Sulla vicenda indaga la polizia postale. Lo scorso 22 febbraio diversi siti istituzionali subirono delle intrusioni come risposta alla visita della presidente del Consiglio a Kiev
C’è forse un attacco informatico all’origine dei ripetuti black out che hanno interessato oggi il portale del Comune di Roma, tornato solo da poco accessibile. Sul caso sta facendo verifiche e indagando la polizia postale, allertata stamane dal Campidoglio. Non sarebbe la prima volta che un sito internet di una azienda o di una istituzione italiana vengono messi nel mirino degli hacker. L’ultima grande ondata di attacchi informatici era stata lo scorso 22 febbraio, e in quella occasione le intrusioni furono rivendicate da un collettivo filorusso come risposta alla visita della presidente del Consiglio a Kiev. Alla fine del mese scorso a essere sotto attacco furono i siti del ministero degli Esteri, quello del Viminale e quello delle Politiche Agricole, il portale per il rilascio della Carta d’identità elettronica e quello dei Carabinieri ma anche il sito della banca Bper e quello della società di utility A2a nonché quello del gruppo Tim. In quel caso l’attacco fu di tipo Ddos, in cui cui un sito viene inondato di richieste di accesso che ne causano il collasso. Sulla vicenda sono in corso indagini della procura di Roma. In assenza di rivendicazioni, risalire alla paternità di un attacco informatico è operazione lunga e molto complessa.