“Le parole di Piantedosi dopo la tragedia di Cutro? Un abominio, ma se la Guardia costiera non è uscita, la responsabilità non è del ministro dell’Interno, ma di quello delle Infrastrutture, cioè Salvini“. Così Marco Travaglio nel suo intervento ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi ha commentato le dichiarazioni del ministro dell’Interno fatte alla conferenza stampa dopo il naufragio, in cui sono morti 67 migranti tra cui molti bambini e le falle nella ricostruzione degli eventi della notte fra il 26 e il 27 febbraio. “La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”, aveva detto Piantedosi attirando pesantissime critiche, fino alla richiesta di dimissioni da parte dell’opposizione. “Io sono favorevole a una linea rigorosa sull’immigrazione, che però non è quella di Piantedosi e non è quella di Salvini. – ha detto il direttore de Il Fatto Quotidiano – Noi ci stiamo concentrando su Piantedosi che è l’obiettivo più facile, ma, se la Guardia Costiera non è uscita, la responsabilità non è del ministro dell’Interno, ma di quello delle Infrastrutture, cioè Salvini, che sovrintende la Guardia Costiera. ha spiegato ancora il giornalista – Io non credo che Salvini voglia farli morire in mare. Non è una persona malvagia. Io credo, però, che accetti anche il rischio che succeda quello che è successo, perché l’interesse che ha è che gli sbarchi avvengano clandestinamente sulle spiagge e che poi, invece di essere presi, accompagnati dalla Guardia Costiera, identificati e quindi entrare nelle statistiche, si disperdano nel nulla, scompaiano, salgano sui tir, valichino le frontiere clandestinamente e non risultino nei numeri, perché bisogna dimostrare che da quando ci sono questi qua (il governo Meloni, ndr) ne sbarcano di meno, mentre nei fatti, risulta che ne sbarchino di più“, ha concluso Travaglio.
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