In Bahrain la prima gara stagionale: i test hanno detto che la RB19 è una macchina affinata e già veloce. Verstappen punta ad accumulare tanti punti già nelle prime gare. La nuova Rossa invece, al contrario della scorsa stagione, parte in sordina ma punta a risolvere le sue lacune, come il degrado-gomme. Già adesso per Leclerc “la SF-23 sembra migliore della F1-75”
Torna il Mondiale 2023 di F1 e riparte la caccia a una Red Bull già in formissima, dopo i primi test stagionali di settimana scorsa in Bahrain. Proprio nel circuito di Sakhir si terrà la prima gara di stagione, dove la Ferrari l’anno scorso illuse tutti al via con una doppietta mozzafiato. Maranello sa che il team anglo-austriaco parte in vantaggio, ma ha tutte le carte per stupire nel corso della stagione e per provare a dare battaglia. Sabato e domenica, intanto, ci sono le qualifiche e la gara, in programma alle 16 italiane con diretta su Sky Sport F1 e su Now.
Red Bull spaventa, ripresi e sviluppati i concetti della monoposto 2022
Nei test in Bahrain, la Red Bull ha spaventato tutti. Sulla RB19 sono stati ripresi (e migliorati) i concetti visti già sulla monoposto 2022, che ha dominato lo scorso campionato dalla seconda metà di stagione in avanti. Una macchina affinata e già veloce, con una logica ben studiata. Questo perché il team anglo-austriaco dovrà fare i conti con le limitazioni che ci saranno negli sviluppi in stagione, a causa della sanzione per il budget cap violato nel 2021. La volontà della scuderia di Milton Keynes è di partire subito forte, prendere tanti punti e poi gestire il ritorno dei rivali. Quello che si augura un Max Verstappen che ha già messo paura a tutti nella prima conferenza stampa stagionale: “Gli unici nostri avversari siamo noi stessi, dovremo evitare di commettere troppi errori”.
Ferrari “nascosta” ai test, studiando pro e contro della vettura
L’augurio di piloti e tifosi della Ferrari, al contrario, è che la battaglia sugli sviluppi possa portare vantaggi nel corso della stagione. Un aspetto da migliorare come quello del passo–gara. Negli ultimi test in Bahrain, la Red Bull ha confermato la qualità del degrado gomme, che avviene in tempi più lenti delle avversarie, per stint di gara così allungati. Ma i test sono solo test, e come confermato dal neo-team principal di Maranello, Frédéric Vasseur, il team ha effettuato tutte le prove possibili: dall’assetto, ai vari gradi regolati del flap, per capire limiti e aspetti positivi della vettura. Quindi è molto possibile che le SF-23 si siano nascoste in questo via di stagione, un comportamento differente da quello di un anno fa quando, sia nelle prove invernali a Barcellona che in Bahrain, le Rosse si sono ritrovate spesso davanti. I dati raccolti sono poi stati sicuramente utili per essere confrontati con quelli visti in galleria del vento, capendo quale sia il giusto assetto da trovare.
In Bahrain provata soprattutto l’ala da medio carico
Una scelta necessaria, quella di capire la monoposto, secondo il team principal Vasseur ma anche per Carlos Sainz. Charles Leclerc intanto ha già ammesso che, nonostante la Red Bull sia molto forte, “la SF-23 sembra migliore della F1-75” (la monoposto 2022). Non ci si dovrebbe dunque stupire di vedere in pista, questo weekend, due Rosse che hanno già confermato la loro forza sul giro-secco in qualifica e che potrebbero stupire anche in gara. Due vetture che nei test hanno giocato con un parametro alla volta, mantenendo costanti gli altri. Come dimostra anche l’ala posteriore da medio carico usata scorsa settimana, mentre quella da alto carico è stata usata solo per qualche giro durante l’ultimo giorno, il sabato mattina. Il contrario della Red Bull RB19, che ha già mostrato molto del suo potenziale usando una rinnovata ala ad alto carico.
Ferrari, tanto lavoro sul degrado gomme. Mercedes più indietro
Questo inverno poi gli ingegneri di Maranello, coordinati dai responsabili dell’area telaio e aerodinamica Enrico Cardile e David Sanchez, hanno lavorato molto sul problema degrado-gomme. “Dietro, il diffusore è stato alzato di 10 millimetri, così come è stata rivista la sospensione anteriore, che — dice l’analista tecnico della F1, Paolo Filisetti — garantisce un’auto meno impuntata in ingresso curva e più trazione al posteriore, limitando il degrado”. I buoni stint come passo-gara percorsi da Leclerc nel secondo giorno di test fanno sperare e la sensazione, considerando una Rossa non al limite della propria prestazione, è che questo weekend si potrà assistere a un bel duello tra Ferrari e Red Bull. Con una Mercedes più indietro, rivista negli ultimi giorni a Brackley per capire il perché del problema idraulico patito lo scorso venerdì, che ha lasciato a piedi George Russell dopo appena 26 giri percorsi. Annullato il problema del porpoising (il noto saltellamento sul dritto) tanto patito la scorsa stagione, nei test disputati la mattina si sono verificati alcuni problemi di assetto e grip laterale, date le alte temperature. Intanto, la stagione riparte: con una Red Bull che vuole subito scappare, con le altre due regine del Circus che vogliono sognare in grande.