Dna, 70 anni dalla scoperta della doppia elica: la molecola che ha incuriosito tutti gli scienziati
La struttura del Dna, la molecola che porta l’informazione genetica, fu scoperta esattamente 70 anni or sono da Watson e Crick. La storia del Dna è affascinante e dice molte cose sulla ricerca scientifica, il suo progresso e i suoi dubbi. Il Dna era noto fin dagli albori della biologia moderna: è quella sostanza che rende viscoso e appiccicoso il liquido che si ottiene rompendo le cellule. Sembrava però una molecola piuttosto inerte, priva di ovvie funzioni e banale rispetto alle ben più dinamiche proteine, capaci di attività enzimatiche e strutturali. La storia della scoperta delle funzioni del Dna comincia con un esperimento condotto nel 1928 da Frederick Griffith a Londra. Griffith studiava i batteri chiamati streptococchi dei quali aveva due varianti: una capace di produrre un rivestimento cellulare protettivo, la capsula, l’altra geneticamente incapace di farlo.
Un topo a cui vengono iniettati streptococchi capsulati sviluppa invariabilmente o quasi un‘infezione fatale; per contro, un topo a cui vengono iniettati streptococchi non capsulati sviluppa un’infezione lieve dalla quale guarisce. Griffith provò a inoculare dei topi con una miscela di streptococchi non capsulati vivi e streptococchi capsulati uccisi col calore e osservò che i topi morivano e che all’autopsia avevano gli organi pieni di streptococchi capsulati: esisteva un “fattore trasformante” che poteva essere trasmesso dai batteri morti a quelli vivi e ne modificava le proprietà genetiche.
L’esperimento di Griffith rimase un’osservazione isolata fino al 1944, quando Oswald T. Avery a New York decise di identificare il fattore trasformante. Avery inoculò dei topi con streptococchi non capsulati vivi e ciascuno dei componenti purificati che si potevano ottenere dalla lisi degli streptococchi capsulati uccisi: polisaccaridi, proteine, Rna e Dna. Soltanto i topi inoculati con il Dna degli streptococchi capsulati morivano: il fattore trasformante era il Dna. Dopo questo esperimento, il Dna diventò improvvisamente la molecola più importante della biologia e molti scienziati si precipitarono a studiarlo.
A Cambridge, in Inghilterra, era appena stato messo a punto il metodo della cristallografia a raggi X per studiare la struttura delle macromolecole biologiche. I cristalli sono strutture ordinate nelle quali le molecole occupano posizioni definite e hanno orientamenti ripetitivi. Se un cristallo viene illuminato con un sottile fascio di raggi X, gli elettroni delle molecole diffrangono il fascio producendo sulla pellicola una mappa fatta di macchioline distinte, una per ciascuno dei raggi di diffrazione. Dalla mappa di diffrazione si può risalire alla posizione degli atomi nella molecola e ricostruirne la struttura tridimensionale.
A Cambridge erano già state risolte la strutture tridimensionali delle proteine mioglobina (da John Kendrew) ed emoglobina (da Max Perutz). Perutz affidò lo studio del Dna a Rosalind Franklin, una giovane ricercatrice estremamente dotata, che riuscì a cristallizzare il Dna e a ottenere le mappe di diffrazione. Purtroppo le mappe erano di difficile interpretazione e i calcolatori dell’epoca erano rudimentali; inoltre Perutz sapeva che Linus Pauling in California stava lavorando allo stesso problema e aveva ottenuto mappe di diffrazione del Dna.
Quindi Perutz decise di coinvolgere nel progetto Dna James Watson e Francis Crick. Crick in particolare era un fisico con un notevole background di matematica e riuscì a risolvere le mappe determinando la struttura del Dna: due molecole di forma allungata, come filamenti avvolte l’una sull’altra a formare la doppia spirale (che noi traduciamo malamente dall’inglese come doppia elica). Watson e Crick annunciarono la loro scoperta il 28 febbraio 1953, in una conferenza tenuta nel pub Eagle dove erano soliti andare a pranzo. Nel pub c’è a tutt’oggi il tavolo di Watson e Crick e sul muro retrostante due targhe d’ottone ricordano la prima Watson e Crick e la seconda Rosalind Franklin.
