Manca solo un passo all’avvio del cantiere del nuovo Pisa Training Centre nella zona di Gagno-Pietrasantina a Pisa. Così è stato deciso all’unanimità nella mattina di lunedì 20 febbraio della commissione urbanistica del Comune. Il progetto del Pisa Calcio, però, è ancora nel pieno delle polemiche degli ambientalisti che denunciano l’impatto sul quartiere che ospiterà il centro sportivo, già adiacente alla trafficata piazza del Duomo, ma anche sul verde collegato al vicino parco archeologico e sul cimitero che confina con l’area interessata dai lavori. In tutto si tratta di 120 mila metri quadrati, sei campi da calcio e tre edifici. L’associazione locale La città ecologica ha inviato al sindaco Michele Conti otto osservazioni per chiedere di spostare il progetto in un’altra zona della città. Ma il voto finale in consiglio è già fissato.

Il Pisa Training Centre avrà sei campi a 11, due per la squadra maschile del Pisa, tre per la “Youth Academy” e uno per la Primavera (Under 19) e la prima squadra femminile. Previsti 483 posti a sedere e un’area dedicata ai tifosi per 600 ingressi con entrata pedonale, oltre a due campi da calcio ridotti per l’allenamento individuale e di gruppo dei portieri, altre strutture per l’addestramento e un campo di calcetto per i bambini. Non solo: saranno costruiti anche altri tre edifici per ospitare gli spogliatoi, la palestra, gli uffici, la sala stampa e le sale mediche. Una cittadella in una zona centrale che però non mette tutti d’accordo, a cominciare dagli abitanti del quartiere di Gagno-Pietrasantina, che hanno finanziato il ricorso al Tar promosso dall’associazione La città ecologica.

Proprio a partire dall’impatto sul quartiere, l’associazione ha messo in fila otto osservazioni e le ha inviate al sindaco Conti (Lega) e alla dirigenza del settore urbanistica. Tra l’altro, l’estrema vicinanza a molte abitazioni e al Duomo di Pisa, patrimonio Unesco già interessato da un importante flusso turistico. Ma anche la riduzione del 70% del parco urbano sul quale interviene l’opera, dagli attuali 170 mila metri quadrati a soli 48 mila. Un parco collegato all’area archeologica in cui si trova il Tumulo del Principe Etrusco. Da ultimo, la riduzione a 50 metri del vincolo cimiteriale, precludendo la possibilità di ampliamento del campo santo che si trova a pochi metri da quello che sarà il centro del Pisa.

La città ecologica ha poi messo in discussione lo stesso procedimento seguito dal Comune per arrivare all’approvazione. “Non si è risposto ai dubbi di ammissibilità avanzati dalla “Direzione urbanistica Settore Sistema Informativo e Pianificazione del Territorio della Regione Toscana”, non è stata fatta la preliminare Conferenza di Copianificazione per approvare le specifiche previsioni, e la scelta è incoerente con gli obiettivi del Piano di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico della Regione Toscana”, si legge. Spostare il progetto altrove è l’obiettivo degli ambientalisti. “A partire dalla prima variante stadio, abbiamo parlato con i cittadini del quartiere che hanno finanziato il ricorso al tar, abbiamo fatto assemblee e riunioni, i più sensibili alla questione sono quelli che hanno le case più vicine”, spiega a ilfattoquotidiano.it Pierluigi d’Amico, presidente de La città ecologica.

Di tutt’altro avviso la dirigente all’urbanistica: “La realizzazione di impianti sportivi in quella zona porterà traffico”, spiega Daisy Ricci, dirigente del settore urbanistica in Comune. “Ma l’area non è distante dal centro ed è raggiungibile con mezzi pubblici e piste ciclabili. E si tratta sostanzialmente di campi da gioco e allenamento, dove si va per fare attività sportiva, terminata la quale si torna indietro”. E la politica rilancia: “I tentativi degli ambientalisti sono stati disinnescati con il voto sulle osservazioni e sulle contro deduzioni, che erano una decina”, spiega Maurizio Nerini di Fratelli d’Italia, presidente della commissione che ha approvato il progetto. E annuncia “il voto in consiglio comunale la prossima settimana”. I soli ad astenersi sono stati i consiglieri del Movimento 5 stelle. Mentre a favore del progetto ha votato anche il Partito democratico. I consiglieri dem Matteo Trapani e Marco Biondi parlano di “responsabilità politica”. Ma si dichiarano pronti a impegnarsi perché il Comune limiti gli impatti sul quartiere e sull’ambiente e perché sia raggiunta una “sostenibilità ambientale”.

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