In Francia è stata aperta un’inchiesta su Nasser Al-Khelaifi. Secondo L’Equipe, il presidente del Paris Saint-Germain è accusato di aver rapito e torturato un lobbista franco-algerino, Tayeb Benabderrahmane, il quale era in possesso di documenti segreti che avrebbero incriminato il patron del club francese. Lunedì sono stati designati tre giudici istruttori che avranno il compito di indagare sulla vicenda.
L’accusa principale che viene rivolta ad Al-Khelaifi è relativa all’organizzazione della Coppa del Mondo in Qatar e la vendita dei diritti televisivi sulle successive edizioni dei Mondiali. Nel dettaglio, pare che l’illecito commesso dall’imprenditore qatariota e da Jérôme Valcke, ex segretario generale della Fifa, riguardi l’assegnazione dei diritti tv per il Medio Oriente per i Mondiali 2026 e 2030 a BeIN Media, di cui lo sceicco è il fondatore.
Il lobbista franco-algerino Tayeb Benabderrahmane, 42 anni, aveva presentato una denuncia con costituzione di parte civile per torture, rapimenti e sequestri. Secondo la querela, Tayeb è stato incarcerato nel gennaio 2020 per sei mesi e torturato. In seguito è stato posto agli arresti domiciliari e, infine, nel novembre dello stesso anno è stato rilasciato, dopo aver firmato un protocollo di riservatezza in cui si impegnava a non divulgare documenti “sensibili” su Nasser al-Khelaifi.