Watson e Crick ottennero il premio Nobel nel 1962 insieme a Maurice Wilkins, un collaboratore di Rosalind Franklin che aveva partecipato alla determinazione delle mappe cristallografiche. Purtroppo Rosalind Franklin era deceduta nel 1958, prima ancora di compiere i 38 anni, e il premio Nobel non viene dato alla memoria. Nella successiva pubblicazione scientifica, Watson e Crick in un capolavoro di British understatement sottolinearono che la struttura della doppia elica suggeriva implicitamente la modalità di replicazione del Dna e quindi la trasmissione dell’informazione genica: ogni filamento può essere usato come “stampo” per la biosintesi del filamento complementare.
Intorno al Dna ruotarono fino al 1962 molti premi Nobel e altri ne sarebbero stati dati successivamente: Perutz, Pauling e appunto Watson, Crick, Wilkins. Tre scienziati di altissimo livello che avrebbero certamente meritato il Nobel, ma non lo ottennero: Griffith, Avery e Franklin – a dimostrazione del fatto che la genialità è solo uno degli ingredienti del riconoscimento e che fortuna e politica hanno anche loro un peso.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Desidero esprimere la mia totale solidarietà al Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, professionista di comprovata competenza e integrità, recentemente bersaglio di un attacco inaccettabile da parte del Senatore Zaffini. Non dovrebbe essere necessario ricordare che la Fondazione GIMBE svolge un ruolo essenziale nel garantire analisi indipendenti e basate su evidenze scientifiche nel settore della sanità pubblica. Analisi che non solo aiutano l’opinione pubblica a comprendere la realtà dei fatti, ma forniscono strumenti indispensabili proprio a noi parlamentari per svolgere il nostro lavoro con cognizione di causa". Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Susanna Camusso.
Ma ormai chiunque osi dissentire con l’operato del Governo Meloni – scienziati, magistrati, professori, giornalisti – viene puntualmente delegittimato. Peccato che sia lo stesso Presidente Zaffini ad ammettere che su sei decreti attuativi promessi per smaltire le liste d’attesa, sia stato approvato solo quello sul funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio. La colpa? Dipende dal giorno: molto spesso è dei governi precedenti – nonostante la destra governi da tre anni – altre volte, come in questo caso, delle Regioni - nonostante la stessa destra stia spingendo per l’Autonomia. Mentre milioni di italiani non possono curarsi e il SSN è al collasso, il governo continua a giocare a scaricabarile, additando nemici immaginari e scaricando le colpe su chiunque tranne che su sé stesso”.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Dopo il record di 150.000 iscritti, Forza Italia rafforza il suo radicamento sul territorio con l’avvio della stagione dei Congressi Comunali e Circoscrizionali. Si parte da 9 regioni per eleggere i nuovi segretari comunali e circoscrizionali, in un percorso di partecipazione e crescita che coinvolgerà tutta Italia". Lo scrive Forza Italia sui suoi profili social.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Rispondo a chi ogni tanto ci accusa di non avere una visione. Certo che ce l'abbiamo, anche bella forte. Magari a qualcuno non piace, non sarà quello che si aspettavano dal Pd di prima, ma oggi il Pd è autodeterminato in questa direzione". In mezzo al dibattito su 'meglio presentarsi uniti o divisi per colpire uniti', innescato dalla proposta di Dario Franceschini, Elly Schlein continua a insistere sui temi piuttosto che sui tatticismi. E rilancia la visione del 'suo' Pd a fronte di perplessità, più o meno esplicite, avanzate nei suoi confronti nell'ultimo periodo.
"La giustizia sociale, la giustizia climatica, il lavoro dignitoso, l'innovazione, i diritti delle persone", elenca la segretaria dal palco della prima iniziativa col Terzo Settore (previste altre 4 a febbraio) a Monterotondo. Come aveva fatto la settimana scorsa davanti all'ospedale di Vicenza per parlare di sanità o con gli operai a Marghera o quelli della crisi Beko su lavoro e politiche industriali.
