Storica doppietta italiana agli Europei indoor di atletica leggera: Samuele Ceccarelli ha conquistato l’oro nei 60 metri battendo Marcell Jacobs, argento. Come ai recenti campionati italiani, il volto nuovo della velocità azzurra ha preceduto tutti, dopo un clamoroso 6″47 in semifinale, ripetendosi nella gara per le medaglie con 6″48. Ceccarelli è scattato subito in testa, con un’ottima uscita dai blocchi di partenza, e rimane davanti a tutti fino al traguardo. Il campione olimpico in carica ha chiuso distaccato di 2 centesimi sulla pista di Istanbul lamentando un fastidio muscolare subito dopo aver tagliato il traguardo. Bronzo alla Svezia con Henrik Larsson in 6″53. “Non so cosa dire, sembra monotono ma non me l’aspettavo ma è la verità. In campo siamo tutti rivali. Una bella soddisfazione, è la prima volta che prendevo parte ad una competizione europea e ho vinto. Forse tra un mese avrò realizzato tutto questo”, ha dichiarato Ceccarelli, 23 anni, ai microfoni Rai subito dopo la gara.
“Gli avversari erano tutti grandi campioni, sono io il nuovo arrivato”, ha aggiunto. Il velocista, originario di Massa, corona così una stagione incredibile nella quale è entrato con un primato personale di 6″72. In undici gare corse quest’anno è sempre andato sotto quel muro e ha migliorato quattro volte – l’ultima in semifinale – il suo personal best. Il 6″47 corso a Istanbul, tra l’altro, è il primato europeo stagionale e il quinto crono continentale nella storia. Dopo Pasquale Giannattasio nel 1967 a Praga, Stefano Tilli a Budapest trent’anni fa e Jacobs in Polonia nel 2021, Ceccarelli è il quarto italiano a laurearsi campione europeo nella gara regina della velocità indoor.
Mastica amaro Jacobs, che per la seconda volta nel giro di poche settimane è costretto ad arrendersi di fronte all’incredibile parabola del giovane sprinter toscano. “Ero sicuro che era al top della condizione, ovviamente speravo andasse a medaglia ma che non fosse quella d’oro. Ma almeno l’oro è rimasto in casa”, ha dichiarato a caldo il campione olimpico dei 100 metri a Tokyo. “Io ho dato tutto quello che potevo, purtroppo lui mi è arrivato davanti, sono po’ scontento per me ma sono contento per lui. Tanto di cappello”, ha aggiunto. Jacobs è apparso non al meglio, dolorante ad una gamba già dopo la semifinale.
“Avevo un piccolo dolore, ma non ci ho pensato e mi sono buttato sulla finale anche con il rischio di non arrivare in fondo. Se non ci fosse stato lui avrei vinto di nuovo, ma ha vinto e va bene così”, ha detto il campione olimpico. “Ora pensiamo alla stagione all’aperto con i Mondiali, abbiamo una staffetta in cui possiamo fare grandi cose. Sono contento per la squadra, è un onore essere il capitano”, ha concluso l’azzurro. Il riferimento è anche all’altra medaglia arrivata sabato, quella conquistata da Dariya Derkach che ha vinto l’argento nel salto triplo donne con la misura di 14,20 metri centrata al secondo tentativo.