“Ero in Sardegna quando l’ho scoperto. Facendo una doccia mi sono accorta di avere un piccolo nodulo sul seno. All’inizio non ci ho fatto nemmeno caso, pensavo fosse qualche ghiandola infiammata a causa di uno strappo. Su consiglio di mia mamma sono andata di corsa a Milano a fare un controllo, dove il giorno stesso la brutta notizia che probabilmente si trattava di un tumore. Dopo 4 giorni la conferma: un tumore al quarto stadio”.
Così Claudia Lai, influencer e lavoratrice poliedrica, moglie del calciatore Radja Nainggolan (ex di Roma, Cagliari e Inter), su richiesta della sua interlocutrice, inizia a raccontare della sua esperienza su YouTalk. Affrontare una malattia così rischiosa e debilitante non è facile. Anche chi ne è uscito, come Claudia, spesso continua a portarne dietro gli strascichi. La sua vece è chiara e diretta, ma non nasconde il dolore dell’esperienza.
“Uno dei momenti più brutti? Dovevo uscire con degli amici, decisi di farmi una doccia al volo. Sciogliendomi i capelli la coda mi è rimasta in mano. I primi cinque minuti sono stati terribili, anche perché c’era mia figlia un casa, quella più grande, e vedendo la scena pensava fosse uno scherzo. Dopo un primo momento mi sono ripresa e ho deciso di dare un “taglio netto” rasandomi la testa, tutta la famiglia mi ha dato una mano”
Poi l’intervista passa ad argomenti più leggeri, come i tanti lavori che la donna ha fatto in passato, tra le quali anche raccogliere pomodori in campagna. Tuttavia, verso la fine, ecco che torna un velo di malinconia, forse più per chi ascolta che per chi parla. Claudia infatti non è tipa da piangersi addosso, è anzi più determinata che mai a godersi il presente. Tuttavia, la malattia cambia la visione che hai della vita. Per Lai non fa eccezione. Alla domanda di chiusura “Che progetti hai per il futuro?” l’influencer va dritta al punto: “Non ho progetti per il futuro. Quando ti capitano questi “incidenti di percorso” la vita ti passa davanti troppo velocemente, quindi inizi a non avere più delle aspettative. Vivi alla giornata. Inutile dire: ‘un giorno farò…’ perchè non lo sai se a quel giorno ci arrivi.”