Alla questione aperta da Franceschini, Schlein ha però dato una risposta l'altra sera a Piazza Pulita dopo giorni di silenzi, conditi da freddezza dell'inner circle della segretaria. Andare divisi per colpire uniti? "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria", la risposta di Schlein. Insomma, nonostante al momento non vi siano passi avanti nella costruzione dell'alleanza, lo schema della segretaria non cambia. Resta 'testardamente unitario'. "Ce lo chiede la gente", la tesi di Schlein. Il sondaggio mandato in onda durante la trasmissione pare darle ragione con quasi l'80% degli elettori di centrosinistra a invocare un accordo tra le opposizioni.
Un accordo che però non c'è e la proposta di Franceschini ha avuto anche l'effetto di evidenziare ulteriormente le resistenze rispetto a un'alleanza organica. Basta leggere l'elenco di quelli che hanno promosso o quanto meno si sono detti interessati alla possibilità di 'marciare divisi, per poi colpire uniti' dopo il voto: da Carlo Calenda a Giuseppe Conte. Chi invece non è sembra interessato, è Romano Prodi che in una lunga intervista avverte: "Senza un programma condiviso non è politica, ma solo cinismo. Si possono anche vincere le elezioni, ma si uccide il Paese”.
"Ma come si può fare questo discorso due anni e mezzo prima delle elezioni?", si chiede Prodi. "Potrebbe essere l'ultima spiaggia alla vigilia del voto. Ma se partiamo dall'idea che non ci si può mettere d'accordo su un programma, mi pare difficile vincere le elezioni". L'Ulivo non è più riproponibile, aggiunge, "quel che si può fare è cercare quattro grandi problemi sui quali trovare una visione comune: sanità, casa, scuola, lavoro".
Non basta solo criticare: "Politica è dire quel che serve all'Italia per la distribuzione del reddito, la sanità, la casa. Non dire solo che mancano le risorse, ma dire come vanno riformati gli ospedali, i medici di base, le case di comunità". Chi può riuscire a federare il campo delle opposizioni in ordine sparso? Per Prodi la risposta è aperta: "Il problema è vedere chi è in grado di federare. Quel ruolo si conquista, non è dato. La competizione è aperta per tutti, Schlein e altri".
Tel Aviv, 1 feb. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di nominare il ministro degli Affari strategici Ron Dermer a capo del team negoziale di Israele per i colloqui sugli ostaggi con Hamas, secondo le notizie di Channel 12. Subentrerebbe al ruolo del capo del Mossad David Barnea. Secondo quanto riferito, Barnea resterebbe nella squadra insieme al capo dello Shin Bet Ronen Bar e all'uomo chiave per la presa degli ostaggi delle Idf Nitzan Alon, con Dermer a supervisionare i colloqui.
I funzionari israeliani hanno dichiarato che Netanyahu riconosce che i negoziatori vogliono fare tutto il possibile per garantire che la seconda fase dell'accordo sulla restituzione degli ostaggi con Hamas abbia luogo, e il premier vuole mantenere aperte le sue opzioni. Secondo Channel 12, i funzionari del team di Netanyahu affermano che, poiché i colloqui principali si stanno svolgendo con l'amministrazione Trump, dovrebbero essere guidati da qualcuno con una formazione più diplomatica, che non nella sicurezza.
Sembra che l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, abbia detto a Netanyahu che preferirebbe lavorare con Dermer e che ha delle riserve sulla collaborazione con l'attuale team negoziale. Witkoff e Netanyahu hanno parlato oggi, ha riferito Channel 12, aggiungendo che il primo ministro israeliano terrà un incontro stasera per decidere se inviare una delegazione di medio livello in Qatar questa settimana. In risposta, l'ufficio di Netanyahu ha affermato che "i resoconti non sono veri" e che "le decisioni sui negoziati saranno prese solo dopo il ritorno del primo ministro dagli Stati Uniti".
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Ieri è stato l’ultimo giorno di lavoro di dipendenti e dirigenti Rai a viale Mazzini. Lo storico palazzo, simbolo del Servizio Pubblico, che dagli anni 60 rappresenta la Rai, chiuderà per essere interessato da importanti ed ampi lavori di ristrutturazione". Lo dichiarano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai.
