Dna, 70 anni dalla scoperta della doppia elica: la molecola che ha incuriosito tutti gli scienziati
La struttura del Dna, la molecola che porta l’informazione genetica, fu scoperta esattamente 70 anni or sono da Watson e Crick. La storia del Dna è affascinante e dice molte cose sulla ricerca scientifica, il suo progresso e i suoi dubbi. Il Dna era noto fin dagli albori della biologia moderna: è quella sostanza che rende viscoso e appiccicoso il liquido che si ottiene rompendo le cellule. Sembrava però una molecola piuttosto inerte, priva di ovvie funzioni e banale rispetto alle ben più dinamiche proteine, capaci di attività enzimatiche e strutturali. La storia della scoperta delle funzioni del Dna comincia con un esperimento condotto nel 1928 da Frederick Griffith a Londra. Griffith studiava i batteri chiamati streptococchi dei quali aveva due varianti: una capace di produrre un rivestimento cellulare protettivo, la capsula, l’altra geneticamente incapace di farlo.
Un topo a cui vengono iniettati streptococchi capsulati sviluppa invariabilmente o quasi un‘infezione fatale; per contro, un topo a cui vengono iniettati streptococchi non capsulati sviluppa un’infezione lieve dalla quale guarisce. Griffith provò a inoculare dei topi con una miscela di streptococchi non capsulati vivi e streptococchi capsulati uccisi col calore e osservò che i topi morivano e che all’autopsia avevano gli organi pieni di streptococchi capsulati: esisteva un “fattore trasformante” che poteva essere trasmesso dai batteri morti a quelli vivi e ne modificava le proprietà genetiche.
L’esperimento di Griffith rimase un’osservazione isolata fino al 1944, quando Oswald T. Avery a New York decise di identificare il fattore trasformante. Avery inoculò dei topi con streptococchi non capsulati vivi e ciascuno dei componenti purificati che si potevano ottenere dalla lisi degli streptococchi capsulati uccisi: polisaccaridi, proteine, Rna e Dna. Soltanto i topi inoculati con il Dna degli streptococchi capsulati morivano: il fattore trasformante era il Dna. Dopo questo esperimento, il Dna diventò improvvisamente la molecola più importante della biologia e molti scienziati si precipitarono a studiarlo.
A Cambridge, in Inghilterra, era appena stato messo a punto il metodo della cristallografia a raggi X per studiare la struttura delle macromolecole biologiche. I cristalli sono strutture ordinate nelle quali le molecole occupano posizioni definite e hanno orientamenti ripetitivi. Se un cristallo viene illuminato con un sottile fascio di raggi X, gli elettroni delle molecole diffrangono il fascio producendo sulla pellicola una mappa fatta di macchioline distinte, una per ciascuno dei raggi di diffrazione. Dalla mappa di diffrazione si può risalire alla posizione degli atomi nella molecola e ricostruirne la struttura tridimensionale.
A Cambridge erano già state risolte la strutture tridimensionali delle proteine mioglobina (da John Kendrew) ed emoglobina (da Max Perutz). Perutz affidò lo studio del Dna a Rosalind Franklin, una giovane ricercatrice estremamente dotata, che riuscì a cristallizzare il Dna e a ottenere le mappe di diffrazione. Purtroppo le mappe erano di difficile interpretazione e i calcolatori dell’epoca erano rudimentali; inoltre Perutz sapeva che Linus Pauling in California stava lavorando allo stesso problema e aveva ottenuto mappe di diffrazione del Dna.
Quindi Perutz decise di coinvolgere nel progetto Dna James Watson e Francis Crick. Crick in particolare era un fisico con un notevole background di matematica e riuscì a risolvere le mappe determinando la struttura del Dna: due molecole di forma allungata, come filamenti avvolte l’una sull’altra a formare la doppia spirale (che noi traduciamo malamente dall’inglese come doppia elica). Watson e Crick annunciarono la loro scoperta il 28 febbraio 1953, in una conferenza tenuta nel pub Eagle dove erano soliti andare a pranzo. Nel pub c’è a tutt’oggi il tavolo di Watson e Crick e sul muro retrostante due targhe d’ottone ricordano la prima Watson e Crick e la seconda Rosalind Franklin.
