L'attrice di 'Boris' e 'Mare fuori' ospite da Francesca Fagnani parla in modo diretto e spigliato di sé e del suo lavoro, senza tralasciare le critiche, i provini mancati e la gaffe di Sanremo
“Che Belva ti senti?” “Una cagna, ovviamente!” la risposta di Carolina Crescentini all’iconica domanda di apertura Francesca Fagnani a Belve, il programma di Rai2 andato in onda lo scorso 28 febbraio, mette subito in chiaro quale sarà lo spirito del botta e risposta fra la ‘Corinna’ di Boris e la conduttrice. Durante l’intervista l’attrice romana si mette a nudo, parlando apertamente della sua carriera e del suo amore per il mondo del cinema, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa. Si inizia con argomenti più “soft”, a cui Crescentini risponde con spontaneità, senza paura di mostrare qualche fragilità: “Sono generosa ma non perdono, posso essere parecchio stronza”. Continua: “Non so dire con esattezza chi sia Carolina, nemmeno il mio terapista ne è sicuro. Sono stata in terapia per circa 6 anni, ma avrei continuato senza problemi”.
Parlando della sua carriera, la Crescentini afferma: “La mia passione per lo spettacolo è nata guardando la Corazzata Potëmkin, quando ho visto l’iconica scena di Fantozzi ho pensato che fosse un’eresia!”. Proseguendo con l’intervista: “Il regista con cui mi sono trovata meglio? Gabriele Muccino, mi spiace che non abbia così tanto successo in Italia. Il mio sogno? Lavorare con Paolo Sorrentino, lo adoro e sono una sua grande fan. Sarei anche disposta a portare il caffè alla troupe pur di stare sul set con lui. Ho fatto in passato dei provini per “L’amico di famiglia“, ma non mi hanno presa. Evidentemente non ero giusta per la parte, a posteriori mi rendo conto che ero molto giovane e non avevo esperienza. Forse, se avessi avuto quella possibilità, non me la sarei giocata bene. Però sono pronta adesso!”.
Con ironia e schiettezza, Carolina non si lascia sfuggire delle critiche al mondo dello spettacolo. Rispondendo a una sua vecchia dichiarazione, ‘nel mondo del cinema i raccomandati esistono, sono felice di aver potuto interpretare Corinna, avendo modo di raccontarlo‘, l’attrice conferma:” Le cagne e i cani ci sono, anche se meno di prima. Possono imporre un ruolo al regista, ma rovinano i film, quindi a lungo andare non si può continuare a prendere una persona non capace. Ciò non toglie che me ne siano passati tanti davanti agli occhi“.
La Fagnani non si lascia certo sfuggire gli argomenti più “hot”. Alla domanda “farebbe mai un film erotico?” l’attrice replica: “Beh, dovrei pensarci parecchio. Lo farei se ne valesse davvero la pena, come un film di Lynch ad esempio”. Sempre sul tema erotismo, Crescentini si lascia andare a critiche poco velate al mondo del cinema italiano: “Non ho problemi a girare una scena erotica, posto che spesso di erotico sul set c’è poco o niente. L’importante è che sia necessario a livello drammaturgico. Tuttavia spesso, anche in questo caso, è proprio come in Boris: gli sceneggiatori si guardano e dicono ‘Famoli scopà. Così, de botto, senza senso!’.” Un rimprovero diretto arriva anche alla serie di successo ‘Mare fuori‘, in cui l’attrice interpreta Paola Vinci, direttrice dell’Istituto di Pena Minorile di Napoli: “Nella seconda stagione io e il capitano inseguiamo senza successo due latitanti. E a quel punto che facciamo? ‘Ma si, diamogli un po’ di tempo!’ e intanto ci appartiamo…“.
Durante l’intervista, si parla anche dello stalker che ha tormentato l’attrice in passato: “Ho avuto paura, riusciva ad arrivare agli indirizzi dei miei amici, dei miei insegnati al centro sperimentale, dei set dove lavoravo. L’ho denunciato. Si è fermato per un po’ ma ogni tanto riappare su qualche social e io lo blocco. Mi arrivavano lettere a casa, ho cambiato parecchi cellulari a causa sua. Mi parlava usando i nomi dei miei personaggi, era ossessionato.”
L’intervista si conclude con temi più leggeri, parlando della gaffe di Sanremo. “Da quello che ho capito, mentre i ragazzi erano sotto a cantare, a un operatore hanno detto in cuffia: ‘Entra Valentina (Romani)’ ma lui deve aver capito ‘Carolina’ e mi ha fatta uscire. Quindi io esco e guardo quelli di sotto come una portinaia spiona. Non sapevo neanche di essere inquadrata, visto che erano tutti di spalle a farsi i fatti loro, ma vedevo il pubblico che mi indicava. La cosa più bella è stata vedere una serie di meme sull’accaduto che mi hanno fatto morire dal ridere”.