"Interventi che consentiranno alla Rai di usufruire di una sede moderna, digitale e all’avanguardia, capace così di confrontarsi con un mercato televisivo sempre più competitivo. È un merito di questa dirigenza che oltre a garantire un sempre più ampio pluralismo, così come si pretende dal Servizio pubblico, un’offerta e una qualità nella programmazione, adesso garantirà alla Rai anche strutture di prim’ordine. Infatti, la sede di viale Mazzini si affiancherà al nuovo centro di produzione a Milano che sarà uno dei più avanzati in Europa. Al contempo va rivolto un vivo ringraziamento ai dipendenti Rai, che stanno affrontando con grande impegno e dedizione questo significativo momento di passaggio, che servirà a costruire il Servizio pubblico del futuro”.
Ramallah, 1 feb. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno arrestato due giornalisti palestinesi e sequestrato la loro attrezzatura nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando il giornalista Ihab al-Alami, che ha riferito, dopo essere stato rilasciato, che "lui e il suo collega, Nidal al-Natsheh, sono stati arrestati dai soldati israeliani mentre documentavano i danni su terreni di proprietà palestinese vicino all'insediamento israeliano illegale di Karmei Tzur". I soldati hanno sequestrato tre telecamere prima di costringerli ad abbandonare la zona, ha aggiunto il reporter.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Oggi a Roma si è svolta la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia, un momento di confronto interno al partito in vista del giro di boa della metà legislatura. Non si è trattato, evidentemente, di una seduta del Consiglio dei Ministri, un dettaglio che i deputati di Italia Viva, cui resta solo la polemica, potrebbero facilmente cogliere solo sfogliando un qualsiasi manuale di diritto costituzionale". Così Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d'Italia, risponde alle polemiche sollevate da Italia Viva sull'assenza del Presidente del Consiglio all'assemblea di FdI e sulla presenza del capo della segreteria politica, Arianna Meloni.
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Andrea Bellelli
Professore Ordinario di Biochimica, Università di Roma La Sapienza
Scienza - 28 Febbraio 2023
Dna, 70 anni dalla scoperta della doppia elica: la molecola che ha incuriosito tutti gli scienziati
La struttura del Dna, la molecola che porta l’informazione genetica, fu scoperta esattamente 70 anni or sono da Watson e Crick. La storia del Dna è affascinante e dice molte cose sulla ricerca scientifica, il suo progresso e i suoi dubbi. Il Dna era noto fin dagli albori della biologia moderna: è quella sostanza che rende viscoso e appiccicoso il liquido che si ottiene rompendo le cellule. Sembrava però una molecola piuttosto inerte, priva di ovvie funzioni e banale rispetto alle ben più dinamiche proteine, capaci di attività enzimatiche e strutturali. La storia della scoperta delle funzioni del Dna comincia con un esperimento condotto nel 1928 da Frederick Griffith a Londra. Griffith studiava i batteri chiamati streptococchi dei quali aveva due varianti: una capace di produrre un rivestimento cellulare protettivo, la capsula, l’altra geneticamente incapace di farlo.
Un topo a cui vengono iniettati streptococchi capsulati sviluppa invariabilmente o quasi un‘infezione fatale; per contro, un topo a cui vengono iniettati streptococchi non capsulati sviluppa un’infezione lieve dalla quale guarisce. Griffith provò a inoculare dei topi con una miscela di streptococchi non capsulati vivi e streptococchi capsulati uccisi col calore e osservò che i topi morivano e che all’autopsia avevano gli organi pieni di streptococchi capsulati: esisteva un “fattore trasformante” che poteva essere trasmesso dai batteri morti a quelli vivi e ne modificava le proprietà genetiche.
L’esperimento di Griffith rimase un’osservazione isolata fino al 1944, quando Oswald T. Avery a New York decise di identificare il fattore trasformante. Avery inoculò dei topi con streptococchi non capsulati vivi e ciascuno dei componenti purificati che si potevano ottenere dalla lisi degli streptococchi capsulati uccisi: polisaccaridi, proteine, Rna e Dna. Soltanto i topi inoculati con il Dna degli streptococchi capsulati morivano: il fattore trasformante era il Dna. Dopo questo esperimento, il Dna diventò improvvisamente la molecola più importante della biologia e molti scienziati si precipitarono a studiarlo.
