Nel mondo la natalità è crollata. Si fanno meno figli e, anche tra coloro che li fanno, un numero non ben quantificato si rammarica per la propria scelta. In effetti, se si mettono da parte emozioni e cultura, e se si guardano solo ai fatti nudi e crudi, mettere al mondo un altro essere umano potrebbe alla fine non essere la cosa più conveniente. Né per il Pianeta e, in parte, neanche per la vita dei genitori. A mostrarlo in una variegata rassegna di studi condotti sull’argomento è stata la rivista New Scientist. Il primo dato presentato fa riferimento a un paper del 2017, secondo il quale avere un figlio costa in media al Pianeta ben 58,6 tonnellate di anidride carbonica all’anno, che in termini di emissioni equivale alla combustione di circa 24 tonnellate di carbone. Può sembrare un numero esagerato, ma non lo è affatto. Perché fare un figlio non significa solo mettere un essere umano in più sul Pianeta. Nelle 58,6 tonnellate di CO2 all’anno si considerano anche i figli, i nipoti e così via, che quel bambino in più “produrrà” nel tempo. Ovviamente il numero preciso di emissioni varia da paese a paese. Le 58,6 tonnellate stimate infatti sono una media per le nazioni ad alto reddito.
Inquinamento a parte, la rivista elenca una serie di evidenze le quali mostrano che un figlio può non avere l’effetto immaginato, e da sempre promosso dalla società, sulla felicità di un genitore. “Gli studi condotti nei paesi più ricchi e industrializzati mostrano praticamente tutti la stessa cosa”, afferma Jennifer Glass dell’Università del Texas ad Austin. E cioè che “non c’è alcun miglioramento generale della felicità quando si hanno figli, il che è scioccante per la maggior parte delle persone”, sottolinea Glass. In effetti, per la maggior parte, avere figli è una sorta di “penalità alla felicità”, afferma la ricercatrice, che spesso viene attribuita alla mancanza di sonno, di tempo e denaro, che, a sua volta, può dipendere da cose come il reddito e la fase della vita dei genitori. Non a caso il “calo di felicità” dopo l’arrivo di un figlio è meno evidente in paesi in cui sono disponibili servizi di assistenza all’infanzia più economici o addirittura gratuiti.
Ulteriori evidenze della rilevanza cruciale del denaro nella questione dei bambini arrivano da una ricerca pubblicata nel 2019 da David Blanchflower del Dartmouth College nel New Hampshire e da Andrew Clark della Paris School of Economics. I risultati mostrano che, in assenza del problema soldi, avere figli generalmente rende le persone più felici. Tuttavia, questo vale solo per i genitori impegnati in una relazione, non per quelli single. E rimanere insieme al proprio partner nonostante lo stress causato dai figli non è certamente una cosa scontata. In uno studio del 2021, Marta Kowal dell’Università di Breslavia, in Polonia, e i suoi colleghi hanno intervistato più di 7000 persone sposate in 33 paesi e hanno scoperto che più figli ha una coppia, minore è la soddisfazione coniugale.
Dal punto di vista della salute della donna, avere un figlio potrebbe avere un prezzo piuttosto alto. Gli studi suggeriscono che il parto è associato an accorciamento dei telomeri, cioè di quei “cappucci” situati all’estremità dei cromosomi. Questo accorciamento equivale a circa 11 anni di invecchiamento cellulare accelerato. Poi c’è la forma fisica. Nonostante le aspettative della società, può essere incredibilmente difficile anche per le donne più in forma ritornare allo stesso livello di prima dopo aver avuto un bambino. E poi ci sono gli effetti della gravidanza sul cervello, in particolare sul suo potenziale impatto sulle capacità cognitive. “Ci sono ancora molte cose che non sappiamo su come la gravidanza influisca sul cervello”, afferma la neuroscienziata Elseline Hoekzema dell’Amsterdam University Medical Centers nei Paesi Bassi. La ricerca di Hoekzema suggerisce che gli ormoni possono avere un impatto sulla struttura e sulla funzione del cervello durante la gravidanza. Le modifiche alla struttura sembrano essere durature, mentre quelle relative alla funzione sono temporanee. Ma sembrano tutte essere legate al nuovo ruolo di madre. Si ritiene infatti che questi ormoni contribuiscano a renderla più propensa a rispondere ai bisogni e ai segnali del proprio bambino.
Meno confortanti sono le evidenze sulla salute mentale. Si stima infatti che più di 1 madre su 10 soffra di depressione postnatale entro un anno dal parto e la stessa percentuale di future mamme soffre di depressione prenatale. Non ci sono molti studi sulla salute mentale dei genitori adottivi, ma alcuni suggeriscono che fino a un terzo soffra di depressione. E’ evidente che sarebbe necessaria una migliore assistenza per i neogenitori. Guardando a tutte queste evidenze è lecito chiedersi il perché qualcuno decida ancora di avere figli: costano caro in termini economici e probabilmente anche in termini di felicità; il corpo di una donna cambia e così anche il suo cervello; e l’arrivo di un figlio può mettere a dura prova anche i matrimoni più solidi. Ma tra i tanti genitori “pentiti”, alcuni dei quali confessano segretamente i loro sentimenti nell’anonimato sul web, continua a esserci un numero ancora maggiore di genitori che ritengono, almeno così dichiarano, che i figli hanno dato uno scopo e un senso alla loro vita.
