Il sindaco di Milano chiede "chiarezza" dopo le voci sulle nuove strategie delle società: i rossoneri pensano a un loro impianto sui terreni dell'ippodromo La Maura, ma anche i nerazzurri avrebbero in mano un piano B. Finora però l'ipotesi di lasciare San Siro è stata una sorta di arma di ricatto. E' cambiato qualcosa?
Che cosa sta succedendo a Inter e Milan? La domanda in questo caso non riguarda le prestazioni in campo, ma il progetto del nuovo stadio. I due club per anni sono rimasti coesi e compatti sulla stessa linea: un’alleanza che appariva solida si è invece sfaldata nelle ultime settimane, di fronte ai rumors su una possibile nuova casa tutta rossonera lontano da San Siro. E ora anche i nerazzurri, quasi per ripicca, pensano a un impianto da costruire in solitaria in un’area diversa. Che cosa sta succedendo lo vuole capire innanzitutto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che per questo motivo ha convocato Inter e Milan a Palazzo Marino: l’incontro è in programma martedì 28 febbraio.
“Anche io a volte sono nella condizione di non avere informazioni e leggerle sulla stampa”, ha sottolineato Sala parlando con la stampa a margine di un evento in Comune. “Mentre mi è chiaro che il Milan a questo punto guardi con interesse a La Maura, non ho capito invece dove stia guardando l’Inter. Quindi verranno da me per fare un po’ di chiarezza insieme”, ha spiegato il sindaco. Che ha confermato innanzitutto una cosa: il Milan guidato da Gerry Cardinale sta seriamente pensando di mollare l’Inter e farsi un suo stadio. Dove? L’ipotesi Sesto San Giovanni è l’opzione B originaria, ma i rossoneri al momento stanno guardando altrove. Si è parlato di San Donato, periferia sud di Milano. E adesso sta prendendo quota l’idea di spostarsi a pochi metri dal Meazza, sui terreni dell’ippodromo La Maura, dal 2015 dedicato al trotto e dove da qualche tempo vengono organizzati importanti concerti estivi.
Di fronte a un Milan che proseguiva in solitaria, per l’Inter l’unica opzione valida sembrava tenere lo stadio Meazza di San Siro tutto per sé, magari con qualche opera di ammodernamento. Le indiscrezioni riportate da La Gazzetta dello Sport invece fanno capire che il presidente Steven Zhang è rimasto non poco infastidito dall’atteggiamento di Cardinale (con il fondo Elliott i rapporti erano e restano buoni) e che adesso non vuole recitare un ruolo da spettatore. Anzi, anche l’Inter avrebbe pronta un’opzione B su un terreno in mano a privati. E proprio su questo punto il sindaco Sala vuole le maggiori spiegazioni.
Ma esiste davvero per Milano il rischio per Milano di ritrovarsi con due stadi nuovi e uno vecchio inutilizzato? Finora, l’ipotesi di Milan e Inter di lasciare San Siro è stata più volte ventilata ma mai davvero approfondita. Una sorta di arma di ricatto per forzare la mano sul via libera alla demolizione del Meazza e alla costruzione di un nuovo impianto. Infatti, questo è ancora oggi il vero nodo che resta sullo sfondo: se dovessero ricevere rassicurazioni sul dossier originario, i due club potrebbero in un attimo “fare pace” e tornare all’idea di partenza. Determinanti sono soprattutto le tempistiche: in particolare il Milan di Cardinale è impaziente di avere una sua casa moderna e sembra non disposto ad attendere la decisione definitiva su un eventuale vincolo che impedisca la demolizione dello stadio Meazza.