai la nostra guida che ispira la sua creatura, Forza Italia, verso traguardi che solo lui poteva immaginare. Antonio Tajani ha da sempre goduto della sua fiducia che trasmette vigorosa a noi dirigenti e militanti. Nel solco dell’impegno dimostrato, Forza Italia nel 2025 ha l’obiettivo di crescere ancora per rappresentare i cittadini e garantire che le sfide che abbiamo davanti siano garanzia di crescita, di sviluppo e di benessere". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli.
"Provo malinconia -aggiunge- nell’ ascoltare oggi, da avversari ostici, che il presidente Berlusconi aveva ragione: ragione riguardo le ricette economiche da attuare per promuovere la crescita -per far sì che il nostro Governo sia leader internazionale in un mondo sempre più globale- e poi per lavorare con determinazione affinché la giustizia sia realmente giusta, valorizzando la stragrande maggioranza degli operatori dei questo settore, che devono operare nell’esclusivo interesse dei cittadini. Una cometa, le indicazioni del presidente Berlusconi, che noi di Forza Italia siamo onorati di interpretare fedelmente per contribuire, con i nostri partner di governo, a rendere l’Italia migliore”.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "Il problema dell'immigrazione non può essere ridotto a un problema di ordine pubblico ma deve essere affrontato e risolto con una strategia a medio, a breve e a lungo termine. Bisogna sradicare le cause dell'immigrazione: le malattie, la povertà, il cambiamento climatico, il terrorismo, le guerre". Risponde con queste parole il ministro degli Esteri Antonio Tajani all'Osservatore Romano, riguardo il modo del Governo di affrontare il fenomeno delle migrazioni, anche in vista dell'inizio del Giubileo e delle recenti parole del Papa sul fatto che il Mediterraneo si sia trasformato in un cimitero invece di essere un crocevia di incontri di dialogo.
"Gran parte dell’immigrazione parte dall’Africa o da lì passa - afferma il vice premier - Bisogna avere una strategia, il piano Mattei varato dal governo italiano va in questa direzione, quella favorire la crescita del continente africano che è un continente ricco, perché ricco di materie prime, dove però ci sono popoli poveri. C’è poi l’importante lotta al cambiamento climatico, ci sono le malattie, e stiamo lavorando molto a sostegno del progetto Gavi, che è guidato dall'ex presidente della Commissione europea Josè Barroso, che raccoglie finanziamenti per permettere anche la produzione in Africa di vaccini per garantire una vita più lunga ai bambini. Poi bisogna combattere i trafficanti di esseri umani, che sono gli stessi che trafficano in droga e in armi".
"D'altro canto bisogna favorire l'immigrazione regolare - aggiunge il ministro - In termini di porte aperte, e parlando non a nome del governo, ma da segretario di Forza Italia, io credo che l'integrazione debba concludersi con la concessione della cittadinanza italiana a chi è andato a scuola, ossia dieci anni di scuola devono essere un viatico per poi chiedere la cittadinanza italiana già a 16 anni, per poi ottenerla a 17 anni, 17 e mezzo. Un modo migliore anche della legge attuale che concede la cittadinanza a 18 anni e basta. Forse è meglio frequentare le scuole, è meglio dar vita a quello che io chiamo lo ius Italie, perché dopo dieci anni di scuola si conosce la storia, la geografia, l'italiano e quindi si ha tutto il diritto di diventare cittadino italiano, se si crede nell'Italia, nella sua storia, nei valori che rappresenta, anche se i propri genitori possono sono nati a Ucraina o in Costa d'Avorio".
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "Mi preoccupa la situazione economica della Germania e della Francia. La situazione economica dell'Italia è migliore di quella di questi due Paesi, ma occorre evitare che la crisi dell'auto tedesca, quindi dell'industria tedesca, e la crisi di bilancio francese, contagino il mercato unico, l'Italia, altri Paesi, perché questo potrebbe essere pericoloso per l’economia". Lo ha detto all'Osservatore Romano il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che "fortunatamente la Banca Centrale Europea ha deciso, anche un po’ in ritardo secondo me, di tagliare il costo del denaro e così aiutare le imprese ad investire, le famiglie ad avere dei prestiti, e quindi anche i piccoli imprenditori a fare delle scelte più coraggiose".
"Serve poi che l’Europa non perda la sua anima - ha auspicato il vice premier - la sua identità, i suoi valori. Ricordo la battaglia contro la pena di morte, fortunatamente qualche risultato si è raggiunto, cresce costantemente il numero di Paesi che ci seguono per la moratoria della pena capitale, quindi questa credo che sia una scelta molto importante, che fa ben sperare, nessuno può arrogarsi il diritto di togliere la vita a un'altra persona".
