Per la prima volta due donne guidano i due partiti più rappresentati in Parlamento. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein si sono sentite al telefono all’indomani della vittoria della deputata democratica alle primarie. “Penso che sia uno scenario molto interessante – ha detto la premier – Ho chiamato Elly Schlein per farle anche personalmente i miei auguri, ovviamente mi aspetto una opposizione durissima, io ho fatto una opposizione durissima”. “Il confronto delle idee – aggiunge Meloni – non mi ha preoccupato, mai spaventato. Le ho sentito dire che il Pd “sarà un problema per il governo Meloni: per noi la democrazia non è stata un problema mai, semmai lo è stato per la sinistra. Per noi il confronto se è fatto sulle idee è una buona notizia. Sicuramente sono pronta al confronto e le auguro ancora buon lavoro”.
Parole pronunciate a 5 minuti, il nuovo programma di Bruno Vespa che va in onda dopo il Tg1, inaugurato proprio con la presenza della capa del governo. La presidente del Consiglio ha parlato poi della strage di Crotone e della guerra in Ucraina. Sulla questione migranti Meloni ha ribadito la linea del governo: “L’unico modo per affrontare seriamente con umanità questa materia – dice – è fermare le partenze e su questo sì serve un’Europa che oltre a dichiarare la sua disponibilità agisca e in fretta ed è la ragione per la quale oggi stesso ho inviato una lettera al Consiglio europeo e alla commissione europea per chiedere che venga immediatamente reso concreto quello che abbiamo discusso all’ultimo consiglio europeo”. Meloni ribadisce il suo cordoglio “per una tragedia che non può lasciare nessuno indifferente“. E ripete: “Credo che quello che è accaduto dimostri quello che diciamo da sempre perché tra le tante falsità che ho sentito in queste ore c’è quella secondo la quale queste persone sarebbero naufragate a causa dei provvedimenti del governo sulle Ong: solo che quella tratta non è coperta dalle organizzazioni non governative e questo dimostra, banalmente, che il punto è che più gente parte più gente rischia di morire“.
Quanto alla crisi internazionale dovuta all’invasione della Russia, la premier ha ribadito l’impegno dell’Italia per l’invio di armi, nonostante tutti i sondaggi rivelino una certa “stanchezza” dell’opinione pubblica. “Capisco tutte le difficoltà e i dubbi dei cittadini – risponde Meloni – ma credo anche che debba essere chiaro che è una illusione pensare che se noi non sostenessimo gli ucraini avremo la pace. Non avremmo la pace ma una invasione e quell’invasione porterebbe la guerra più vicina a casa nostra: questo è lo scenario”. La presidente del Consiglio dice anche di aver sentito dire “che non abbiamo i soldi per gli italiani e spendiamo invece i soldi in armi”. “Anche questa è una bufala – sottolinea – noi non spendiamo soldi per comprare armi che mandiamo agli ucraini, noi abbiamo già delle armi che riteniamo oggi fortunatamente di non dover utilizzare. Quindi non c’è niente che stiamo togliendo agli italiani per allontanare una guerra che potrebbe riguardare anche gli italiani”.
Meloni si dice “fiera del fatto che quello che abbiamo fatto per gli ucraini riguarda anche la popolazione civile: nessuno dice che noi in Ucraina abbiamo portato i generatori elettrici perché c’è gente che rischia di morire di freddo, che non ha la luce, bambini, famiglie, persone normali aggredite con missili che bombardano le infrastrutture strategiche per piegare la popolazione, col freddo, la fame, il buio”. “Sono fiera – conclude – e credo che anche gli italiani dovrebbero esserlo di quello che stiamo facendo per difendere queste famiglie e questi bambini: è l’Italia, un’Italia orgogliosa che non cambia posizione da un giorno all’altro e finché ci sarà io al governo questa Italia voglio rappresentare”.