Watson e Crick ottennero il premio Nobel nel 1962 insieme a Maurice Wilkins, un collaboratore di Rosalind Franklin che aveva partecipato alla determinazione delle mappe cristallografiche. Purtroppo Rosalind Franklin era deceduta nel 1958, prima ancora di compiere i 38 anni, e il premio Nobel non viene dato alla memoria. Nella successiva pubblicazione scientifica, Watson e Crick in un capolavoro di British understatement sottolinearono che la struttura della doppia elica suggeriva implicitamente la modalità di replicazione del Dna e quindi la trasmissione dell’informazione genica: ogni filamento può essere usato come “stampo” per la biosintesi del filamento complementare.
Intorno al Dna ruotarono fino al 1962 molti premi Nobel e altri ne sarebbero stati dati successivamente: Perutz, Pauling e appunto Watson, Crick, Wilkins. Tre scienziati di altissimo livello che avrebbero certamente meritato il Nobel, ma non lo ottennero: Griffith, Avery e Franklin – a dimostrazione del fatto che la genialità è solo uno degli ingredienti del riconoscimento e che fortuna e politica hanno anche loro un peso.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Qualcuno spieghi a Tajani, che parla di Ocalan, che all’epoca dei fatti la segretaria del Pd Schlein aveva 13 anni. Dovrebbe trovare argomenti più solidi per coprire la responsabilità del suo governo sul caso Almasri". Così il Pd replica alle ultime affermazioni di Antonio Tajani.
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - L'orario, il luogo e un'immagine "rilevante". La consulenza dell'esperto informatico Marco Tinti, incaricato dalla procura di Milano, rafforza la credibilità di Omar T., il giovane testimone dell'incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml. Davanti agli inquirenti aveva raccontato di aver assistito e registrato con il cellulare quanto accaduto, la sera del 24 novembre scorso, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta dove lo scooter guidato da Fares Bouzidi, su cui viaggiava anche la vittima, si è scontrato con un'auto dei carabinieri, dopo che il T Max non si era fermato all'alt e aveva proseguito la fuga per venti minuti.
Il testimone aveva raccontato di essere stato costretto da altri due carabinieri, indagati per favoreggiamento e depistaggio, a cancellare un video. Se l'esame del cellulare, voluto dalla procura, non ha restituito nessun video di quella notte, "tuttavia, dall'analisi della timeline è emersa la presenza una miniatura, presumibilmente di un video, di possibile interesse". La miniatura è un'immagine di anteprima, di piccole dimensioni, generata automaticamente dal cellulare. Il frame mostra - confrontando anche con la geolocalizzazione del cellulare - un incrocio cittadino, probabilmente quello dove, intorno alle ore 4, avviene l'incidente mortale. "La rilevanza della miniatura è attribuibile sia alia data e all'ora dell'ultima modifica, sia agli elementi visivi che essa presenta" si legge nella relazione.
"La data di ultima modifica associata al file risale al giorno 24 novembre 2024 ore 4:05:07. Inoltre, comparando la miniatura con le immagini dell'incrocio stradale fornite da Google Streei View, è possibile affermare con un ragionevole grado di certezza come il file ritragga una strada cittadina compatibile con via Ripamonti a Milano. L'inquadratura sembra essere in direzione nord verso via Ripamonti, dall'angolo sud-est dell'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta". Che si tratta di un fotogramma di un video, e non di una semplice foto, il consulente lo deduce dalla dimensione del file, "tipico della maggior parte dei video registrati dal dispositivo e tuttora salvati su di esso". Inoltre, dalla cronologia di navigazione web di quella sera si evidenziano ricerche ripetute su Google 'come recuperare video da cestino' a partire dalle ore 4.38.