Roma, 21 dic (Adnkronos) - "Da relatore in Senato proponevo l'innocenza di Salvini, Pd e grilini votarono contro costringendo la magistratura a un processo inutile. Ora Pd e grillini devono chiedere scusa agli italiani e la Procura di Palermo, che aveva chiesto una condanna di 6 anni, farà auto critica per i propri errori?". Lo dice il presidente dei senatori di FI Maurizio Gasparri.
Manlio Lilli
Archeologo e giornalista
Cultura - 22 Febbraio 2023
Teatro greco di Siracusa, ora bisogna scegliere tra il monumento e il suo utilizzo
“Il teatro è ‘cariato’ e alveolizzato”, ha detto a La Civetta di Minerva il professore Lorenzo Lazzarini, ordinario di Petrografia applicata e Georisorse minerarie all’Università Iuav di Venezia, esperto delle criticità della struttura antica che ha analizzato prima nel 2016 e poi recentemente. Il teatro è quello greco di Siracusa realizzato scavando il banco, insomma la pietra, la cui qualità non è il massimo, come spiega Lazzarini che aggiunge come “in particolare l’orchestra, ma anche la cavea, sono sottoposte allo stress dell’acqua piovana che ristagna nelle zone più depresse e ‘scioglie’ il carbonato di calcio della pietra”. Ma le cause del progressivo deterioramento non sono esclusivamente naturali. Anzi.
“Anche il carico antropico eccessivo è assolutamente da evitare se si vuole salvaguardare il monumento. Danni indubbi alla pietra tenera provengono altresì dall’uso dei macchinari di scena nell’orchestra”, sostiene Lazzarini. Di questo si dibatte da anni. Da un lato gli addetti ai lavori, soprattutto archeologi e architetti. Dall’altro gli amministratori, di diverso ambito, i quali sostengono che la valorizzazione del teatro passi inevitabilmente attraverso il suo uso indiscriminato e sostanzialmente scriteriato per gli altri, per i quali servirebbe prima di tutto un intervento di restauro serio. Una diatriba sterile, finora. Montagne di parole e propositi che non hanno impedito che il monumento, da luogo incantato, si trasformasse in un contenitore di eventi di ogni tipo. D’altra parte il teatro greco di Siracusa è un usato sicuro, almeno finora, e poi costa poco e il risultato è garantito.
Forse per questo si continua a utilizzare per le rappresentazioni classiche e lo si fa dal 1914, quando in scena andò l’Agamennone di Eschilo, con la regia di Ettore Romagnoli. Fino al 1950 con cadenza irregolare, poi dal 1952 al 2000 ogni due anni e infine ogni anno. Sulla pietra della scena hanno recitato attori straordinari e immensi. Come è possibile dimenticare l’Aiace di Sofocle del 1939, con Gino Cervi, Paolo Stoppa e Aroldo Tieri? Oppure il Prometeo incatenato di Eschilo nel 1954 con Vittorio Gassman, Anna Proclemer e Mario Scaccia? Come anche l’Edipo re di Sofocle nel 1972 con Glauco Mari, Valeria Moriconi e Mariano Rigillo. Come, ancora, l’Antigone di Sofocle nel 2000 con Giulio Bosetti, Sandra Franzo e Luciano Roman. Rappresentazioni epiche organizzate dall’Istituto nazionale del dramma antico, con sapienza, al punto che sulla pietra della scena gli spettatori, seduti sui gradini della cavea, hanno riconosciuto di volta in volta Agamennone. E poi Elettra, Cadmo e Dioniso, Tiresia ed Edipo, Clitemnestra e Ifigenia, Teucro, Aiace e Ulisse. E poi tutti gli altri personaggi delle tragedie di Eschilo, Sofocle e Euripide e delle commedie di Aristofane. Non gli attori, ma i personaggi delle tragedie rappresentate.
Probabilmente, già questo uso ha contributo a minare la salubrità del monumento e la sua integrità. Il problema è che alle rappresentazioni teatrali si sono aggiunti i concerti di musica leggera, che evidentemente hanno un impatto molto maggiore. L’accompagnamento alle tragedie non può essere paragonato alle sonorità strumentali e vocali, peraltro amplificate dalla strumentazione tecnica del cantante. Ridurre la questione a un confronto tra teatro greco e musica leggera è fuorviante. Distoglie dal problema principale, ingenerando il sospetto che si tratti piuttosto di una disputa ideologica chiaramente snobistica. Non è così. Si tratta piuttosto di scegliere tra il monumento e il suo utilizzo. Sostanzialmente con poche regole al punto da trasformarlo pian piano da un luogo della cultura, nel quale a distanza di secoli vengono nuovamente messe in scena delle tragedie greche pensate per quello spazio, in uno spazio suggestivo, nel quale far affluire folle per il concerto del cantante di grido. Moda che il teatro di Siracusa condivide con altri luoghi della cultura italiani, sfortunatamente. Un po’ meno fragili, forse.
