La prima elettrica nativa della Volkswagen si rinnova per intercettare meglio i gusti del pubblico. La base tecnica rimane quella della piattaforma Meb, appositamente ingegnerizzata dal colosso tedesco per le vetture elettriche. All’esterno debutta un nuovo fascione paraurti: la presa d’aria inferiore è stata “ingentilita” nelle forme e sono spuntate due feritoie verticali in corrispondenza dei parafanghi. Nuovo anche il cofano, che perde la modanatura nera che era presente alla base del parabrezza. Contestualmente, debutta l’intrigante tinta metallizzata Dark Olive Green, verde cangiante.
All’interno, invece, i rivestimenti di plancia e portiere sono realizzati con maggiore cura. Inoltre, la selleria si avvale di una microfibra costituita per due terzi da materiali riciclati. Mentre l’infotainment prevede di serie un touch screen da 12 pollici, dotato di un sistema operativo pensato per essere di più semplice utilizzo; ci sono anche applicazioni ottimizzate e, addirittura, i videogame da usare quando l’auto è ferma. Per quanto concerne le novità di sostanza, è da sottolineare che ora la vettura è predisposta per la ricarica bidirezionale, che le consente di immettere energia nella rete domestica, oltre che di prelevarla. In pratica, funziona come fosse una grande pila su ruote.
Due le versioni a listino, denominate “Pro” e “Pro S”, entrambe con motore (collocato al retrotreno) da 204 CV di potenza massima e 310 Nm di coppia motrice, buoni per una velocità massima autolimitata di 160 km/h. A cambiare fra le due edizioni sono le dimensioni della batteria: 58 kWh per la Pro e 77 kWh per la Pro S, per un’autonomia rispettivamente di 426 km e 546 km. Successivamente, dovrebbero debuttare una versione più sportiva e una con battery pack più piccolo, per contenere i prezzi di listino. A proposito, quelli della nuova ID.3 partono da 43.600 euro. La dotazione di serie comprende cruise control adattivo, lane assist, frenata automatica di emergenza, cerchi da 18’’, fari full Led e sensori di parcheggio.