"Stanno circolando in rete falsi annunci di contest che mettono in palio bracciali griffati a cui è veramente difficile rinunciare..."
L’8 marzo è alle porte e in vista della festa delle donne una nuova truffa circola online. Con la scusa di vincere un bracciale, molte donne sono state truffate: “Stanno circolando in rete falsi annunci di contest che mettono in palio bracciali griffati a cui è veramente difficile rinunciare”, fanno sapere i detective della Polposte. Per partecipare al concorso “è richiesta la compilazione di un quiz a cui l’utente dovrà rispondere inserendo, tra le varie informazioni, dati sensibili. Dopo aver effettuato questa operazione il malcapitato non riceverà nulla e rischierà che le informazioni condivise vengano rubate e utilizzate in maniera fraudolenta”.
La Polizia postale e delle comunicazioni, in poco tempo, ha raccolto numerose denunce relative a questa nuova truffa. Ma come evitare di farsi ingannare? “Verificare sui siti ufficiali delle maggiori griffe la presenza di campagne promozionali e consultare attraverso un comune motore di ricerca le recensioni pubblicate da altri utenti”. Bisogna anche prestare attenzione a tutte le varie piattaforme social sulle quali certi messaggi vengono inviati, soprattutto WhatsApp. La comunicazione tarocca avvisa i malcapitati che una preziosa griffe, Pandora, è pronta a regalare ai più fortunati 5mila gioielli. Per avere uno di questi bracciali basta cliccare sul link ricevuto e rispondere ad alcune domande utili per comprendere al meglio il profilo della clientela. Tra queste ci sono anche quelle che contengono dati sensibili e che ingenuamente le persone comunicano.
Trattandosi di un sito web fasullo, i dati inseriti entrano immediatamente in possesso dei truffatori. Tali informazioni sensibili vengono poi utilizzate “non solo per entrare nella cassaforte che custodisce dietro un numero di conto corrente i risparmi di ognuno ma anche per successive campagne di phishing“. Ma non è tutto: se si vuole ricevere il ‘regalo’ bisogna pagare le spese di spedizione. Un contributo che va direttamente nelle tasche dei ciarlatani che, venendo in possesso dei dati della carta di credito, prosciugano il contenuto dei clienti. Non contenti, la truffa continua perché viene chiesto di inviare il messaggio ad altre 5 persone, condizione necessaria per avere la possibilità di vincere. Si innesca così una vera e propria catena di Sant’Antonio che sembra impossibile da bloccare. L’unico modo per fermare queste truffe è quello di informarsi e ogni qualvolta si ricevono messaggi sospetti verificarne la fonte.