Si è tentato di salvaguardare il monumento rivestendolo con tavolati, ma si tratta di un palliativo. Una soluzione inadeguata, probabilmente. Si continua a nascondere la polvere sotto il tappeto. Non si affronta il problema realmente e concretamente. L’utilizzo comporta un’usura banalmente inequivocabile. Vale per qualsiasi “cosa”. Un paio di pantaloni, una autovettura sono entrambi utili: il capo di abbigliamento per riscaldarsi e il mezzo per spostarsi. Ecco, forse il problema: il monumento non deve essere utile. E’ ed esiste per essere ammirato e per essere studiato. Il suo valore risiede nella sua esistenza. Non può e non deve passare attraverso il suo uso, se non in casi particolari. E in ogni caso quando mai “farci qualcosa” possa mettere a repentaglio la conservazione? Tutto questo è ancora più vero per quei monumenti la cui fragilità sia accertata, come nel caso del teatro greco di Siracusa che va salvaguardato al di là degli interessi. Al di là della tentazione di farne uno spazio per eventi.
“Lo vedi che lo so il lavoro che fai!” dice Saro alias Massimo Bonetti a Omero Antonutti alias Luigi Pirandello nell’ultimo degli episodi di Kaos, il film del 1984 con la regia dei fratelli Taviani. Saro pronuncia quella frase mentre indica, dall’alto della cavea, il teatro greco di Siracusa. Vuoto, illuminato dai raggi del sole e maestoso nel suo silenzio. Pensare che sia necessario restituire l’originaria funzione ai monumenti dell’antichità per dargli vita è davvero una buona idea? Almeno dubitarne potrebbe essere utile. Se non altro alla loro conservazione.
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Caro Massimo Troisi, davanti a tutti questi festeggiamenti secondo me risponderesti così
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"Peccato che oggi si scopra che - prosegue il leader di SI - l’attentatore sarebbe uno che odia l’Islam, odia le politiche di inclusione, ammiratore dei nazisti di Afd e di Musk. Insomma uno che su molte cose la pensa più o meno come loro…".
"Servirebbe in momenti così drammatici - conclude Fratoianni - come questi, in cui rinnoviamo la nostra solidarietà alla popolazione tedesca, alle Istituzioni della Germania e alla sua ambasciata nel nostro Paese, da parte di tutti un po’ più di compostezza, testa sulle spalle e serietà".
Roma, 21 dic (Adnkronos) - Cordiale telefonata tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini e l’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi. L’occasione è stata l’assoluzione con formula piena con cui si è concluso il processo Open Arms che vedeva imputato Salvini. Lo fa sapere la Lega.
Il ministro ha particolarmente apprezzato l’attenzione e la gentilezza di Pier Silvio Berlusconi, e ha ricordato con grande affetto le battaglie per una Giustizia giusta affrontate da Silvio Berlusconi e che il centrodestra vuole portare a termine, conclude la Lega.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "La Germania, unita all’Italia da indissolubili vincoli di amicizia e solidarietà, può contare sul nostro più convinto impegno tanto nel fermo e determinato contrasto al terrorismo quanto nel sostenere insieme le ragioni della libera e pacifica convivenza, elemento fondamentale e irrinunciabile della comune identità europea". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio all'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier.
"La notizia del proditorio attentato contro il mercato di Natale a Magdeburgo -sottolinea il Capo dello Stato- suscita negli italiani orrore e unanime condanna. Di questi sentimenti desidero farmi immediatamente interprete presso di Lei, signor Presidente e caro amico, e presso tutti i Suoi concittadini. In questa drammatica circostanza, la Repubblica italiana è vicina al popolo tedesco con convinta e sincera partecipazione. In questo spirito, desidero far giungere alle famiglie delle vittime le espressioni del nostro più sincero cordoglio. Ai numerosi feriti auguriamo un pronto e completo ristabilimento".
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “Un 2024 con Forza Italia che taglia il traguardo vincente e un 2025 per crescere ancora nell’interesse del Paese e per Silvio Berlusconi, un fuoriclasse gia entrato nella storia d’Italia. Lo sentiamo come non mai la nostra guida che ispira la sua creatura, Forza Italia, verso traguardi che solo lui poteva immaginare. Antonio Tajani ha da sempre goduto della sua fiducia che trasmette vigorosa a noi dirigenti e militanti. Nel solco dell’impegno dimostrato, Forza Italia nel 2025 ha l’obiettivo di crescere ancora per rappresentare i cittadini e garantire che le sfide che abbiamo davanti siano garanzia di crescita, di sviluppo e di benessere". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli.
