Una testa di maiale è stata recapitata sabato mattina davanti alla sede della Sampdoria nel complesso di Corte Lambruschini, a Genova. Era dentro uno scatolone che qualcuno ha lasciato davanti alla portineria. Sul posto sono intervenuti gli artificieri, che hanno aperto il pacco, e uomini della Digos. L’inquietante trofeo era accompagnato da un biglietto di minacce scritto in stampatello e rivolto all’ex presidente, Massimo Ferrero, e al vicepresidente del consiglio d’amministrazione Antonio Romei: “Massimo Ferrero, Antonio Romei, le prossime teste saranno le vostre”. Un mese fa alla sede del club era stato recapitato un proiettile a salve, accompagnato da un biglietto di minacce a Ferrero e all’ex patron Edoardo Garrone, che gli cedette la società nel 2014: “Questa volta è a salve, il prossimo sarà vero”. Polizia e carabinieri stanno vagliando le immagini delle telecamere a circuito chiuso. Da mesi la dirigenza è oggetto di un’aspra contestazione dei tifosi per la drammatica situazione finanziaria del club, progressivamente svuotato delle proprie risorse fino a arrivare a un passo dal baratro.
“L’U.C. Sampdoria esprime profondo sdegno e indignazione di fronte all’ennesimo grave atto intimidatorio avvenuto nella mattinata odierna presso la sede sociale di piazza Borgo Pila”, si legge in un comunicato emesso dalla dirigenza. “La società sottolinea che qualsiasi tipo di attacco a un membro del consiglio di amministrazione rappresenta un attacco a tutti i suoi componenti, al loro operato e alla serietà e all’abnegazione con la quale hanno approcciato questo importante incarico. Fin dalla sua nomina il cds ha operato in coesione, unità di intenti e indipendenza con l’unico scopo di assicurare la prosecuzione dell’attività aziendale e sportiva della Sampdoria in attesa della transizione a una nuova proprietà. Proprio in tale direzione risultano fondamentali la professionalità e la preparazione del vicepresidente Antonio Romei, con il quale il cda auspica di poter continuare a condividere questa delicata fase della vita del club”.
La penalizzazione in classifica della Samp è stata evitata solo grazie all’intervento dei giocatori, che hanno deciso di spalmare il saldo della parte variabile dei propri compensi nei prossimi mesi. L’ultimo bilancio non in perdita risale al 2018, chiuso con un utile di 12 milioni. Poi si è passati a -13 milioni (2019), -14.3 (2020), -24 (2021) fino ai -25 stimati per il 2022. Nel frattempo si è assistito all’incremento sia del passivo (180 milioni nel 2018, 205 nel 2021) che dell’indebitamento a breve, ovvero di tutti quei debiti da pagare entro 12 mesi (136 milioni nel 2019, 174 nel 2021, con stima di 200 milioni per il 2022), a fronte di una struttura patrimoniale rimasta pressoché immutata (45 milioni nel 2018, 49 nel 2022). Una sproporzione insostenibile senza un adeguato intervento della proprietà attraverso una ricapitalizzazione. Ma la famiglia Ferrero non ha mai investito un solo euro nella gestione della società, che ha ricevuto ormai quasi dieci anni fa con un’eredità di 65 milioni tra debiti azzerati, soldi per la gestione e fidejussioni.