“Vedere gli eredi di Pep e Messi illudersi, lamentarsi, provare a buttarla sulla rissa e poi prenderla dove piace a Jankto è stato un vero piacere”. Una frase idiota che al massimo ci si aspetterebbe di trovare nel classico commento da leone da tastiera sui social, e che invece campeggiava in un articolo di un giornale liberale, dallo stile solitamente ricercato come “Il Foglio”. Già, fino a questa mattina si poteva leggere anche nell’edizione online il commento a firma Jack O’Malley, evidentemente pseudonimo, sugli ultimi avvenimenti calcistici europei. Nel pomeriggio almeno il contenuto online è stato modificato ed è diventato un ben più morbido “Sono ancora sbronzo per la doppia sfida tra Manchester United e Barcellona: vedere gli eredi di Pep e Messi illudersi, lamentarsi, provare a buttarla sulla rissa e poi perdere malamente è stato un vero piacere”.
Edulcorata perché in molti hanno avuto (e giustamente) da ridire sulla frase dello sbronzo in questione, con alcuni collaboratori della stessa testata che non hanno avuto problemi a palesare le proprie difficoltà. Eh già: Jankto ha avuto il grande merito di fare coming out, praticamente unico calciatore a farlo mentre è ancora in attività, con il plauso di moltissimi per il coraggio dimostrato, mettendoci la faccia con un video Instagram. Poche parole con un filo conduttore semplice: “Non voglio più nascondermi, voglio vivere la mia libertà esattamente come gli altri”. Un video da molti considerato una base di partenza nella battaglia dei diritti e dell’inclusione in uno sport fortemente “machista” e dove l’omosessualità rappresenta tuttora un tabù. In tanti, a partire dalla ex fidanzata hanno plaudito al coraggio dell’ex centrocampista di Udinese e Sampdoria, altri invece hanno palesato dubbi e perplessità: qualcuno ha criticato la sua scelta di palesare il proprio orientamento una volta fuori dai radar del grande calcio, visto che Jankto ormai gioca in patria allo Sparta Praga. E nella frase in questione c’è probabilmente la miglior risposta a tutti i dubbi, le critiche e le perplessità di sopra: perché in Italia l’omosessualità nel calcio è considerata ancora un tabù e si aspetta di andare a giocare in Repubblica Ceca per fare coming out? Probabilmente partire dai “commenti fatti da sbronzi” è un’ottima base di partenza per analizzare il problema.