"Provo malinconia -aggiunge- nell’ ascoltare oggi, da avversari ostici, che il presidente Berlusconi aveva ragione: ragione riguardo le ricette economiche da attuare per promuovere la crescita -per far sì che il nostro Governo sia leader internazionale in un mondo sempre più globale- e poi per lavorare con determinazione affinché la giustizia sia realmente giusta, valorizzando la stragrande maggioranza degli operatori dei questo settore, che devono operare nell’esclusivo interesse dei cittadini. Una cometa, le indicazioni del presidente Berlusconi, che noi di Forza Italia siamo onorati di interpretare fedelmente per contribuire, con i nostri partner di governo, a rendere l’Italia migliore”.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "Il problema dell'immigrazione non può essere ridotto a un problema di ordine pubblico ma deve essere affrontato e risolto con una strategia a medio, a breve e a lungo termine. Bisogna sradicare le cause dell'immigrazione: le malattie, la povertà, il cambiamento climatico, il terrorismo, le guerre". Risponde con queste parole il ministro degli Esteri Antonio Tajani all'Osservatore Romano, riguardo il modo del Governo di affrontare il fenomeno delle migrazioni, anche in vista dell'inizio del Giubileo e delle recenti parole del Papa sul fatto che il Mediterraneo si sia trasformato in un cimitero invece di essere un crocevia di incontri di dialogo.
"Gran parte dell’immigrazione parte dall’Africa o da lì passa - afferma il vice premier - Bisogna avere una strategia, il piano Mattei varato dal governo italiano va in questa direzione, quella favorire la crescita del continente africano che è un continente ricco, perché ricco di materie prime, dove però ci sono popoli poveri. C’è poi l’importante lotta al cambiamento climatico, ci sono le malattie, e stiamo lavorando molto a sostegno del progetto Gavi, che è guidato dall'ex presidente della Commissione europea Josè Barroso, che raccoglie finanziamenti per permettere anche la produzione in Africa di vaccini per garantire una vita più lunga ai bambini. Poi bisogna combattere i trafficanti di esseri umani, che sono gli stessi che trafficano in droga e in armi".
"D'altro canto bisogna favorire l'immigrazione regolare - aggiunge il ministro - In termini di porte aperte, e parlando non a nome del governo, ma da segretario di Forza Italia, io credo che l'integrazione debba concludersi con la concessione della cittadinanza italiana a chi è andato a scuola, ossia dieci anni di scuola devono essere un viatico per poi chiedere la cittadinanza italiana già a 16 anni, per poi ottenerla a 17 anni, 17 e mezzo. Un modo migliore anche della legge attuale che concede la cittadinanza a 18 anni e basta. Forse è meglio frequentare le scuole, è meglio dar vita a quello che io chiamo lo ius Italie, perché dopo dieci anni di scuola si conosce la storia, la geografia, l'italiano e quindi si ha tutto il diritto di diventare cittadino italiano, se si crede nell'Italia, nella sua storia, nei valori che rappresenta, anche se i propri genitori possono sono nati a Ucraina o in Costa d'Avorio".
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "Mi preoccupa la situazione economica della Germania e della Francia. La situazione economica dell'Italia è migliore di quella di questi due Paesi, ma occorre evitare che la crisi dell'auto tedesca, quindi dell'industria tedesca, e la crisi di bilancio francese, contagino il mercato unico, l'Italia, altri Paesi, perché questo potrebbe essere pericoloso per l’economia". Lo ha detto all'Osservatore Romano il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che "fortunatamente la Banca Centrale Europea ha deciso, anche un po’ in ritardo secondo me, di tagliare il costo del denaro e così aiutare le imprese ad investire, le famiglie ad avere dei prestiti, e quindi anche i piccoli imprenditori a fare delle scelte più coraggiose".
"Serve poi che l’Europa non perda la sua anima - ha auspicato il vice premier - la sua identità, i suoi valori. Ricordo la battaglia contro la pena di morte, fortunatamente qualche risultato si è raggiunto, cresce costantemente il numero di Paesi che ci seguono per la moratoria della pena capitale, quindi questa credo che sia una scelta molto importante, che fa ben sperare, nessuno può arrogarsi il diritto di togliere la vita a un'altra persona".
Roma, 21 dic (Adnkronos) - "Da relatore in Senato proponevo l'innocenza di Salvini, Pd e grilini votarono contro costringendo la magistratura a un processo inutile. Ora Pd e grillini devono chiedere scusa agli italiani e la Procura di Palermo, che aveva chiesto una condanna di 6 anni, farà auto critica per i propri errori?". Lo dice il presidente dei senatori di FI Maurizio Gasparri.