A Cambridge, in Inghilterra, era appena stato messo a punto il metodo della cristallografia a raggi X per studiare la struttura delle macromolecole biologiche. I cristalli sono strutture ordinate nelle quali le molecole occupano posizioni definite e hanno orientamenti ripetitivi. Se un cristallo viene illuminato con un sottile fascio di raggi X, gli elettroni delle molecole diffrangono il fascio producendo sulla pellicola una mappa fatta di macchioline distinte, una per ciascuno dei raggi di diffrazione. Dalla mappa di diffrazione si può risalire alla posizione degli atomi nella molecola e ricostruirne la struttura tridimensionale.
A Cambridge erano già state risolte la strutture tridimensionali delle proteine mioglobina (da John Kendrew) ed emoglobina (da Max Perutz). Perutz affidò lo studio del Dna a Rosalind Franklin, una giovane ricercatrice estremamente dotata, che riuscì a cristallizzare il Dna e a ottenere le mappe di diffrazione. Purtroppo le mappe erano di difficile interpretazione e i calcolatori dell’epoca erano rudimentali; inoltre Perutz sapeva che Linus Pauling in California stava lavorando allo stesso problema e aveva ottenuto mappe di diffrazione del Dna.
Quindi Perutz decise di coinvolgere nel progetto Dna James Watson e Francis Crick. Crick in particolare era un fisico con un notevole background di matematica e riuscì a risolvere le mappe determinando la struttura del Dna: due molecole di forma allungata, come filamenti avvolte l’una sull’altra a formare la doppia spirale (che noi traduciamo malamente dall’inglese come doppia elica). Watson e Crick annunciarono la loro scoperta il 28 febbraio 1953, in una conferenza tenuta nel pub Eagle dove erano soliti andare a pranzo. Nel pub c’è a tutt’oggi il tavolo di Watson e Crick e sul muro retrostante due targhe d’ottone ricordano la prima Watson e Crick e la seconda Rosalind Franklin.
Watson e Crick ottennero il premio Nobel nel 1962 insieme a Maurice Wilkins, un collaboratore di Rosalind Franklin che aveva partecipato alla determinazione delle mappe cristallografiche. Purtroppo Rosalind Franklin era deceduta nel 1958, prima ancora di compiere i 38 anni, e il premio Nobel non viene dato alla memoria. Nella successiva pubblicazione scientifica, Watson e Crick in un capolavoro di British understatement sottolinearono che la struttura della doppia elica suggeriva implicitamente la modalità di replicazione del Dna e quindi la trasmissione dell’informazione genica: ogni filamento può essere usato come “stampo” per la biosintesi del filamento complementare.
Intorno al Dna ruotarono fino al 1962 molti premi Nobel e altri ne sarebbero stati dati successivamente: Perutz, Pauling e appunto Watson, Crick, Wilkins. Tre scienziati di altissimo livello che avrebbero certamente meritato il Nobel, ma non lo ottennero: Griffith, Avery e Franklin – a dimostrazione del fatto che la genialità è solo uno degli ingredienti del riconoscimento e che fortuna e politica hanno anche loro un peso.
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Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Desidero esprimere la mia totale solidarietà al Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, professionista di comprovata competenza e integrità, recentemente bersaglio di un attacco inaccettabile da parte del Senatore Zaffini. Non dovrebbe essere necessario ricordare che la Fondazione GIMBE svolge un ruolo essenziale nel garantire analisi indipendenti e basate su evidenze scientifiche nel settore della sanità pubblica. Analisi che non solo aiutano l’opinione pubblica a comprendere la realtà dei fatti, ma forniscono strumenti indispensabili proprio a noi parlamentari per svolgere il nostro lavoro con cognizione di causa". Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Susanna Camusso.