Salute
“Avere un figlio potrebbe non essere una buona idea. Costano in denaro e salute, provocano un calo della felicità e fanno male al Pianeta”. L’inchiesta choc
A mostrarlo in una variegata rassegna di studi condotti sull’argomento è stata la rivista New Scientist
Nel mondo la natalità è crollata. Si fanno meno figli e, anche tra coloro che li fanno, un numero non ben quantificato si rammarica per la propria scelta. In effetti, se si mettono da parte emozioni e cultura, e se si guardano solo ai fatti nudi e crudi, mettere al mondo un altro essere umano potrebbe alla fine non essere la cosa più conveniente. Né per il Pianeta e, in parte, neanche per la vita dei genitori. A mostrarlo in una variegata rassegna di studi condotti sull’argomento è stata la rivista New Scientist. Il primo dato presentato fa riferimento a un paper del 2017, secondo il quale avere un figlio costa in media al Pianeta ben 58,6 tonnellate di anidride carbonica all’anno, che in termini di emissioni equivale alla combustione di circa 24 tonnellate di carbone. Può sembrare un numero esagerato, ma non lo è affatto. Perché fare un figlio non significa solo mettere un essere umano in più sul Pianeta. Nelle 58,6 tonnellate di CO2 all’anno si considerano anche i figli, i nipoti e così via, che quel bambino in più “produrrà” nel tempo. Ovviamente il numero preciso di emissioni varia da paese a paese. Le 58,6 tonnellate stimate infatti sono una media per le nazioni ad alto reddito.
Inquinamento a parte, la rivista elenca una serie di evidenze le quali mostrano che un figlio può non avere l’effetto immaginato, e da sempre promosso dalla società, sulla felicità di un genitore. “Gli studi condotti nei paesi più ricchi e industrializzati mostrano praticamente tutti la stessa cosa”, afferma Jennifer Glass dell’Università del Texas ad Austin. E cioè che “non c’è alcun miglioramento generale della felicità quando si hanno figli, il che è scioccante per la maggior parte delle persone”, sottolinea Glass. In effetti, per la maggior parte, avere figli è una sorta di “penalità alla felicità”, afferma la ricercatrice, che spesso viene attribuita alla mancanza di sonno, di tempo e denaro, che, a sua volta, può dipendere da cose come il reddito e la fase della vita dei genitori. Non a caso il “calo di felicità” dopo l’arrivo di un figlio è meno evidente in paesi in cui sono disponibili servizi di assistenza all’infanzia più economici o addirittura gratuiti.
Ulteriori evidenze della rilevanza cruciale del denaro nella questione dei bambini arrivano da una ricerca pubblicata nel 2019 da David Blanchflower del Dartmouth College nel New Hampshire e da Andrew Clark della Paris School of Economics. I risultati mostrano che, in assenza del problema soldi, avere figli generalmente rende le persone più felici. Tuttavia, questo vale solo per i genitori impegnati in una relazione, non per quelli single. E rimanere insieme al proprio partner nonostante lo stress causato dai figli non è certamente una cosa scontata. In uno studio del 2021, Marta Kowal dell’Università di Breslavia, in Polonia, e i suoi colleghi hanno intervistato più di 7000 persone sposate in 33 paesi e hanno scoperto che più figli ha una coppia, minore è la soddisfazione coniugale.
Dal punto di vista della salute della donna, avere un figlio potrebbe avere un prezzo piuttosto alto. Gli studi suggeriscono che il parto è associato an accorciamento dei telomeri, cioè di quei “cappucci” situati all’estremità dei cromosomi. Questo accorciamento equivale a circa 11 anni di invecchiamento cellulare accelerato. Poi c’è la forma fisica. Nonostante le aspettative della società, può essere incredibilmente difficile anche per le donne più in forma ritornare allo stesso livello di prima dopo aver avuto un bambino. E poi ci sono gli effetti della gravidanza sul cervello, in particolare sul suo potenziale impatto sulle capacità cognitive. “Ci sono ancora molte cose che non sappiamo su come la gravidanza influisca sul cervello”, afferma la neuroscienziata Elseline Hoekzema dell’Amsterdam University Medical Centers nei Paesi Bassi. La ricerca di Hoekzema suggerisce che gli ormoni possono avere un impatto sulla struttura e sulla funzione del cervello durante la gravidanza. Le modifiche alla struttura sembrano essere durature, mentre quelle relative alla funzione sono temporanee. Ma sembrano tutte essere legate al nuovo ruolo di madre. Si ritiene infatti che questi ormoni contribuiscano a renderla più propensa a rispondere ai bisogni e ai segnali del proprio bambino.
Meno confortanti sono le evidenze sulla salute mentale. Si stima infatti che più di 1 madre su 10 soffra di depressione postnatale entro un anno dal parto e la stessa percentuale di future mamme soffre di depressione prenatale. Non ci sono molti studi sulla salute mentale dei genitori adottivi, ma alcuni suggeriscono che fino a un terzo soffra di depressione. E’ evidente che sarebbe necessaria una migliore assistenza per i neogenitori. Guardando a tutte queste evidenze è lecito chiedersi il perché qualcuno decida ancora di avere figli: costano caro in termini economici e probabilmente anche in termini di felicità; il corpo di una donna cambia e così anche il suo cervello; e l’arrivo di un figlio può mettere a dura prova anche i matrimoni più solidi. Ma tra i tanti genitori “pentiti”, alcuni dei quali confessano segretamente i loro sentimenti nell’anonimato sul web, continua a esserci un numero ancora maggiore di genitori che ritengono, almeno così dichiarano, che i figli hanno dato uno scopo e un senso alla loro vita.
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Gli odiatori soffrono di un disagio della mente. Ma accorgersene è difficile
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.