Palermo, 30 gen. (Adnkronos) - La ragazza di 17anni accusata di avere ucciso, nel febbraio 2024, insieme con il padre e una coppia di amici dei genitori, la madre e due fratelli, "è imputabile e capace di intendere e di volere". Lo ha deciso il gip del tribunale per i minorenni Nicola Aiello in seguito alla perizia di un neuropsichiatra infantile di Roma che ha valutato la capacità della ragazza. Il gip ha disposto l'inizio della requisitoria per il prossimo 6 marzo. La giovane è imputata per omicidio plurimo aggravato e soppressione di cadavere.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Luisa Morgantini è stata rilasciata insieme al giornalista de Il Sole 24 Ore dopo essere stati fermati in Cisgiordania dalle truppe israeliane . È una buona notizia che tuttavia non cancella la vergogna dei metodi usati contro attivisti e giornalisti stranieri dalle autorità israeliane". Lo dicono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, di Avs, quest’ultimo ha parlato poco fa direttamente con Morgantini che insieme a Roberto Bongiorni è in attesa che le autorità israeliane liberino i due accompagnatori palestinesi ancora in stato di fermo.
"I fermi, le prevaricazioni e le infinite attese per fare qualsiasi cosa sono il loro modo di agire per scoraggiare chiunque chieda diritti per il popolo palestinese. Ringraziamo i funzionari della Farnesina e il personale diplomatico italiano in Israele che si è impegnata in tutte queste ore per il loro rilascio. Luisa non si è mai fermata - concludono - e non lo farà neanche stavolta. Nemmeno noi".
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - In un'informativa della Guardia di finanza di Milano, tra gli atti che fanno parte del fascicolo del processo contro Chiara Ferragni - imputata per truffa continuata e aggravata in relazione alle operazioni commerciali 'Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni' (Natale 2022) e 'Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate (Pasqua 2021 e 2022) - emergono una serie di mail in cui si evince il malumore su come il team dell'imprenditrice digitale sembra voler gestire la comunicazione sugli accordi commerciali raggiunti. In una mail dell'azienda dolciaria di Cerealitalia si evidenzia come la dicitura 'acquistate l'uovo per sostenere' sarebbe "fuorviante in quanto passerebbe l'errato concetto che acquistando l'uovo si sostiene la causa benefica", mentre in realtà il numero dei prodotti venduti nulla c'entra con la somma destinata all'ente di sostegno per bambini.
Ancora più esplicite le mail in casa Balocco dopo il contrasto con il team di Chiara Ferragni è esplicito. "Mi verrebbe da rispondere 'in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante...'" scrive una dipendente all'amministratrice delegata Alessandra Balocco (indagata) che replica: "Hai perfettamente ragione. Si attribuiscono meriti che non hanno, ma il buon Dio ne terrà conto al momento opportuno". E chi cura la comunicazione mette in allarme l'azienda dolciaria di Cuneo. "Chiara Ferragni si sta prendendo tutto il bello di questa iniziativa e voi tutto il brutto. (...) Alla faccia del nuovo Natale rosa e stiloso, insomma. Fate molta attenzione".
E le paure diventano realtà quando le denunce portano all'apertura di un fascicolo in procura e alla perquisizione della Guardia di finanza nelle aziende Ferragni. Nell'informativa viene evidenziato un messaggio Whatsapp inviato al personale: "Avviso importante. Fabio (Damato ex braccio destro dell'imprenditrice digitale, ndr) mi ha chiesto di avvisarvi di non andare in ufficio in Tbs, sia noi dell'ufficio sia chi aveva meeting con lui. C'è la Guardia di finanza e stanno interrogando parte del team". E ancora: "Ragazzi anche chi sta andando in Fenice non andate in ufficio. Sono arrivati anche li, Fabio non vuole che inizino a interrogare tutti".
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sono un garantista, non ho mai chiesto dimissioni. Sull'opportunità è una scelta che spetta alla ministra Santanchè, alla sua sensibilità, non devo dirglielo io". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Santanchè.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "C'è molta propaganda politica, legittima, da parte della segretaria del Pd. La sinistra non può dare lezioni, ripresero loro Ocalan con rullo di tamburi all'aeroporto". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Almasri.