Ma ormai chiunque osi dissentire con l’operato del Governo Meloni – scienziati, magistrati, professori, giornalisti – viene puntualmente delegittimato. Peccato che sia lo stesso Presidente Zaffini ad ammettere che su sei decreti attuativi promessi per smaltire le liste d’attesa, sia stato approvato solo quello sul funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio. La colpa? Dipende dal giorno: molto spesso è dei governi precedenti – nonostante la destra governi da tre anni – altre volte, come in questo caso, delle Regioni - nonostante la stessa destra stia spingendo per l’Autonomia. Mentre milioni di italiani non possono curarsi e il SSN è al collasso, il governo continua a giocare a scaricabarile, additando nemici immaginari e scaricando le colpe su chiunque tranne che su sé stesso”.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Dopo il record di 150.000 iscritti, Forza Italia rafforza il suo radicamento sul territorio con l’avvio della stagione dei Congressi Comunali e Circoscrizionali. Si parte da 9 regioni per eleggere i nuovi segretari comunali e circoscrizionali, in un percorso di partecipazione e crescita che coinvolgerà tutta Italia". Lo scrive Forza Italia sui suoi profili social.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Rispondo a chi ogni tanto ci accusa di non avere una visione. Certo che ce l'abbiamo, anche bella forte. Magari a qualcuno non piace, non sarà quello che si aspettavano dal Pd di prima, ma oggi il Pd è autodeterminato in questa direzione". In mezzo al dibattito su 'meglio presentarsi uniti o divisi per colpire uniti', innescato dalla proposta di Dario Franceschini, Elly Schlein continua a insistere sui temi piuttosto che sui tatticismi. E rilancia la visione del 'suo' Pd a fronte di perplessità, più o meno esplicite, avanzate nei suoi confronti nell'ultimo periodo.
"La giustizia sociale, la giustizia climatica, il lavoro dignitoso, l'innovazione, i diritti delle persone", elenca la segretaria dal palco della prima iniziativa col Terzo Settore (previste altre 4 a febbraio) a Monterotondo. Come aveva fatto la settimana scorsa davanti all'ospedale di Vicenza per parlare di sanità o con gli operai a Marghera o quelli della crisi Beko su lavoro e politiche industriali.
Alla questione aperta da Franceschini, Schlein ha però dato una risposta l'altra sera a Piazza Pulita dopo giorni di silenzi, conditi da freddezza dell'inner circle della segretaria. Andare divisi per colpire uniti? "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria", la risposta di Schlein. Insomma, nonostante al momento non vi siano passi avanti nella costruzione dell'alleanza, lo schema della segretaria non cambia. Resta 'testardamente unitario'. "Ce lo chiede la gente", la tesi di Schlein. Il sondaggio mandato in onda durante la trasmissione pare darle ragione con quasi l'80% degli elettori di centrosinistra a invocare un accordo tra le opposizioni.
Un accordo che però non c'è e la proposta di Franceschini ha avuto anche l'effetto di evidenziare ulteriormente le resistenze rispetto a un'alleanza organica. Basta leggere l'elenco di quelli che hanno promosso o quanto meno si sono detti interessati alla possibilità di 'marciare divisi, per poi colpire uniti' dopo il voto: da Carlo Calenda a Giuseppe Conte. Chi invece non è sembra interessato, è Romano Prodi che in una lunga intervista avverte: "Senza un programma condiviso non è politica, ma solo cinismo. Si possono anche vincere le elezioni, ma si uccide il Paese”.
"Ma come si può fare questo discorso due anni e mezzo prima delle elezioni?", si chiede Prodi. "Potrebbe essere l'ultima spiaggia alla vigilia del voto. Ma se partiamo dall'idea che non ci si può mettere d'accordo su un programma, mi pare difficile vincere le elezioni". L'Ulivo non è più riproponibile, aggiunge, "quel che si può fare è cercare quattro grandi problemi sui quali trovare una visione comune: sanità, casa, scuola, lavoro".
Non basta solo criticare: "Politica è dire quel che serve all'Italia per la distribuzione del reddito, la sanità, la casa. Non dire solo che mancano le risorse, ma dire come vanno riformati gli ospedali, i medici di base, le case di comunità". Chi può riuscire a federare il campo delle opposizioni in ordine sparso? Per Prodi la risposta è aperta: "Il problema è vedere chi è in grado di federare. Quel ruolo si conquista, non è dato. La competizione è aperta per tutti, Schlein e altri".
