Mondi fantastici quelli delle Domeniche Bestiali dove le leggi della fisica, dell’anatomia e umane in generale non funzionano come nelle realtà. Le leggi dell’italiano, quelle, pure peggio. Mondi dove prendono vita personaggi mitologici, tipo quelli partoriti dalla brillante mente di Maccio Capatonda, dove parole semplici assumono significati oscuri e racconti mitologici epici vengono messi giù per raccontare cose semplici. Mondi dove il karma esiste…e dove anche il Dibu può cambiare, ahinoi.
AVEVA I PUGNI NELLE MANI
Rocchio 47 è uno dei più bei trailer di Maccio Capatonda: ma Domeniche Bestiali avrebbe detto così di qualunque trailer di Maccio, visto lo stile. E il personaggio interpretato da Rupert Sciamenna si è evidentemente manifestato in un campo di calcio dilettantistico. E’ accaduto in Prima Categoria Campania, dove Diego Dragone dell’Us Tufara Valle è stato squalificato perché “il gst letto il referto del ddg rileva come il calciatore Dragone Diego a seguito di commina di provvedimento disciplinare si portava a pochi passi dal ddg dapprima trattenendo più pugni chiusi verso il basso e poi minacciando di colpire sempre con il pugno chiuso insultava ed inveiva all’indirizzo del ddg”. Eh sì, aveva i pugni nelle mani.
IL KARMA
La birra è un componente fondamentale delle Domeniche Bestiali. Sugli spalti e spesso pure in campo è una sorta di coperta di Linus imprescindibile. E tutti gli oggetti correlati, in base a ciò, vanno rispettati, anche nelle divisioni più “nobili”, altrimenti c’è il karma a vendicarsi. Come dimostra quanto accaduto a Raphinha, che si è infortunato durante la partita tra Almeria e Barcellona calciando un frigorifero a bordo campo. E il Barcellona ha pure perso.
NOI NON SIAMO PERSPICACI
Era da un po’ che non aggiornavamo la sezione “Questa non l’abbiamo capita neppure noi”, perciò ringraziamo il giudice sportivo lombardo per aver contribuito in tal senso. Sì, perché nelle motivazioni per l’inibizione di un tesserato del Vighenzi Calcio (Promozione), Fusari Alessandro, fino al 22/3 si legge: “a fine gara in zona spogliatoi offendeva ripetutamente l’arbitro e mentre questi lo stava identificando con perspicacia reiterava insulti volgari commentando negativamente l’operato del direttore di gara”. Ma era l’arbitro che identificava con perspicacia? Capirai…è un tesserato, ha i documenti…non è che serve il Mago. O era Fusari che reiterava insulti con perspicacia? E come si insulta con perspicacia?
L’ITALIANO DEL PASTORE TEDESCO
Ci si imbatte in un titolo interessante su “Varesenoi”, ed è “Il Pastore Tedesco conduce la Varesina sulla strada dei sogni”. Tema la Varesina, squadra di Serie D e il suo bomber, Tedesco, che nell’ultimo turno ha realizzato il gol decisivo. Perché Pastore non è dato conoscere, ma nel pezzo ci sono chicche del calibro: “per uno spettacolo che è stato splendido per i presenti” (figuriamoci per gli assenti), e ancora “Poi il Ponte, dopo le invane proteste delle Fenici, che prima prende un palo” e poi “Minuto 85, il gol di Tedesco non è raccontabile, ci vuole troppa immaginazione”. Già.
AGGIORNAMENTO SETTIMANALE SULLE ATTIVITA’ DEL DIBU
Quando la quadratura astrale prende la piega che abbiamo visto nulla diventa impossibile, neppure che il Dibu si penta del gesto che lo ha reso presidente ad honorem di questa rubrica. Ha dichiarato: “E’ stata una cosa stupida, l’unica che non sono orgoglioso di aver fatto”.