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Andrea Bellelli
Professore Ordinario di Biochimica, Università di Roma La Sapienza
Scienza - 28 Febbraio 2023
Dna, 70 anni dalla scoperta della doppia elica: la molecola che ha incuriosito tutti gli scienziati
La struttura del Dna, la molecola che porta l’informazione genetica, fu scoperta esattamente 70 anni or sono da Watson e Crick. La storia del Dna è affascinante e dice molte cose sulla ricerca scientifica, il suo progresso e i suoi dubbi. Il Dna era noto fin dagli albori della biologia moderna: è quella sostanza che rende viscoso e appiccicoso il liquido che si ottiene rompendo le cellule. Sembrava però una molecola piuttosto inerte, priva di ovvie funzioni e banale rispetto alle ben più dinamiche proteine, capaci di attività enzimatiche e strutturali. La storia della scoperta delle funzioni del Dna comincia con un esperimento condotto nel 1928 da Frederick Griffith a Londra. Griffith studiava i batteri chiamati streptococchi dei quali aveva due varianti: una capace di produrre un rivestimento cellulare protettivo, la capsula, l’altra geneticamente incapace di farlo.
Un topo a cui vengono iniettati streptococchi capsulati sviluppa invariabilmente o quasi un‘infezione fatale; per contro, un topo a cui vengono iniettati streptococchi non capsulati sviluppa un’infezione lieve dalla quale guarisce. Griffith provò a inoculare dei topi con una miscela di streptococchi non capsulati vivi e streptococchi capsulati uccisi col calore e osservò che i topi morivano e che all’autopsia avevano gli organi pieni di streptococchi capsulati: esisteva un “fattore trasformante” che poteva essere trasmesso dai batteri morti a quelli vivi e ne modificava le proprietà genetiche.
L’esperimento di Griffith rimase un’osservazione isolata fino al 1944, quando Oswald T. Avery a New York decise di identificare il fattore trasformante. Avery inoculò dei topi con streptococchi non capsulati vivi e ciascuno dei componenti purificati che si potevano ottenere dalla lisi degli streptococchi capsulati uccisi: polisaccaridi, proteine, Rna e Dna. Soltanto i topi inoculati con il Dna degli streptococchi capsulati morivano: il fattore trasformante era il Dna. Dopo questo esperimento, il Dna diventò improvvisamente la molecola più importante della biologia e molti scienziati si precipitarono a studiarlo.
A Cambridge, in Inghilterra, era appena stato messo a punto il metodo della cristallografia a raggi X per studiare la struttura delle macromolecole biologiche. I cristalli sono strutture ordinate nelle quali le molecole occupano posizioni definite e hanno orientamenti ripetitivi. Se un cristallo viene illuminato con un sottile fascio di raggi X, gli elettroni delle molecole diffrangono il fascio producendo sulla pellicola una mappa fatta di macchioline distinte, una per ciascuno dei raggi di diffrazione. Dalla mappa di diffrazione si può risalire alla posizione degli atomi nella molecola e ricostruirne la struttura tridimensionale.
A Cambridge erano già state risolte la strutture tridimensionali delle proteine mioglobina (da John Kendrew) ed emoglobina (da Max Perutz). Perutz affidò lo studio del Dna a Rosalind Franklin, una giovane ricercatrice estremamente dotata, che riuscì a cristallizzare il Dna e a ottenere le mappe di diffrazione. Purtroppo le mappe erano di difficile interpretazione e i calcolatori dell’epoca erano rudimentali; inoltre Perutz sapeva che Linus Pauling in California stava lavorando allo stesso problema e aveva ottenuto mappe di diffrazione del Dna.
Quindi Perutz decise di coinvolgere nel progetto Dna James Watson e Francis Crick. Crick in particolare era un fisico con un notevole background di matematica e riuscì a risolvere le mappe determinando la struttura del Dna: due molecole di forma allungata, come filamenti avvolte l’una sull’altra a formare la doppia spirale (che noi traduciamo malamente dall’inglese come doppia elica). Watson e Crick annunciarono la loro scoperta il 28 febbraio 1953, in una conferenza tenuta nel pub Eagle dove erano soliti andare a pranzo. Nel pub c’è a tutt’oggi il tavolo di Watson e Crick e sul muro retrostante due targhe d’ottone ricordano la prima Watson e Crick e la seconda Rosalind Franklin.