Tel Aviv, 1 feb. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di nominare il ministro degli Affari strategici Ron Dermer a capo del team negoziale di Israele per i colloqui sugli ostaggi con Hamas, secondo le notizie di Channel 12. Subentrerebbe al ruolo del capo del Mossad David Barnea. Secondo quanto riferito, Barnea resterebbe nella squadra insieme al capo dello Shin Bet Ronen Bar e all'uomo chiave per la presa degli ostaggi delle Idf Nitzan Alon, con Dermer a supervisionare i colloqui.
I funzionari israeliani hanno dichiarato che Netanyahu riconosce che i negoziatori vogliono fare tutto il possibile per garantire che la seconda fase dell'accordo sulla restituzione degli ostaggi con Hamas abbia luogo, e il premier vuole mantenere aperte le sue opzioni. Secondo Channel 12, i funzionari del team di Netanyahu affermano che, poiché i colloqui principali si stanno svolgendo con l'amministrazione Trump, dovrebbero essere guidati da qualcuno con una formazione più diplomatica, che non nella sicurezza.
Sembra che l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, abbia detto a Netanyahu che preferirebbe lavorare con Dermer e che ha delle riserve sulla collaborazione con l'attuale team negoziale. Witkoff e Netanyahu hanno parlato oggi, ha riferito Channel 12, aggiungendo che il primo ministro israeliano terrà un incontro stasera per decidere se inviare una delegazione di medio livello in Qatar questa settimana. In risposta, l'ufficio di Netanyahu ha affermato che "i resoconti non sono veri" e che "le decisioni sui negoziati saranno prese solo dopo il ritorno del primo ministro dagli Stati Uniti".
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Ieri è stato l’ultimo giorno di lavoro di dipendenti e dirigenti Rai a viale Mazzini. Lo storico palazzo, simbolo del Servizio Pubblico, che dagli anni 60 rappresenta la Rai, chiuderà per essere interessato da importanti ed ampi lavori di ristrutturazione". Lo dichiarano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai.
"Interventi che consentiranno alla Rai di usufruire di una sede moderna, digitale e all’avanguardia, capace così di confrontarsi con un mercato televisivo sempre più competitivo. È un merito di questa dirigenza che oltre a garantire un sempre più ampio pluralismo, così come si pretende dal Servizio pubblico, un’offerta e una qualità nella programmazione, adesso garantirà alla Rai anche strutture di prim’ordine. Infatti, la sede di viale Mazzini si affiancherà al nuovo centro di produzione a Milano che sarà uno dei più avanzati in Europa. Al contempo va rivolto un vivo ringraziamento ai dipendenti Rai, che stanno affrontando con grande impegno e dedizione questo significativo momento di passaggio, che servirà a costruire il Servizio pubblico del futuro”.
Ramallah, 1 feb. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno arrestato due giornalisti palestinesi e sequestrato la loro attrezzatura nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando il giornalista Ihab al-Alami, che ha riferito, dopo essere stato rilasciato, che "lui e il suo collega, Nidal al-Natsheh, sono stati arrestati dai soldati israeliani mentre documentavano i danni su terreni di proprietà palestinese vicino all'insediamento israeliano illegale di Karmei Tzur". I soldati hanno sequestrato tre telecamere prima di costringerli ad abbandonare la zona, ha aggiunto il reporter.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Oggi a Roma si è svolta la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia, un momento di confronto interno al partito in vista del giro di boa della metà legislatura. Non si è trattato, evidentemente, di una seduta del Consiglio dei Ministri, un dettaglio che i deputati di Italia Viva, cui resta solo la polemica, potrebbero facilmente cogliere solo sfogliando un qualsiasi manuale di diritto costituzionale". Così Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d'Italia, risponde alle polemiche sollevate da Italia Viva sull'assenza del Presidente del Consiglio all'assemblea di FdI e sulla presenza del capo della segreteria politica, Arianna Meloni.