Lucio Dalla era pazzo per le donne, ma cambiò tutto dopo una cura ormonale. La frase choc del regista Pupi Avati, amico del cantautore bolognese morto undici anni fa, e che il prossimo 4 marzo avrebbe compiuto 80 anni, sta facendo discutere nella solita partita di giro social e web. In una intervista al quotidiano torinese de LaStampa, Avati ha ricordato le cure ormonali ricevute a forza quando Lucio era bambino. “Ha avuto una penalizzazione fisica esplicita, che ha gettato nel panico la madre. Non cresceva, la mamma gli fece fare una cura a base di ormoni che in qualche modo lo ha compromesso. Non solo non è cresciuto, ma a un certo punto è diventato ispido, peloso. Non so se questo mutamento abbia avuto riflessi in ambito sessuale”, ha abbozzato l’autore di Zeder. “A Lucio, nel periodo in cui suonavamo insieme, piacevano moltissimo le ragazze, era un assatanato delle donne, era innamorato pazzo della sorella dell’impresario Cremonini, l’attrazione per il mondo femminile era in lui presente e inequivocabile, – ha proseguito – poi, a un certo punto della sua vita, qualcosa cambiò”. Avati ricorda di aver trasferito questa storia in un personaggio del film Regalo di Natale: “Ho raccontato il cambiamento di sessualità di uno degli amici. Allora era diverso, non è come oggi, certe cose si vivevano con impaccio e imbarazzo. Lucio chiuse tutti i rapporti con le persone del prima, credo anche un po’ per quella ragione. È un problema che tutti noi amici abbiamo vissuto, io di sicuro. Con Lucio, in tutta la mia vita, ho parlato di qualunque cosa, tranne che di questo aspetto. Mai”.
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