Watson e Crick ottennero il premio Nobel nel 1962 insieme a Maurice Wilkins, un collaboratore di Rosalind Franklin che aveva partecipato alla determinazione delle mappe cristallografiche. Purtroppo Rosalind Franklin era deceduta nel 1958, prima ancora di compiere i 38 anni, e il premio Nobel non viene dato alla memoria. Nella successiva pubblicazione scientifica, Watson e Crick in un capolavoro di British understatement sottolinearono che la struttura della doppia elica suggeriva implicitamente la modalità di replicazione del Dna e quindi la trasmissione dell’informazione genica: ogni filamento può essere usato come “stampo” per la biosintesi del filamento complementare.
Intorno al Dna ruotarono fino al 1962 molti premi Nobel e altri ne sarebbero stati dati successivamente: Perutz, Pauling e appunto Watson, Crick, Wilkins. Tre scienziati di altissimo livello che avrebbero certamente meritato il Nobel, ma non lo ottennero: Griffith, Avery e Franklin – a dimostrazione del fatto che la genialità è solo uno degli ingredienti del riconoscimento e che fortuna e politica hanno anche loro un peso.
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Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Qualcuno spieghi a Tajani, che parla di Ocalan, che all’epoca dei fatti la segretaria del Pd Schlein aveva 13 anni. Dovrebbe trovare argomenti più solidi per coprire la responsabilità del suo governo sul caso Almasri". Così il Pd replica alle ultime affermazioni di Antonio Tajani.
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - L'orario, il luogo e un'immagine "rilevante". La consulenza dell'esperto informatico Marco Tinti, incaricato dalla procura di Milano, rafforza la credibilità di Omar T., il giovane testimone dell'incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml. Davanti agli inquirenti aveva raccontato di aver assistito e registrato con il cellulare quanto accaduto, la sera del 24 novembre scorso, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta dove lo scooter guidato da Fares Bouzidi, su cui viaggiava anche la vittima, si è scontrato con un'auto dei carabinieri, dopo che il T Max non si era fermato all'alt e aveva proseguito la fuga per venti minuti.
Il testimone aveva raccontato di essere stato costretto da altri due carabinieri, indagati per favoreggiamento e depistaggio, a cancellare un video. Se l'esame del cellulare, voluto dalla procura, non ha restituito nessun video di quella notte, "tuttavia, dall'analisi della timeline è emersa la presenza una miniatura, presumibilmente di un video, di possibile interesse". La miniatura è un'immagine di anteprima, di piccole dimensioni, generata automaticamente dal cellulare. Il frame mostra - confrontando anche con la geolocalizzazione del cellulare - un incrocio cittadino, probabilmente quello dove, intorno alle ore 4, avviene l'incidente mortale. "La rilevanza della miniatura è attribuibile sia alia data e all'ora dell'ultima modifica, sia agli elementi visivi che essa presenta" si legge nella relazione.
"La data di ultima modifica associata al file risale al giorno 24 novembre 2024 ore 4:05:07. Inoltre, comparando la miniatura con le immagini dell'incrocio stradale fornite da Google Streei View, è possibile affermare con un ragionevole grado di certezza come il file ritragga una strada cittadina compatibile con via Ripamonti a Milano. L'inquadratura sembra essere in direzione nord verso via Ripamonti, dall'angolo sud-est dell'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta". Che si tratta di un fotogramma di un video, e non di una semplice foto, il consulente lo deduce dalla dimensione del file, "tipico della maggior parte dei video registrati dal dispositivo e tuttora salvati su di esso". Inoltre, dalla cronologia di navigazione web di quella sera si evidenziano ricerche ripetute su Google 'come recuperare video da cestino' a partire dalle ore 4.38.
