La curiosità del neofita sull’intelligenza artificiale (Ia) mi ha suggerito un esperimento. Quanto la visione della Ia è oggettiva, esauriente e imparziale? E ho scelto un tema tuttora abbastanza controverso, anche tra i blogger di questa testata, l’elettrificazione forzata del parco automobilistico europeo. Ho perciò chiesto a un noto sito Ia di scrivere un articolo di mille battute, mille e non più di mille, prima sul tema dei vantaggi e poi su quello degli svantaggi.
La prima sorpresa è stata la prolissità dell’amico di penna inanimato: ha usato (in inglese) 1718 battute per magnificare le sorti della svolta elettrica, 1661 per enuclearne i difetti. Insomma, l’uomo non ha trasmesso alla macchina la virtù della sintesi bensì il vizio della verbosità. In questo senso, la Ia è molto umana. Per quanto riguarda la visione – se oggettiva, esauriente e imparziale –condivido qui il risultato dell’esperimento e lascio al lettore il giudizio definitivo.
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I vantaggi della moratoria
L’Unione Europea ha annunciato una moratoria sui motori a combustione interna delle automobili e dei veicoli commerciali leggeri dopo il 2035. Questo passaggio verso i veicoli elettrici comporta numerosi vantaggi, tra cui benefici ambientali e opportunità economiche. I veicoli elettrici comportano un inquinamento significativamente inferiore rispetto ai tradizionali motori a combustione riducendo le emissioni nocive di gas a effetto serra che contribuiscono al cambiamento climatico. Di conseguenza, questo spostamento verso i veicoli elettrici può contribuire a migliorare la qualità dell’aria, in particolare nelle aree urbane dove l’inquinamento costituisce un grave problema per la salute.
Inoltre, la moratoria rappresenta una significativa opportunità economica sia per i produttori sia per gli automobilisti. La produzione e la vendita di veicoli elettrici dovrebbero aumentare rapidamente creando nuovi posti di lavoro nel settore manifatturiero e nello sviluppo delle infrastrutture. Inoltre, il costo dei veicoli elettrici dovrebbe diminuire con l’aumento della produzione e l’avanzamento della tecnologia rendendoli più accessibili ai consumatori.
Infine, i veicoli elettrici offrono una serie di vantaggi agli automobilisti. Sono più silenziosi, più fluidi e offrono un’accelerazione istantanea. Richiedono meno manutenzione, poiché ci sono meno parti meccaniche da sostituire o riparare e sono più efficienti dal punto di vista energetico riducendo il costo del carburante. Anche se ci sono ancora sfide da superare, però, come lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e delle tecnologie delle batterie, la moratoria sui motori a combustione interna di auto e veicoli leggeri rappresenta un passo positivo verso un approccio più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Adottando veicoli elettrici possiamo migliorare la qualità della vita delle persone e proteggere il pianeta per le generazioni future.
Gli svantaggi della moratoria
La moratoria sui motori a combustione interna delle automobili e dei veicoli commerciali leggeri nell’Unione Europea dopo il 2035 presenta molti vantaggi, ma implica anche diversi potenziali svantaggi. Una delle sfide principali è il costo elevato dei veicoli elettrici rispetto alle auto tradizionali. Anche se il prezzo dei veicoli elettrici dovrebbe diminuire nel tempo, essi sono ancora più costosi da produrre rispetto ai veicoli tradizionali. I veicoli elettrici, perciò, potrebbero non essere accessibili a tutti, in particolare le famiglie a basso reddito.
Un’altra sfida è l’autonomia limitata di veicoli elettrici che, per alcune esigenze, può costituire un ostacolo alla loro adozione. Anche se la tecnologia dei veicoli elettrici sta avanzando rapidamente, l’autonomia delle auto elettriche è ancora inferiore, in genere, a quella di un’auto tradizionale. Ciò significa che gli automobilisti devono ricaricare più frequentemente fermandosi più a lungo, in particolare nei lunghi viaggi: una scomodità e una perdita di tempo.
Inoltre, l’adozione generalizzata di veicoli elettrici richiederà ingenti investimenti infrastrutturali, in particolare sulle stazioni di ricarica. Anche se i governi e le aziende private stanno investendo in modo sostanzioso sulle infrastrutture di ricarica, ci vorrà tempo per costruire capillari reti di stazioni di ricarica, in particolare nelle zone rurali.
Infine, il passaggio ai veicoli elettrici potrebbe avere un impatto significativo sull’industria automobilistica e sull’economia in senso lato. La produzione di motori a combustione attualmente sostiene molti posti di lavoro, in particolare nelle aree che dipendono fortemente dal settore automobilistico. Il passaggio ai veicoli elettrici potrebbe comportare perdite di posti di lavoro e perturbazioni economiche in queste regioni.
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Osservazioni
La prima osservazione è timidamente strutturalista: forse per caso, la cadenza è in quartine, ma diversa dalla tipica struttura che prediligo, quella della quartina cinese, assai più efficace per trasmettere un messaggio. Sul tema specifico, l’intelligenza artificiale è abbastanza esauriente, soprattutto nel delineare i vantaggi della moratoria, anche se, nel complesso delle due prove, si capisce subito da che parte sta.
La visione è del tutto focalizzata sul mondo avanzato imperniato sull’archetipo indiscutibile della società dei consumi trascurando qualunque riferimento al reale impatto del provvedimento a scala globale e, quindi, sull’obiettivo dichiarato della mitigazione climatica. La Ia ha comunque fatto un compitino ben congeniato, un po’ stereotipato nonostante l’abuso dello spazio misurato rigidamente in battute: per evitare al lettore un conteggio faticoso, in lingua italiana sono 1926 quelle sui vantaggi e 1829 quelle sui vantaggi. Mille e non più di mille resta un miraggio disumano.