Palermo, 30 gen. (Adnkronos) - La ragazza di 17anni accusata di avere ucciso, nel febbraio 2024, insieme con il padre e una coppia di amici dei genitori, la madre e due fratelli, "è imputabile e capace di intendere e di volere". Lo ha deciso il gip del tribunale per i minorenni Nicola Aiello in seguito alla perizia di un neuropsichiatra infantile di Roma che ha valutato la capacità della ragazza. Il gip ha disposto l'inizio della requisitoria per il prossimo 6 marzo. La giovane è imputata per omicidio plurimo aggravato e soppressione di cadavere.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Luisa Morgantini è stata rilasciata insieme al giornalista de Il Sole 24 Ore dopo essere stati fermati in Cisgiordania dalle truppe israeliane . È una buona notizia che tuttavia non cancella la vergogna dei metodi usati contro attivisti e giornalisti stranieri dalle autorità israeliane". Lo dicono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, di Avs, quest’ultimo ha parlato poco fa direttamente con Morgantini che insieme a Roberto Bongiorni è in attesa che le autorità israeliane liberino i due accompagnatori palestinesi ancora in stato di fermo.
"I fermi, le prevaricazioni e le infinite attese per fare qualsiasi cosa sono il loro modo di agire per scoraggiare chiunque chieda diritti per il popolo palestinese. Ringraziamo i funzionari della Farnesina e il personale diplomatico italiano in Israele che si è impegnata in tutte queste ore per il loro rilascio. Luisa non si è mai fermata - concludono - e non lo farà neanche stavolta. Nemmeno noi".
Milano, 30 gen. (Adnkronos) - In un'informativa della Guardia di finanza di Milano, tra gli atti che fanno parte del fascicolo del processo contro Chiara Ferragni - imputata per truffa continuata e aggravata in relazione alle operazioni commerciali 'Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni' (Natale 2022) e 'Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate (Pasqua 2021 e 2022) - emergono una serie di mail in cui si evince il malumore su come il team dell'imprenditrice digitale sembra voler gestire la comunicazione sugli accordi commerciali raggiunti. In una mail dell'azienda dolciaria di Cerealitalia si evidenzia come la dicitura 'acquistate l'uovo per sostenere' sarebbe "fuorviante in quanto passerebbe l'errato concetto che acquistando l'uovo si sostiene la causa benefica", mentre in realtà il numero dei prodotti venduti nulla c'entra con la somma destinata all'ente di sostegno per bambini.
Ancora più esplicite le mail in casa Balocco dopo il contrasto con il team di Chiara Ferragni è esplicito. "Mi verrebbe da rispondere 'in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante...'" scrive una dipendente all'amministratrice delegata Alessandra Balocco (indagata) che replica: "Hai perfettamente ragione. Si attribuiscono meriti che non hanno, ma il buon Dio ne terrà conto al momento opportuno". E chi cura la comunicazione mette in allarme l'azienda dolciaria di Cuneo. "Chiara Ferragni si sta prendendo tutto il bello di questa iniziativa e voi tutto il brutto. (...) Alla faccia del nuovo Natale rosa e stiloso, insomma. Fate molta attenzione".
E le paure diventano realtà quando le denunce portano all'apertura di un fascicolo in procura e alla perquisizione della Guardia di finanza nelle aziende Ferragni. Nell'informativa viene evidenziato un messaggio Whatsapp inviato al personale: "Avviso importante. Fabio (Damato ex braccio destro dell'imprenditrice digitale, ndr) mi ha chiesto di avvisarvi di non andare in ufficio in Tbs, sia noi dell'ufficio sia chi aveva meeting con lui. C'è la Guardia di finanza e stanno interrogando parte del team". E ancora: "Ragazzi anche chi sta andando in Fenice non andate in ufficio. Sono arrivati anche li, Fabio non vuole che inizino a interrogare tutti".
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sono un garantista, non ho mai chiesto dimissioni. Sull'opportunità è una scelta che spetta alla ministra Santanchè, alla sua sensibilità, non devo dirglielo io". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Santanchè.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "C'è molta propaganda politica, legittima, da parte della segretaria del Pd. La sinistra non può dare lezioni, ripresero loro Ocalan con rullo di tamburi all'aeroporto". Lo ha detto Antonio Tajani a 'Dritto e rovescio' sul caso Almasri.